Cataratta: il laser sostituisce il bisturi

Pubblicato il 17 Ottobre 2011 in , da redazione grey-panthers

Invece del bisturi che taglia  l’involucro della cataratta e parte del cristallino, un laser che vaporizza il  tessuto da asportare. Per questa patologia, la più diffusa e seria della vista, che colpisce ogni anno in Italia 450 mila persone (il 60% degli ultrasessantenni) e che compromette la capacità visiva e la qualità di vita, si rende disponibile oggi, con potenzialità straordinarie, il laser a femtosecondi, che aveva già dato ottimi risultati per correggere alcuni difetti rifrattivi (come miopia e presbiopia). Questo laser, dotato di un tomografo a coerenza ottica, una specie di TAC ad alta definizione in grado di controllare in tempo reale spessore della cornea, dimensione e forma del cristallino e la capsula da incidere e asportare, è in grado di tagliare tessuti  con una precisione impensabile per la  mano del miglior  chirurgo; un traguardo della massima importanza che permette di tagliare, alla profondità e allo spessore desiderati, la cataratta. Si raggiunge una precisione d’intervento, una sicurezza operativa e un decorso operatorio e postoperatorio più semplice con una guarigione più veloce ed un migliore recupero funzionale dell’occhio operato.

Lo strumento innovativo e la metodica di applicazione sono in uso da due anni negli Stati Uniti; in Europa è l’Italia a essere la prima nazione e per ora l’unica a seguire l’avanguardia americana, a dimostrazione dell’eccellenza della nostra scuola oculistica. La cataratta, come è noto, consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino, che impedisce ai raggi luminosi di giungere alla retina riducendone così la capacità visiva. E’ un disturbo prevalentemente dell’età avanza, ma, secondo gli specialisti è diffusa anche  nei quaranta-cinquantenni. E’ opportuno ricorrere all’intervento chirurgico non appena  si manifestano le prime difficoltà visive: nella lettura, nel lavoro, nella guida. L’intervento consiste  nella rimozione del cristallino opaco e nella sua sostituzione con uno artificiale trasparente e pieghevole in  materiale acrilico di piccolissime dimensioni. Il laser a femtosecondi, invece, permette di semplificare e rendere più sicuro l’intervento: l’energia del laser focalizzata in un punto vaporizza una micro porzione di tessuto, e con migliaia di vaporizzazioni, una vicino all’altra, ottiene la separazione di tessuto equivalente ad un taglio orizzontale. Mettendo le vaporizzazioni in piano verticale, si ottiene un’incisione. Il taglio di una cataratta richiede  più di un milione di  impulsi laser di circa 2-3 micron (millesimi di millimetro) ciascuno; il tempo necessario per il taglio è di circa 45 secondi.