Dalla colazione del mattino l’energia della giornata

La seniority produce molta esperienza e consapevolezza. E’ questo il bello, per chi accumula anni e vissuto. Finalmente, e ancora certo per qualche anno, niente dubbi né incertezze.

Figuriamoci se si ha voglia di leggere ancora qualcosa sul valore della prima colazione!

Per anni, con in mano latte e panino, si sono inseguiti i figli studenti, fin sull’uscio di casa, la mattina. E anche adesso, con i nipoti, è tutto un offrire fette di toast con la marmellata fatta in casa, o un frutto già pelato e tagliato a pezzetti, tra mille coccole e attenzioni, in nome di un breakfast che, chissà perché, la fretta di vivere dei giovani sembra sempre voler trascurare.

E sulla prima colazione dei nonni che dire? La domanda appare amletica. Bere il solito caffè e basta, come avviene da sempre appena messi giù i piedi dal letto? O centellinare con gusto la spremuta di pompelmo, amorevolmente preparata, ogni mattina, da anni, cambiando, nel tempo, spremiagrumi, ma non abitudini? O anche, con il passare degli anni, addolcire i primi bocconi della giornata perché molte delle amarezze della vita sono già note e bisogna pure fare qualcosa per neutralizzarle?!

I cambiamenti sono inevitabili. Spesso si tratta di libere scelte individuali, perché il palato, con il tempo, perde un po’ della sua sensibilità e del gusto e allora si apprezzano elementi più definiti e caratteristici: il biscotto dall’impasto più consistente, la spremuta più asprigna, il corn-flakes arricchito dal colore dei frutti di bosco…

Altre volte i cambiamenti si intrufolano, necessari, per migliorare il funzionamento di articolazioni e giunture, per alleggerire le pieghe del viso, per evitare i cedimenti nel corpo; si affiancano a patologie che solo così possono essere ben gestite, senza diventare croniche. Se diabete, gastrite, allergie diventano nuovi compagni di viaggio, bisogna adeguarsi, per inseguire e mantenere il proprio wellness.

E allora, sfidiamo, per una volta, queste care abitudini: proviamo a dire la nostra su come deve essere la colazione dei senior, per attivare l’energia necessaria a dare il la all’intera giornata.

Alla mattina il 25% delle energie della giornata

Una buona colazione dovrebbe fornire il 20-25% del fabbisogno energetico giornaliero, che può anche variare a seconda degli stili di vita (e del bioritmo), dell’età e del sesso, dello stato di salute, ma anche della stagionalità e del tipo di attività che ci aspetta.

Nonostante oggi molti suggeriscano di considerare il primo pasto della giornata come un appuntamento alimentare a pieno titolo (e ritengono assolutamente accettabile il consumo di cereali, legumi e uova, ma anche di passati di verdura e proteine), altri nutrizionisti, più ortodossi, suggeriscono di inserire nel proprio apporto calorico della prima colazione latte o yogurt, biscotti secchi (o fette biscottate, o pane, muesli e altri cereali), succhi di frutta o frutta fresca, tè o caffè, a seconda dei gusti e delle abitudini.

Prendiamo ad esempio uno dei nostri grey-panther, brillante over60, maschio, dalla ampia mobilità e dal variegato spettro di interessi. A lui il nutrizionista riconosce un fabbisogno calorico medio di 1900 kcal circa (che scenderebbe anche a 1600, nel caso di un po’ di “pancetta” da eliminare).

La prima colazione del nostro amico potrebbe essere composta da:

  • una tazza di caffè e latte + 2-4 fette biscottate ai cereali con marmellata + macedonia di frutta fresca. Ma non mancano le alternative:
  • La tazza di caffè e latte (60 kcal) può essere sostituito da uno yogurt alla frutta (70 kcal)
  • le 2-4 fette biscottate (130 kcal) con marmellata possono diventare una rosetta di pane ai cereali con miele (140 Kcal)
  • la macedonia di frutta fresca (100 kcal) può essere sostituita da una spremuta di frutta fresca (50 kcal)

Consideriamo, ora, “lei”: efficientissima nonna part time, over60, bicicletta, nuoto e palestra almeno due volte la settimana. Il nutrizionista le riconosce un fabbisogno energetico medio giornaliero di 1700 kcal circa (che può scendere a 1500 se si vogliono perdere due tre chili in eccedenza). La colazione per lei può essere costituita da tè verde+ pane di segale o integrale con un cucchiaio di marmellata+ una macedonia di frutta fresca.

