Come nutrirsi bene in tempi di crisi economica

Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che sono diminuiti i consumi alimentari di noi italiani, ma non  si è ridotto il numero dei cittadini non abbienti o come si dice adesso incapienti, sostanzialmente in disagio economico. A ciò consegue un diverso stile di vita riadattato al livello economico inferiore. Meno acquisti in abbigliamento e beni di consumo e per quanto riguarda l’alimentazione     si è abbassata volutamente la qualità per restare dentro il range economico del piano familiare. Le famiglie oggi vedono entrambi i coniugi impegnati al lavoro e per brevità si consumano spesso alimenti confezionati di  quarta gamma e soprattutto precotti surgelati,  ciò ha provocato una diminuzione della capacità culinarie che avevano soprattutto le nostre mamme e nonne. Il prodotto fresco talvolta è imbarazzante da trattare per mancanza di alcune nozioni base. Preparare qualcosa a base di pesce, ad esempio, può risultare difficoltoso, basta quindi mettere dentro un tegame,  un forno normale o a microonde il piatto già pronto: scaldato  e servito, appagando così palato e commensali.

Cambiando le condizioni economiche bisogna tornare ad alimentarsi mantenendo i necessari nutrienti per garantire una giusta alimentazione. Oggi però acquistare alimenti freschi equivale ad andare dal gioielliere. Anziani e categorie in disagio eliminano spesso verdura e frutta. Occorre quindi mettere le condizioni per garantire ai cittadini una buona “ dieta sociale”!

Dobbiamo incentivare a scegliere alimenti di stagione e prodotti  locali quelli definiti “cibi chilometro zero”, cioè cibi prodotti nella stessa regione o zona, non più lontano di 100-150 km. Così facendo otteniamo alcuni risultati: risparmiando sulle spese di trasporto, spendiamo meno; ci nutriamo con cibi adeguati al clima in cui viviamo e inquiniamo meno. Mangiare in modo nutriente e sobrio non significa penalizzare il palato. Una prima colazione fatta con latte regionale e pane tostato con della buona marmellata, magari fatta in casa, o del miele; un pranzo composto da verdure rigorosamente di stagione, associate a uova sode, dove possibile anche del proprio contadino, per condire basta un filo di olio extravergine di oliva e succo di limone; pane ( magari, se si può, fatto in casa) e un frutto anch’esso di stagione; per cena degli ottimi legumi che costano poco, riempiono e nutrono accompagnati da riso o pasta, oppure una buona pizza. È indispensabile consumare ogni giorno un piatto proteico come carne, formaggio,  pesce, meglio se azzurro; frutta di stagione. Un pasto giornaliero  simile può definirsi equilibrato e poco costoso.

prof. Giorgio Calabrese

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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