Una esperienza digitale con i nipoti

Pubblicato il 22 Novembre 2014 in , da Attilio A. Romita
Una esperienza digitale con i nipoti 1

Questa volta voglio raccontarvi una esperienza fatta con i miei nipotini la scorsa settimana. Tempo fa ho incontrato una ex collega che mi ha parlato di Coderdojo, la rete globale di associazioni di programmazione per i giovani: in pratica una iniziativa mondiale di gruppi di volontari che introducono i piccoli amici nel mondo dei computer.

Siamo abituati a riferirci ai nostri giovani come “digital native” perché già da piccoli sono capaci di usare telefonini, minicomputer e simili ed “usare” è la parola giusta per definire il modo di approcciasi ai nuovi dispositivi. Coderdojo è una iniziativa mondiale per far capire ai giovani come si costruiscono i programmi che loro usano con tanta scioltezza.

Ho due nipotini di 8 ed 11 anni forti “consumatori” di smartphone e tablet: Coderdojo mi è sembrata una buona occasione da sfruttare.

Prima di fornire maggiori informazioni sulla possibilità di far partecipare i vostri nipoti ad eventi, penso sia giusta una digressione …culturale.

Nel mondo moderno l’informatica come strumento ha invaso la nostra vita attraverso mille applicazioni delle quali in molti casi non ci accorgiamo. Oggetto dell’informatica è, semplificando molto, la programmazione per mezzo della quale si fa in modo che degli oggetti inanimati eseguano sequenze di operazioni che possono variare, quasi in modo intelligente, quando cambiano di condizioni esterne. Voglio fare un esempio molto semplice. Pensate di collegare la tenda da sole di un vostro terrazzo ad un motorino capace di aprirla e chiuderla; collegate il motorino,  un termometro ed un sensore di umidità ad un micro computer che costa pochi euro. Ora programmate il micro computer in modo che comandi l’apertura e la chiusura della tenda in funzione del variare della temperatura e dell’umidità. A questo punto potete tranquillamente andare a spasso anche se minaccia pioggia perchè il sistema “intelligente” opererà per voi.

Pensiero computazionale e  problem solving sono quindi “risolvere problemi, progettare sistemi, comprendere il comportamento umano basandosi sui concetti fondamentali dell’informatica”. In sostanza, pensare come un informatico quando si affronta un problema.” come racconta MICHAEL LODI  nella sua tesi di Laurea in Didattica dell’Informatica “IMPARARE IL PENSIERO COMPUTAZIONALE, IMPARARE A PROGRAMMARE” 

Le più moderne teorie didattiche propongono l’introduzione di insegnamenti per l’apprendimento del pensiero computazionale e del problem solving.

Fine della teoria e torniamo alla iniziativa CODERDOJO il cui scopo, in termini semplificati e riduttivi, è di introdurre la conoscenza della Coderdojoprogrammazione attraverso il gioco.

La mia esperienza o meglio quella dei miei nipotini  è stata ampiamente positiva e divertente. Infatti, appena possono, continuano a pensare nuove storie da programmare con lo strumento che hanno appreso a controllare durante le poche ore di durata dell’evento ed hanno subito chiesto quando ci sarà una nuova occasione per partecipare, apprendere nuove tecniche in questa divertente scuola.

L’Associazione Coderdojo opera in tutto il mondo attraverso le associazioni nazionali. che organizzano per i piccoli amici delle occasioni di gioco con il PC e con programmi che permettono di costruire piccoli filmini con cartoni animati.

Le sedi della associazione in Italia sono una trentina ed a loro ci si può rivolgere per conoscere le iniziative locali.

Commento finale. I ragazzi oggi sono pratici di computer, si potrebbe dire, a livello WEB 1.0, cioè usano cose fatte da altri; con questa nuova esperienza cominciano a diventare WEB 2.0, cioè ad essere membri attivi del WEB, cioè del mondo che ci circonda nel quale la realtà vera e la realtà virtuale sono sempre più mescolate.

 

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