Genio a sorpresa: “In viaggio come Ulisse”

È ora per te di mettersi in viaggio. Questo non solo per via delle vacanze estive. No, in effetti è sempre ora di mettersi in viaggio. Per dove? Per Itaca, ovviamente, la patria di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi. Un esempio per tutti, anche se a dire il vero il suo viaggio si era rivelato un po’ un’Odissea. Ma che importa? Più si va in giro più si vivono avventure, più esperienze si vivono più s’impara.

Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa voti che ti sia lunga la via, e colma di vicende e conoscenze”.

Vai e non avere paura degli imprevisti e degli inconvenienti, non temere i brutti incontri o le disgrazie. Mettile in conto ma non farti dominare da esse. “Né Lestrigoni o Ciclopi … incontrerai se non li rechi dentro, nel tuo cuore, se non li drizza il cuore innanzi a te.”

Guardati intorno, stupisciti della bellezza e divertiti, mi raccomando. Non importa se non è tutto perfetto, se non va tutto secondo le tue previsioni. Non avere fretta di arrivare a destinazione. “Fa voti che ti sia lunga la via. E che siano tanti i mattini d’estate che ti vedano entrare in porti sconosciuti prima.

Sii curioso di conoscere più posti possibili, ma ricordati che è a Itaca che stai andando. Divaga, devia, cambia direzione, ma è lì che sei diretto. Non aspettarti di trovare chissà che cosa, impara ad accontentarti. e sarà proprio quando avrai imparato a non avere pretese che otterrai il meglio da questo viaggio. Tu parti con il cuore leggero e pieno di speranza e vedrai che non resterai deluso. E quando tornerai a casa scoprirai che anche lì sei a Itaca. E allora perché partire? Perché viaggiare è vivere e Itaca, che riassume in sé il mondo, è la tua casa. Non puoi capire davvero cosa vuol dire essere a casa se non ti guardi intorno con attenzione, se non parti, se non sperimenti.

Reduce così saggio, così esperto, avrai capito cosa vuol dire un’Itaca.”

La celeberrima poesia Itaca è stata scritta da Konstantinos Kavafis nel 1931, quando il poeta aveva 48 anni. Ulisse a quel punto era già tornato a Itaca da un po’. O forse no, è ancora in giro per il mare.

 

Clementina Coppini: scrive più o meno da quando aveva sei anni, un po’ come tutti. Si è laureata in lettere classiche ma non si ricorda bene come ci sia riuscita. Scrive su Giornalettismo, il Cittadino di Monza (la sua città), El-Ghibli, www.grey-panthers.it e su un paio di giornali cartacei. Ha pubblicato tanti libri per bambini, qualche romanzo come feuilleton su Giornalettismo, un romanzo con Eumeswil e adesso le è venuta questa idea del romanzo in costruzione. Ha una famiglia, due figli, un gatto e si ritiene, non è chiaro se a torto o a ragione, una discreta cinefila e una brava cuoca. Va molto fiera delle sue ricette segrete, che porterà con sé nella tomba.
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