Per settembre, frittata trippata o “trippa finta”

Una ricetta tradizionale in Toscana e in Lazio, che sostituisce la “vera” trippa: un piatto vegetariano gustoso, condito con la salsa al pomodoro. Si può preparare sotto forma di crepe di frittata. Tagliandole sottili, questo piatto sembra oltre che una trippa, anche una pasta

 

Ingredienti per 6 persone:

8 uova, 60 g di latte, 60 g di parmigiano, 250 g di pomodoro fresco, 350 ml di passata di pomodoro, 1 piccola cipolla rossa o 1 cipollotto, 1 spicchio d’aglio, peperoncino secco, olio Evo, basilico, timo, erba cipollina, sale e pepe.

Crumble di pane: 2 o 3 fette di pane senza crosta, basilico, timo, prezzemolo, erba cipollina, sale, olio Evo.

Procedimento

Preparate la salsa al pomodoro, tagliate i pomodori a pezzi togliendo i semi, e, meglio ancora, anche la buccia, pulite e tritate la cipolla, schiacciate lo spicchio d’aglio, rosolatele in padella con 2 cucchiai d’olio Evo, aggiungete i pomodori con un pizzico di sale e il peperoncino sbriciolato e lasciate cuocere per 10’, in seguito aggiungete la passata di pomodoro e lasciate ancora cuocere a fuoco dolce per 10/15’.

Preparate le frittate, in una ciotola sbattete le uova con il latte, il parmigiano, sale e pepe.

Scaldate una padella antiaderente con un cucchiaio d’olio Evo, versate con un mestolo un sesto delle uova (faremo circa 6 crepes d’uova), fatele cuocere dalle due parti, poi mettetele su un piatto man mano che sono pronte, quando avrete finito, su un tagliere arrotolatele e tagliatele larghe circa 2/3 mm: avranno l’apparenza di tagliatelle sottili o di trippa.

Quando la salsa di pomodoro sarà pronta, togliete l’aglio, tritate le erbe aromatiche, mettetene la metà nella salsa, correggete di sale e pepe, e fateci saltare le tagliatele d’uovo, servitele molto calde con un po’ di parmigiano grattugiato e il resto delle erbe aromatiche o il crumble di pane alle erbe.

Crumble di pane: togliete la crosta del pane, tritate le erbe aromatiche, frullate il pane con le erbe aromatiche, versate 3 cucchiaio d’olio Evo in padella, aggiungete il pane alle erbe e fatele dorare per alcuni minuti, muovendole spesso per non bruciarle, versatele in una ciotola e fatele raffreddare.

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Foto Riccardo Lettieri

Per saperne di più: frittata od omelette?

La frittata è un piatto diffuso in tutto il mondo, soprattutto in Italia, il cui principale elemento sono le uova. A seconda degli ingredienti, aggiunti durante o al termine della cottura, può essere consumata come secondo piatto, contorno o come dessert. L’omelette, con la quale venne confusa al di fuori dell’Italia fino alla metà degli anni Cinquanta, non viene girata durante la cottura e viene servita piegata in due, eventualmente farcita con altri ingredienti. In senso più generale, la parola “frittata” indica una qualsiasi preparazione a base di uova che, dopo essere state frullate o sbattute, vengono cotte in padella.

Frittata di cipolle: piatto della tradizione popolare italiana, è composto da cipolle appassite in olio d’oliva, uova, sale, formaggio grattugiato e pepe. Talvolta si unisce maggiorana o altra erba aromatica. Una variante molto diffusa unisce alla cipolla patata a fettine.

Frittata rognosa:  é diffusa nella cucina piemontese (ma anche in quella di altre regioni del nord-Italia). Contiene dadini di salame che viene soffritto in padella, unendo poi uova sbattute con formaggio grattugiato ed erbe aromatiche.

Frittata con gli zoccoli: piatto della cucina toscana proveniente dalla tradizione contadina, è una frittata alta, arricchita da cubetti di pancetta.

Rafanata: tipica della cucina lucana, prende il nome dall’ingrediente principale: il rafano rusticano. Gli ingredienti base sono uova, pecorino, rafano, e diverse varianti prevedono l’aggiunta di patate lesse, soppressata. Tradizionalmente cotta alla brace, in tempi odierni viene anche cotta in forno.

 Locuzioni e proverbi italiani

“Ormai la frittata è fatta”, dopo che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato, che non ha più rimedio.

“Rivoltare la frittata” (una fase della cottura) per indicare un presunto tentativo di svicolare da una discussione, o di concluderla, cambiando artatamente i termini della questione.

 

 

Joelle Nederlants:
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