Benessere: la cura del piede

Pubblicato il 13 Agosto 2010 in da Vitalba Paesano

Avere cura dei nostri piedi significa salute e autostima. Spesso ci dimentichiamo di loro trascurandoli quando, invece, meritano cure e attenzione come  il viso. I piedi svolgono un ruolo importantissimo nella nostra salute quotidiana e se dedichiamo loro, ogni giorno, qualche attimo di attenzione ne trarremo grandi vantaggi sia immediati , sia nell’arco della nostra vita.

In ogni caso non è mai troppo tardi per iniziare soprattutto quando, dopo gli anta, nascono i primi “acciacchi”. Quindi tanto per cominciare, dopo una accurata pulizia quotidiana che prevede sempre un breve massaggio con creme specifiche, è bene calendariare settimanalmente un pediluvio-scrub per eliminare la pelle indurita, regolarizzare le unghie e fare un leggero massaggio con una crema idratante. Mensilmente è consigliabile affidarsi alle mani esperte di un professionista per un pedicure accurato. La seduta periodica dall’estetista non si limita all’abbellimento dei piedi, bensì alla prevenzione di eventuali patologie. Tagliare le unghie con gli strumenti idonei e in modo adeguato evita il nascere di unghie incarnite, suggerire lo smalto in base al tipo di unghia, ritarda l’ingiallimento, lo spingimento delle cuticole salva da probabili infezioni. E per i grey panthers che hanno superato gli anta fare un impacco di paraffina che idrata in profondità la pelle diventata sottile e secca, oltre a essere una sana coccola, aiuta ad alleviare i dolori reumatici. Secondo l’esperienza di Giusi Stragliotto, estetista professionista presso il centro estetico Becos a Milano, un massaggio tensio-riflessogeno con olii essenziali che stimola la circolazione venosa, linfatica e che aiuta a ristabilire l’equilibrio psico-fisico è il complemento ideale di un pedicure professionale. E per coloro che a casa continuano la cura dei piedi consiglia:

. sterilizzare, dopo l’uso, con spray antibatterici, lime, forbicine,

. utilizzare smalti privi di sostanze chimiche e non mettere mai lo smalto colorato direttamente sull’unghia

. usare regolarmente il rinforzante

. far riposare l’unghia (per esempio durante il periodo invernale)

. non tralasciare di pulire anche la parte inferiore dell’unghia

. evitare solventi a base di acetone

. massaggiare, tre volte a settimana, la pianta del piede con la pallina da tennis.

Se i dolori ai piedi incominciano a farsi sentire e soprattutto non vi consentono di fare le passeggiate in armonia con voi stessi, è consigliabile ricorrere a terapie più mirate. Per esempio l’agopuntura, ottima terapia antalgica, o le manipolazione di osteopatia che aiutano a attenuare le infiammazioni e mantenere mobili le articolazioni, ritardando così eventuali interventi chirurgici.

Naturalmente non tutte le patologie ai piedi possono trovare giovamento nelle tecniche di medicina alternativa, ma nei casi di infiammazione della fascia plantare, di alluce valgo, di dita a martello, o a artiglio, del piede cavo. 

La terapia osteopatica consiste nel manipolare secondo tecniche precise, la parte dolorante per consentire rilasciamento della fascia plantare, riequilibrare le articolazioni che presentano rigidità a causa di errate posizioni oppure mobilizzare tutte le articolazioni che compongono il piede. Spesso il dolore al piede nasce dall’alto del nostro corpo, quindi è doveroso da parte dell’osteopata verificare e correggere se le linee di forza che si scaricano sui piedi sono in disfunzione. “Cosi’ facendo, afferma Maurizio Spinello specialista in chinesiologia e osteopatia a Milano è possibile fermare il processo di avanzamento alla deformità dei piedi”.

Lo step successivo è la visita presso l’ortopedico preferibilmente con specializzazione nella cura e chirurgia del piede.

Non è il caso di demoralizzarsi, la visita dall’ortopedico non è sinonimo di intervento chirurgico, spesso viene consigliato l’uso dei plantari, ottimo escamotage per raggiungere l’equilibrio fisico e psicologico. La calzatura comoda con plantare estraibile è, oggi un modo di essere “in” quindi nessun problema anche per i grey panthers che hanno una vita sociale molto attiva. E’ sufficiente un controllo periodico per verificare l’efficienza dei plantari e il beneficio che ne consegue. “Alcune patologie, con questo ausilio, possono anche regredire, afferma il dottor Gerolamo Conti specialista in ortopedia e traumatologia presso la Casa di Cura San Carlo a Milano” “Il neurinoma di Morthon, se preso in fase iniziale, può scomparire, nel caso di ipercarico del metatarso ci si  può servire dei plantari soltanto durante il periodo invernale e indossare scarpe aperte e comode in estate. Mentre per coloro che soffrono di alluce valgo o dita a martello il supporto dei plantari è  meno efficace, soprattutto quando la deformazione delle dita è troppo evidente. Oggi le tecniche chirurgiche sono meno invasive, e il recupero post operatorio più veloce. Laddove è possibile, suggerisco ai miei pazienti di affondare l’intervento chirurgico nel periodo primaverile per programmare durante le vacanze estive un periodo al mare. Camminare sulla sabbia in riva al mare, su una superficie non perfettamente piana evita eventuali complicazioni vascolari ed è un ottimo stimolo fisioterapico” conclude il dottor Conti. Poiché i piedi sono i pilastri del nostro corpo amiamoli senza riserve. (G.C.)