Ecoturismo su due ruote: pedalare come un treno

Pubblicato il 12 Ottobre 2012 in , , , da redazione grey-panthers

Un tratto della dismessa ferrovia a binario unico Genova Ventimiglia è stato trasformato in una pista ciclabile lunga 20 km che collega, in cinque tratti San Lorenzo al Mare con Ospedaletti, in provincia di Imperia, nel Parco Costiero del Ponente Ligure.  Un percorso facile e pianeggiante, adatto anche alle famiglie con bambini,  dove si pedala sul mare, si attraversano i borghi marinari, ci si avventura tra spiagge scogliere. E nei comuni attraversati sono a disposizione dei turisti biciclette a noleggio.

I binari diventano piste ciclabili

Quello ligure è l’ultimo tratto di linee ferroviarie in disuso riconvertite in ciclovie. Sono infatti 700 i km di binari trasformati in ‘vie verdi’, per lo in più piste ciclabili: in Lombardia, Emilia, Veneto, Trentino, Friuli e Calabria, oltre che in Liguria. Mentre ci sono progetti di recupero in corso d’opera in Veneto (i 116 km della Treviso-Ostiglia), in Emilia (i 40 km della Modena-Mirandola-Finale Emilia), in Trentino-Alto Adige (i 16 km della Prato Isarco-Ponte Val Gardena), in Lazio (i 22 km della Fiuggi-Paliano), in Sicilia  (le Palermo-S. Carlo, Burgio-Castelvetrano e Salemi-S. Ninfa).  E altri 450 km di antiche rotaie nazionali sono oggi percorsi da treni turistici.

Ancora molto da fare

In Italia ci sono però ben 6650 km di ferrovie abbandonate, restano quindi 5500 km di linee dismesse ancora da recuperare. Interventi facili a basso costo che, oltre al beneficio ambientale di strappare il loro territorio al degrado, potrebbero diventare un volano per implementare il cicloturismo e attrarre nelle diverse regioni nuovi arrivi dal Nord Europa, dove il turismo su due ruote e molto più diffuso che in Italia. La trasformazione dei binari in disuso in ciclovie potrebbe anche porre le basi di una prima e ramificata rete nazionale di piste ciclabili che, collegate in futuro tra loro, formerebbero una ciclo-strada nazionale, con tutti i vantaggi che scelte e investimenti di questo tipo porterebbero allo sviluppo dell’industria del turismo nella Penisola.

I progetti all’estero

Progetti analoghi, incoraggiati da organizzazioni ambientaliste locali, sono in corso in Spagna (Vías Verdes), dove ci sono 1900 km di ferrovie inutilizzate. In Belgio (Ravel) dove ci sono 1600 km di binari ferroviari e tranviari in disuso. E negli Stati Uniti (Rails toTrails Conservancy) dove col dimezzamento del servizio di treni sono in stato di abbandono 240.000 km di rotaie: 16.000 km sono già state recuperate su 90 linee, tra cui i 320 km che seguono il corso del fiume Missouri nell’omonimo stato.

Il lavoro di Greenways

L’associazione Greenways le ha censite e raccoglie informazioni e dati su altre tratte fuori uso, l’obiettivo è strappare al degrado questo patrimonio e  valorizzarlo in termini ambientali e turistici.