Lungo il Garda, sulle orme dei grandi

Pochi luoghi al mondo hanno avuto nei secoli tanti testimonial eccellenti come il Lago di Garda. Artisti, poeti, scrittori hanno visitato questo spicchio di Mediterraneo tra le Alpi e ne hanno parlato nelle loro opere. Alcuni, come D’Annunzio o la poetessa inglese Naomi Jacob, l’hanno scelto per viverci. Altri ci sono capitati per caso, come Ugo Foscolo, costretto a una sosta forzata per un guasto alla carrozza. Byron è incappato in un nubifragio e Goethe vi ha addirittura rischiato l’arresto. Nessuno, però, è rimasto indifferente alle sue bellezze.

Sirmione

Il primo in ordine di tempo a cantare il Garda è stato Caio Valerio Catullo (87-54 a.C.). Da lui prendono nome i grandiosi resti di una villa romana alla sommità del promontorio di Sirmione, con vista mozzafiato sull’intero bacino. Peccato che questa favolosa dimora fu costruita… un secolo dopo la morte del poeta latino. Tutto nasce dal Carme 31° che Catullo dedica a Sirmio, dove la sua famiglia aveva una casa. Proprio qui, dove la vediamo oggi, prima che un suo erede la rifacesse e la ingrandisse, oppure da qualche altra parte? Resti di ville romane esistono in diverse località del Garda, segno che molte ricche famiglie romane amavano il lago per “rimettersi in forma”. E ancora oggi Sirmione è famosa anche per le spa. Fiore all’occhiello è Aquaria, una beauty farm che ai benefici idrotermali unisce strutture di design e una spettacolare vista sul lago. Il centro storico, inoltre, è un gioiello di impronta veneta dominato dal castello scaligero medioevale. Non mancano opere d’arte di altre epoche, come i mosaici longobardi della chiesa di San Pietro in Mavino, il duomo di Santa Maria Maggiore (XV sec.) con affreschi rinascimentali, e la chiesetta barocca di Sant’Anna.

Isola del Garda

Anche Dante Alighieri (1265-1321) parla del Garda. Nel Canto XX dell’Inferno cita in particolare Isola di Garda. Da oltre un secolo proprietà della famiglia Cavazza, vi sorge una grande villa primi ‘900 in stile neogotico veneziano. Le fondamenta risalgono, però, all’epoca dantesca, quando un gruppo di frati francescani eressero qui un convento. Resti delle celle monastiche sono stati incorporati nei rustici, mentre il corpo centrale ingloba la chiesa. Da aprile a ottobre l’isola è collegata a otto località sia della sponda bresciana che veronese. Una volta sbarcati, si effettua una visita guidata di due ore ad alcuni ambienti della villa e al parco, ricco di essenze provenienti da ogni parte del mondo. Nel corso della stagione l’isola ospita anche eventi, concerti e manifestazioni aperti al pubblico.

Punta San Vigilio

È sicuramente uno dei luoghi più suggestivi del lago. Qui, nel 1540, l’umanista Agostino Brenzone si fece costruire una villa dove teneva cenacolo con altri intellettuali e dove scrisse il trattato Della vita solitaria. La villa, oggi di proprietà privata, è chiusa al pubblico mentre la coeva Locanda San Vigilio, gestita per molti anni dall’inglese Leonard Walsh, tra il 1951 e il 1962 ha ospitato personaggi del calibro di Vivien Leight, Laurence Olivier e Winston Churchill. A nord del promontorio, si apre la celebre Baia delle Sirene, circondata da cipressi, ulivi e macchia mediterranea. Ovunque sono presenti richiami al mondo classico, quasi che il piccolo promontorio gardesano fosse un frammento di Grecia.

Malcesine

Fino ai primi del ‘900 le sponde settentrionali del lago non avevano strade. Così, il 13 settembre 1786, Johan Wofgang von Goethe (1749-1832) sale su una barca a Riva del Garda diretto a sud. Poche ore dopo la partenza, però, un «vento repentino e fortissimo» costringe l’imbarcazione a fermarsi a Malcesine. Tra il poeta tedesco e la cittadina veneta è amore a prima vista. Colpito dalla bellezza del castello, Goethe estrae il taccuino e comincia a disegnarlo, ma questo fa sì che venga scambiato per una spia e portato davanti al podestà. Lo scrittore evita l’arresto solo grazie a un abitante del luogo che aveva trascorso alcuni anni a Francoforte, la sua città. Profetiche le parole che le cronache mettono in bocca all’improvvisato difensore d’ufficio: «Questo signore è un brav’uomo che ama le arti e viaggia per maggiormente istruirsi. Facciamo che ci lasci da amico affinché dica bene ai suoi compatrioti e li spinga a visitare Malcesine». I milioni di turisti tedeschi che ogni anno, da secoli, affollano il lago rendono davvero giustizia al loro poeta. Tra l’altro il vento che costrinse Goethe alla sosta oggi è la gioia di velisti, surfisti e kiters che a Malcesine hanno uno dei loro santuari. Malcesine è inoltre il principale accesso al Monte Baldo, montagna di 2200 m. paradiso di deltaplanisti, parapendisti, scalatori e bikers oltre che dei botanici per la sua flora autoctona. Dalla cima, nelle giornate serene, il lago si mostra in tutta la sua estensione per un colpo d’occhio davvero indimenticabile.

