News e salute: di tutto un po’

Pubblicato il 16 Agosto 2011 in da Vitalba Paesano

Dall’Australia una ricerca per la diagnosi precoce dell’Alzheimer
Dall’Australia arriva una procedura per la diagnosi precoce dell’Alzheimer. Un team di ricercatori appartenenti al Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation ha infatti scoperto che è possibile identificare i primi sintomi della malattia attraverso una scansione della retina dell’occhio.  Il team di ricercatori è convinto di aver individuato le differenze che possono permettere di distinguere nella retina dei malati i segni della demenza, favorendo così la diagnosi precoce della malattia degenerativa. Qu esto rappresenta un importante passo in avanti nella gestione dei pazienti con l’Alzheimer. Questo studio si aggiunge ai lavori precedenti suggerendo che la scansione degli occhi potrebbe essere un valido aiuto per la diagnosi dell’Alzheimer. I risultati potrebbero portare a un metodo semplice per l’individuazione della demenza nella sue prime fasi. Gli scienziati australiani hanno coinvolto nello studio 126 persone, la cui retina e’ stata analizzata dettagliatamente. I ricercatori hanno scoperto che la larghezza dei vasi sanguigni era “significativamente diversa” tra quelli con la malattia di Alzheimer rispetto alle persone sane. 
 (AGI Salute, 18 luglio 2011)

Bambini più sicuri in macchina con i nonni
Uno studio realizzato dall’università della Pennsylvania e pubblicato sul numero di luglio della rivista “Pediatrics”, ha dimostrato che in caso di incidenti stradali, il rischio che i bambini rimangano feriti durante l’incidente quando il nonno è al volante è inferiore del 50% rispetto a quando alla guida sono invece i genitori.E questo nonostante il fatto che i nonni tendano normalmente ad essere meno ligi nell’osservanza delle norme di sicurezza di base come le cinture o gli appositi seggiolini. La ragione, ha spiegato il Dr. Fred Henreting, uno dei ricercatori che hanno condotto la ricerca, starebbe nel fatto che i genitori sono spesso distratti da mille altre cose e meno pazienti, mentre gli anziani, essendo molto più consapevoli del “prezioso carico “ che trasportano, rimangono molto più concentrati su lla guida prestando molta più attenzione a quello che capita intorno a loro. “Siamo rimasti sorpresi”, ha commentato Henreting, “nello scoprire che i bambini sono più protetti quando i nonni sono alla guida. […] Ma se riusciamo a saperne di più su questo stile di guida, possiamo aiutare i conducenti di tutte le età a tenere i bambini più sicuri in auto”.
(Pediatrics, 18 luglio 2011)

Milano: il conto del dentista non fa più paura ad anziani e disabili
Non più parcelle da paura per gli anziani milanesi, almeno per quanto riguarda le prestazioni dentistiche.  Già da qualche anno infatti all’Istituto “Palazzolo-Fondazione Don Gnocchi” di Milano è stato avviato uno speciale Centro odontoiatrico gestito dalla Fondazione Don Gnocchi in collaborazione con l’Università Milano-Bicocca, specializzato nell’assistenza dentistica a persone con bisogni speciali, come gli anziani e i disabili. Grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e con le più importanti casse di mutua assistenza, le tariffe applicate dal centro a questa fascia più “debole “ della popolazione sono più popolari rispetto a quelle dei normali professionisti del settore con un abbattimento dei costi che raggiunge i 2.500 Euro. “L’esperienza che abbiamo ma turato nel trattamento dei pazienti con bisogni speciali”, ha precisato il professor Carini , direttore del centro, “ha permesso alla Clinica Odontoiatrica del San Gerardo di diventare il centro di riferimento anche per altre strutture sanitarie e specialistiche del territorio di Monza e Brianza. Basti pensare che è stata creata una sala operatoria ad hoc che permette di dare una risposta efficace e tempestiva alle esigenze di questi pazienti: un servizio creato appositamente per far fronte al costante e sensibile incremento di richieste, che dal 2002 ad oggi sono raddoppiate. Nel 2010, su circa 59 mila prestazioni erogate dalla Clinica Odontoiatrica e dalle sedi ad essa collegate […], circa 7.000 sono state effettuate su categorie di pazienti con bisogni speciali. Più del 20 per cento di queste prestazioni sono state erogate presso il Centro Odontoiatrico della Fondazione Don Carlo Gnocchi al ‘Palazzolo’ di Milano”.(VITA, 27 luglio 2011)

Anziani on-line, formazione e salute viaggiano via webcam
 All’interno del progetto Living Lab, un laboratorio vivente legato ad un progetto europeo e  mirato a sviluppare nuove tecnologie per il benessere della Terza età, gli anziani di Ancescao hanno organizzato e tenuto una prima videoconferenza utilizzando webcam di ultima generazione, grazie all’utilizzo dell’innovativo software VIDYO fornito da Intesys di Verona. Lo scopo è quello di invogliare gli anziani e i centri del territorio ad utilizzare le nuove tecnologie per sostenere la mobilità e la comunicazione. Si utilizzerà questa modalità per diversi incontri di formazione, ma anche per sostenere tutte le attività di monitoraggio della salute, legate al Living Lab, che non richiedono per forza degli spostamenti fisici.  Sono previsti corsi di digitalizzazione per anziani, sviluppo di postazioni Internet, creazi one di gruppi scientifici in collaborazione con le Università, creazione di un social network a tema per assicurare il mutuo soccorso, potenziamento dei servizi erogati dal Labamoto, il Laboratorio di analisi mobile in grado di garantire azioni di “sanità itinerante”, azioni per lo sviluppo della domotica. In primo piano, l’utilizzo o il potenziamento dell’informatica e delle telecomunicazioni per la telemedicina, teleassistenza, integrazione sociale. Ultimamente è stato avviato anche un progetto di messa in rete di alcuni oratori, per dare la possibilità di coniugare la memoria fisica degli anziani con quella digitale affidata alle nuove generazioni.
 (Provincia di Milano, 20 luglio 2011)

A Pesaro una ricerca sulla casa ideale per gli over 60-70
É stata presentata a Pesaro una ricerca sulla casa ideale degli over 60-70 per sostenere, anche con la domotica, le pmi del distretto del mobile. La ricerca e’ stata promossa dalla Provincia e dall’Università di Urbino, in collaborazione con Cna e Cna Pensionati, associazione capofila, e Adi (Associazione per il disegno industriale). Gli oggetti visti positivamente, spiegano i ricercatori, sono quelli legati alla memoria e all’identità. I colori devono essere chiari e non vivaci, ci devono essere spazi pensati per la presenza di nipoti e da evitare gli angoli appuntiti. La praticità non deve soverchiare completamente l’estetica. Il letto meglio se a due piazze separate, per comodità e comfort.
L’indagine ha riguardato soggetti di età compresa tra i 60 e i 75 anni, completamente abili e iscritti alle associazioni di categoria, attraverso interviste, focus group e materiali audiovisivi per definire la cornice culturale, simbolica, sociale e comunicativa dell’over 60.
L’obiettivo era di capire e sostenere le esigenze domestiche degli anziani, per produrre appositi mobili e arredi.
(Ansa, 18 luglio 2011)
 (Fonte: Centro Maderna)