Le alternative?

  • il tè verde può essere sostituito da caffè d’orzo
  • la rosetta di pane integrale (120 kcal) da 2-4 fette biscottate (90 kcal)
  • un cucchiaio di marmellata (30kcal) da un cucchiaio di miele (30 kcal)
  • la macedonia (100 kcal) da una spremuta di frutta fresca (60 kcal)

Una precisazione: suggerire tè verde e caffè d’orzo in sostituzione del classico caffè non è un modo per personalizzare la dieta. Il tè verde potenzia, infatti, le difese immunitarie, per la ricca presenza di polifenoli; il caffè d’orzo non contiene caffeina e quindi può avere un più ampio spettro di consumatori. Inoltre l’orzo apporta all’organismo fosforo, potassio, ferro, calcio e vitamina PP, tutti costituenti utili a migliorare le difese immunitarie, a ridurre i processi infiammatori, a proteggere le cellule dai radicali liberi.

Alla stessa stregua, sostituire i biscotti con del muesli può rivelarsi un cambio interessante. Questa miscela di fiocchi di cereali, frutta essiccata e disidratata (uvetta, mele, banane), semi oleosi (nocciole, mandorle) e miele, specie se a base di ingredienti biologici, rivela ottimo potere nutrizionale: previene la stipsi, migliora l’attività del tratto intestinale. Contiene inoltre la vitamina E, con azione antiossidante.

Utile una riflessione sull’uso, anche nella prima colazione, di frutta secca: noci e nocciole, in quantità limitata (4-5 pezzi massimo a pasto) apportano utili acidi grassi tra i quali gli Omega3.

Questo uno schema di base ortodosso, condiviso dalla stragrande maggioranza dei nutrizionisti. Ma non mancano pareri diversi.

Il parere è della dottoressa Giulia Privitera, dietista specializzata in Alimentazione e Nutrizione umana (per il Progetto Colazione & Benessere di Yakult): “E’ bene non farsi mancare, nella prima colazione, una buona tazzina di caffè o tè, accompagnato da uno yogurt magro, del pane integrale con un cucchiaino di miele e una spremuta fresca per fare il pieno di vitamine. Per favorire l’equilibrio della flora intestinale, suggerisco spesso di arricchire la colazione con un prodotto a base di latte scremato fermentato che contenga fermenti lattici vivi”.

Piccoli pasti nel resto della giornata

A una prima colazione corretta è bene far seguire break e pasti ben distribuiti nell’arco della giornata:

  • spuntino a metà mattina, a base di un frutto e un paio di bicchieri d’acqua (ricordarsi di bere almeno 1,5 l di acqua al giorno)
  • pranzo con un piccolo piatto di pasta o riso accompagnato da verdure, seguito da una porzione a base di proteine (carne bianca 3 volte la settimana, pesce 2 volte, legumi 3 volte, formaggi max 2 volte, uova 2 a settimana, bresaola 2 volte a settimana)
  • merenda a metà pomeriggio, ancora con un frutto, meglio un centrifugato o uno yogurt magro, se non già consumato a colazione
  • cena consumata non troppo tardi, con un primo piatto brodoso (minestrone o passato di verdura), un secondo proteico con verdura

Un’ottima soluzione sono i piatti unici a base di legumi e cereali (meglio a pranzo che a cena).

 

 

 

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50

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  • Non rinuncio alla prima colazione, ma dopo aver bevuto tè e latte per anni ed aver mangiato muesli e biscotti adesso sto cercando qualcosa di nuovo. Una mia amica che segue i suggerimenti e l'alimentazione secondo i principi del dottor Mozzi mi ha fatto assaggiare delle gallette di lenticchie che fa lei, sottili e saporite, che mi danno proteine e allegria ogni mattina! Qualcun altro le conosce?

    Lucia

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