Freddo in arrivo, senior al caldo

Freddo in arrivo, senior al caldo

Con l’irrompere del gelo, per chiunque, non c’è alternativa all’abbigliamento invernale, ma è pur vero che il corpo umano, quando è in salute e correttamente nutrito, ha anche alcune risorse proprie per adattarsi al calo della temperatura esterna. Questi meccanismi sono detti sistemi di termoregolazione endogeni e consentono di mantenere pressoché costante l’equilibrio termico del corpo con l’ambiente esterno: la circolazione sanguigna superficiale si riduce, evitando la dispersione di calore all’esterno, mentre accelera il ritmo cardiaco. Contemporaneamente si avvia la produzione di calore interno (termogenesi) attraverso l’attivazione del dinamismo muscolare scheletrico (i brividi ad esempio) e la crescita dell’efficienza metabolica. Naturalmente, volendo aiutare le risorse del fisico, il moto e l’attività sportiva generano ulteriore calore.

Quando la termoregolazione non basta

 Con gli anni, il fisico diventa meno vigoroso nel sopportare le aggressioni climatiche, diventa più vulnerabile e cagionevole, a maggior ragione quando sono latenti malattie croniche. Per questo, il Ministero della Salute dispensa alcuni consigli pratici destinati ai senior: suggerimenti semplici da non trascurare, visto che l’indebolirsi del sistema di termoregolazione e la ridotta percezione del freddo sono fisiologici nella senilità e non sempre si avvertono con l’adeguato tempismo. 

 Prevenzione, prudenza e un po’ di organizzazione

 La prima buona abitudine da acquisire in prossimità della brutta stagione, è di aggiornarsi quotidianamente sulle previsioni del tempo e, all’annuncio di un’allerta meteo che anticipi un’ondata di freddo intenso, procurarsi scorte alimentari e medicinali, in modo da ridurre al minimo la necessità di uscire durante il picco di maltempo. A tal fine può essere utile prenotare (spesso gli ordini vanno in over-booking) i servizi di consegna a domicilio  che molti supermercati mettono a disposizione sui propri siti Internet.

 Quando fosse strettamente necessario allontanarsi da casa, anche e soprattutto nel caso di un giro rapido, diventa imperativo dominare la fretta e scegliere comunque un abbigliamento adeguato alla temperatura, senza trascurare calzature e accessori vari e portando con sè creme protettive per labbra e mani.

 Decisamente sconsigliabile compiere sforzi fisici eccessivi e corse frettolose. Se si vuole praticare del movimento all’aperto, camminare è l’attività ideale per metter in pratica un fitness salutare, ma misurato. Comunque da evitare i momenti più gelidi della giornata, le prime ore del mattino e quelle serali.

 Per tutta la stagione fredda la temperatura dell’abitazione non deve scendere al di sotto dei 19°C.

D’obbligo la revisione preventiva degli impianti di riscaldamento (forni e stufette compresi). In ogni caso, mai rischiare di addormentarsi o trattenersi a lungo troppo vicino ad una fonte diretta di calore, sia per una  questione di sicurezza ma anche per evitare di risvegliarsi in preda all’arsura o inariditi dal caldo troppo secco.

In generale, il microclima ideale da ricreare in casa prevede, oltre a una temperatura tra i 19°C ed i 22°C, anche un tasso d’umidità intorno al 40, 50%.

 Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, s’impone una corretta alimentazione: perché il fisico sia adeguatamente in forze e possa soddisfare le aumentate richieste metaboliche è necessario nutrirsi in modo ricco ed equilibrato e idratarsi adeguatamente.

Nel menu di ogni pasto non devono mai mancare frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali. In generale sono consigliati tutti gli alimenti ricchi di beta carotene (precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie e anche gli alimenti contenenti vitamina E.

Altri alimenti consigliati sono: la pasta con i legumi o la pasta con le verdure, energetiche e ricche di fibre e il brodo caldo, integratore di proteine digeribili.

Latte e miele, mix proibitivo solo per i malati di diabete o per le persone a dieta, è un ottimo “pronto soccorso” alla sensazione d’intirizzimento.

Carne e pesce sono necessari per garantire il giusto apporto di proteine, calore ed energia.

Nonostante il freddo attenui la sensazione di sete, l’ideale è assumere almeno 2 litri di liquidi al giorno, preferendo bevande calde, in linea di massima non zuccherate, o spremute d’arancia ed evitando gli alcolici che possono causare un’eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l’insorgere di ipotermia.