Desenzano

Nell’estate del 1882 Giosuè Carducci (1835-1907) presiede la commissione di maturità del liceo Bagatta di Desenzano. «Mi hanno arrecato di che mangiare – scrive a un amico – Una buona costoletta lombarda, a la fe’ di Dio, con patatine bene crogiolate, e del formaggio stupendo, e delle albicocche. Anche del vino mi hanno arrecato, del buon vinetto nero. Ho chiesto del leggero, e qui il nero è leggero, perché hanno, sul lago (pare impossibile), anche un vinetto bianco ch’è un po’ traditorello il furbetto». Preso per la gola, Carducci torna a Desenzano anche nei tre anni successivi e nelle Odi Barbare dedica un lunghissimo componimento al Garda in cui invita l’amico Gino Rocchi a Desenzano… per una bella bevuta. Con ogni probabilità il bianco “traditore” di Carducci era un Lugana, una delle attuali dop gardesane. Altri prodotti d’eccellenza sono l’olio, il Grana Padano, il provolone. La Valtènesi (l’entroterra di Desenzano) è percorsa dalla Strada dei Vini e dei Sapori del Garda: paesaggi incantevoli e degustazioni a ogni curva.

Gardone Riviera

Può sembrare strano, ma il placido Garda parla anche di guerre. Nel 1439 i veneziani, in conflitto con Milano, risalgono con una flotta l’Adige fino a Mori dove tirano in secca le navi e, attraverso il passo di San Giovanni, le portano a Torbole, sul Garda, ribaltando le sorti del conflitto fino a quel momento sfavorevoli. Cinque secoli dopo un’altra nave da guerra viaggia sui monti gardesani: è l’incrociatore Puglia che Gabriele D’Annunzio (1863-1938) vuole come ornamento della villa in cui è andato a vivere nel 1921. Per le sue scorribande acquatiche, il vate si serve invece del Mas, il motosilurante della Beffa di Buccari, che oggi riposa nello stesso giardino. Ogni anno milioni di visitatori entrano nella casa privata, nei musei, nei parchi, nel teatro, nel mausoleo che nel loro insieme costituiscono il Vittoriale degli Italiani. Ma non basta: per la quarta volta consecutiva anche quest’anno Gardone Riviera ha ottenuto la Bandiera blu assegnata per educazione ambientale e informazione, qualità delle acque, gestione ambientale, servizi e sicurezza.

 Info

www.tourism.verona.it

SIRMIONE

Iat Sirmione viale Marconi 2, tel. 030916245

Aquaria – Terme di Sirmione piazza don Piatti 1, n. verde 800-802125 www.termedisirmione.com

 ISOLA DEL GARDA

Visite guidate in italiano, inglese e tedesco: tel. 328.3849226 oppure 328.6126943 www.isoladelgarda.com

 MALCESINE

Malcesine Più via Capitanato 6, tel. 0457400837 www.malcesinepiu.it

Iat Malcesine via Gardesana 238, tel. 0457400044

Funivia del Baldo tel. 0457400206 www.funiviedelbaldo.com

A cabine rotanti per godere del paesaggio a 360°.

GARDA/PUNTA SAN VIGILIO

Iat Garda piazza Donatori di Sangue 1, tel. 0456270384

 DESENZANO

Iat Desenzano via Porto Vecchio 34, tel. 0309141510

Strada dei Vini e dei Sapori del Garda via Porto Vecchio 34, tel. 0309990402 www.stradadeivini.it

GARDONE RIVIERA

Iat Gardone Riviera corso Repubblica 8, tel. 036520347

Vittoriale degli Italiani tel. 0365296511 www.vittoriale.it

 MANGIARE&DORMIRE

Cantine Provenza, cascina Maiolo, Desenzano (Bs), tel. 0309910006 www.provenzacantine.it

Tra Desenzano e Sirmione, con nuovissimo showroom per le degustazioni.

 Az. Agr. e Frantoio Manestrini, Soiano del Lago (Bs), tel. 0365502231 www.manestrini.it

Dispone anche di un residence ricavato in un antico convento a balcone sul lago.

 Calvino Gusto Supremo, Padenghe sul Garda (Bs), tel. 0309900451 www.calvingusto.it

Agriturismo e punto vendita di specialità gastronomiche locali.

 Cerini Hotels www.cerinihotels.it

Catena che comprende sei strutture tra cui il prestigioso Park Hotel di Desenzano (Bs).

 Hotel Vigna, Salò (Bs), tel. 0365520144 www.hotelvignasalo.it

In posizione strategica per le escursioni sul lago e nei luoghi citati dall’itinerario.

 Ristorante agriturismo Ca’ Vecia, Campagnola di Malcesine (Vr), tel. 0456570282 www.casarabagno.com

Eccellente ristorante con cucina tipica e cibi a km zero. Fronte lago e collegata a Malcesine con pista ciclabile.

Auro Bernardi: Nel 1969, quando ero al liceo, il film La Via Lattea di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un'invenzione senza futuro”. Tra i miei interessei, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d'accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell'anima e per questo è sempre fonte di ispirazione.
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