Come devono cambiare le città, pensando al futuro

In città si incontrano angoli nascosti, dove le vecchie case fanno corona a minuscoli giardini

Il nuovo rapporto del McGraw Hill Financial Global Institute (MHFI) evidenzia due grandi tendenze che ci obbligheranno a pensare in modo innovativo a come creare città a misura di anziano.

La rapida urbanizzazione della popolazione mondiale e il suo invecchiamento sono destinate a incrociarsi presto. Entro il 2030 un miliardo di persone – un ottavo della popolazione – avrà almeno 65 anni; entro il 2050 quasi due terzi della popolazione mondiale risiederanno in aree urbane. Prima di questa data sarà necessario adeguare le nostre città alle esigenze della popolazione anziana.

Creare una città a misura di anziano può essere più difficile di quanto sembri. Pensiamo ancora alle grandi città – New York, Washington D.C., Los Angeles – come al parco giochi dei giovani ambiziosi: luoghi dove i neolaureati possono farsi un nome nel mondo del business o dello spettacolo, lavorare a start-up innovative e sfruttare le nuove invenzioni di moda. Invecchiando queste stesse persone di solito si trasferiscono in periferia, abbandonando la città. Di conseguenza, tendiamo a trascurare il fenomeno dell’invecchiamento delle città mondiali.

La buona notizia è che il MHFI – in collaborazione con la Global Coalition of Aging – ha individuato quattro linee guida principali che possono essere usate per lo sviluppo della città del futuro.

  • Per prima cosa, la città del futuro dovrà dotarsi di infrastrutture e collegamenti per il trasposto pubblico che vadano incontro ai bisogni dei cittadini di tutte le età.
  • Secondo, le città dovrebbero predisporre nuove opzioni abitative, per consentire ai cittadini di invecchiare sul posto.
  • Terzo, ogni città dovrebbe prevedere l’accesso a piani sanitari locali dotati di tecnologie mediche innovative per gli anziani.
  • Infine, la città del futuro dovrebbe offrire diverse opportunità per continuare a lavorare, studiare e svolgere attività artistiche e ricreative, a tutte le età.

In definitiva, quindi, possiamo aspettarci che le città del futuro abbiano nuovi mezzi di trasporto che portino i cittadini anziani dove hanno bisogno di andare; nuove aree residenziali che permettano di invecchiare in città, con l’aiuto della tecnologia; innovazioni mediche che rispondano alle necessità degli anziani; e nuove opportunità di lavoro e svago che non siano orientate solo ai cittadini più giovani e al passo coi tempi.

(Nives Lacchi- Fonte: Dominic Basulto – Come saranno le migliori città del futuro – 24/01/2016 –

 

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