 Patologie da freddo in agguato

 Le temperature rigide, soprattutto se accompagnate da venti gelidi, possono causare geloni, forme lievi o raramente gravi di ipotermia, congelamento o assideramento.

 Se una parte del corpo esposta al freddo o al vento forte s’inumidisce o si bagna, rischia di manifestarsi un gelone. Si tratta di una lesione cutanea che più spesso colpisce le dita di mani e piedi, rendendole esangui (di color bianco o giallo-grigio) e procurando una sensazione d’intorpidimento e prurito. Generalmente non si tratta di una manifestazione dolorosa, ma, nei casi più gravi, le zone colpite possono gonfiarsi, arrossarsi e coprirsi di vescicole.

Ad indicare i rimedi più adatti deve essere il medico: mai prendere iniziative personali come tentare di riscaldare la parte lesa vicino a una fonte di calore.

 Le cause più frequenti del congelamento sono, oltre che le basse temperature, anche la presenza di vento forte e umidità molto elevata. I segni iniziali di congelamento sono lievi (cute pallida, fredda, edematosa…) ma possono degenerare fino al punto che l’incarnato diventa cianotico e dolente; se non si provvede in fretta a coprirsi e ricoverarsi in un luogo riscaldato, possono comparire bolle e piccole zone di sofferenza, fino al congelamento generale che coinvolge in modo drammatico tutto l’organismo.

Se la temperatura corporea scende al di sotto di 35°C le funzioni vitali non sono più efficienti e i rischi estremi sono quelli d’ipotermia o assideramento. E’ vitale riconoscere tempestivamente i primi segnali di ipotermia: parlare a scatti, difficoltà di deambulazione, tendenza a inciampare, confusione mentale, perdita di coordinamento degli arti, sensazione di affaticamento e di freddo e tensione muscolare o, nei casi più gravi, perdita dei sensi e coma.

 Più esposti i malati cronici

 Il freddo è di per sè un clima insidioso per la salute, a maggior ragione quando ad affrontarlo è un malato cronico, già impegnato a convivere con una patologia che ne incrina il vigore fisico.   

Malattie cardiovascolari, broncopatia cronica ostruttiva, asma bronchiale, diabete e disturbi neurologici (soprattutto se in trattamento con sostanze psicotrope) sono le patologie che più rischiano di aggravarsi durante la brutta stagione.  

I cardiopatici appartengono a una delle categorie maggiormente in pericolo, pertanto devono evitare di compiere sforzi eccessivi soprattutto all’aria aperta e nelle ore più fredde.

Le persone con insufficienza respiratoria cronica e gli asmatici, soprattutto se vivono in contesti metropolitani, devono evitare di respirare aria gelida e di esporsi alle intemperie che possono scatenare crisi d’asma o broncospasmo.

 Il ricorso ai farmaci

 Quasi sempre, i malati cronici hanno assegnate terapie farmacologiche che non possono interrompere, per questo è bene ricordare che alcuni farmaci possono incidere negativamente sul normale funzionamento dei meccanismi di termoregolazione dell’organismo. Nella maggior parte dei casi, però, perché si verifichino effetti indesiderati devono coesistere anche fattori di suscettibilità individuale. E’ dunque solo lo specialista a valutare la necessità di “correggere” terapia o dosaggi.

 Tra i farmaci che possono alterare i meccanismi di difesa dal freddo ci sono quelli usati nel trattamento di patologie cardiovascolari, alcuni somministrati per il trattamento dell’ipertensione e dell’angina pectoris, nonché quelli prescritti per trattare l’ipotiroidismo.

 Per approfondire il tema dei farmaci e le interazioni con le basse temperature è possibile consultare la pagina del sito del Ministero della Salute

Link e siti utili

Il Ministero della Salute ha dedicato una sezione del suo sito ad informazioni e consigli per affrontare al meglio la stagione invernale, in attesa degli aggiornamenti per il 2010, sono on line interessanti approfondimenti  

Per consultare i “bollettini di vigilanza meteo” stilati dalla Protezione Civile è possibile collegarsi al sito del dipartimento, precisamente alla pagina interattiva e sempre aggiornata   

Per la consultazione delle previsioni meteo e per monitorare eventuali dichiarazioni d’allerta sono utili i siti ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) delle varie regioni.

O.O.

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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