I giorni più felici (e tristi) del 2012 per gli italiani su Twitter

Il 2012 non è stato un anno particolarmente felice per gli italiani, ma neanche così terribile. Lo spaccato emerge dall’analisi della felicità misurata su Twitter nell’anno passato di Voices from the Blogs. Il tasso di allegria del 2012 si è attestato al 45,6%, mentre il 54,% dei messaggi è stato accompagnato da tristezza e/o rabbia. Il giorno più felice? Il 16 maggio, quando scoppiava lo scandalo sulle paghette di Umberto Bossi e si celebrava la giornata contro l’ omofobia. Il più triste, invece, è stato il 23 luglio: lo spread toccava i 516 punti. La stagione accolta con maggiore felicità è stata la primavera, con il 53,2% di cinguettii euforici, contrapposta all’ autunno (solo al 36,9%). Per gli italiani attivi su Twitter i giorni preferiti della settimana sono il martedì e il sabato. L’umore è nero, invece, di lunedì e mercoledì. I tweet esaminati nel corso dell’anno appena concluso sono stati oltre 43 milioni, 110 le province italiane coinvolte.

Guardando i 14 giorni in cui la gioia l’ha fatta da padrona e i tweet sorridenti hanno superato la media, ci si imbatte in qualche sorpresa. Il giorno più felice del 2012 è stato il 16 maggio, con il 70,2% di tweet positivi. A questa data corrispondono due eventi. Il più celebre è lo scandalo delle paghette concesse da Umberto Bossi ai figli Renzo e Riccardo: il leader dimissionario della Lega Nord veniva accusato di elargire 5mila euro al mese ai due figli, a spese del partito. Lo stesso giorno si celebrava la Giornata mondiale contro l’omofobia. L’ironia sulle questioni politiche di casa nostra l’ha fatta da padrone anche il 20 aprile, quando Silvio Berlusconi ha definito ” gare di burlesque” gli spettacoli che avevano luogo ad Arcore. Rimanendo in politica, Mario Monti può festeggiare un picco del 64,5% dei tweet contenti nel giorno dell’annuncio della sua salita in campo: a condizionare l’atmosfera in quelle ore è, a dire il vero, stata soprattutto la sopravvivenza del pianeta alla profezia della doppia “ M”, marketing e Maya. Anche quando accaduto Oltreoceano ha suscitato reazioni positive, con l’ elezione di Obama al 63% – il 6 novembre – e il suo sostegno manifestato via Twitter alle unioni omosessuali – 10 maggio – al 66,5%. La situazione economica condiziona inevitabilmente la situazione: il 28 luglio, il sostegno manifestato dal terzetto Angela MerkelFrancois Hollande Mario Draghi alla zona euro è coinciso con un ottimismo pari al 69,7%, iniziavano anche spostamenti estivi e Olimpiadi di Londra, e il 23 dello stesso mese lo spread a 516 e i primi accenni di tagli dell’esecutivo nostrano hanno causato un crollo al 21,9%. Era il giorno più triste del 2012.

Tornando a quelli più felici, il pallone fa come da tradizione la sua parte con la sofferta qualificazione ai quarti di Euro 2012 dell’Italia contro l’Irlanda, una giornata da 65,7% dei tweet gioiosi; la rovesciata di Zlatan Ibraimovich nel corso di Svezia-Inghilterra, 64,5% il tasso di allegria il giorno dopo l’impresa; e gli addii di Alessandro Del Piero e Gennaro Gattuso64,6% e sentimenti positivi (e nostaligici) da dividersi con la festa della mamma. I ricercatori sottolineano inoltre come le reti di Mario Balotelli durante la competizione comunitaria siano state accompagnate da ulteriori picchi rilevanti. La vicenda di Rossella Urru è stata seguita con particolare attenzione: 67,7% dei messaggi felici il giorno dopo la sua liberazione, era il 18 luglio e veniva nominata anche Marissa Mayer a capo di Yahoo!, e 62,6% il 3 marzo, quando sono arrivate le prima voci confortanti sul destino della sarda rapita in ottobre. E ancora, si è cinguettato allegramente il 19 agosto, prima del discorso di Julian Assange dall’ambasciata dell’Ecuador; il 14 aprile, mentre Roberto Benigni e Woody Allen tenevano banco nella Capitale; e il 6 luglio, all’indomani della scoperta del bosone di Higgs, a conclusione degli esami di maturità e in occasione della conferma delle condanne per il G8.

Oltre al già citato picco dello spread, i giorni meno allegri si devono alla strage nella scuola di Newtown, tasso di felicità al 27,5%, e alla bocciatura della legge elettorale ( 27,9%). Era, nel secondo caso, il 5 dicembre e Silvio Berlusconi si diceva pronto a scendere nuovamente in campo. L’ex premier si è fatto sentire anche il 14 dicembre, trascinando l’allegria al 29,4% con le dichiarazioni contrastanti su Mario Monti, e il 20 e il 28 ottobre, udienza del processo Ruby (30,2%) e primi dissapori con l’esecutivo tecnico (30,8%). Il 7 dicembre, quando il Pdl ha negato la fiducia a Monti (le Filippine hanno fatto i conti con il tifone Bopha e si è uccisa l’infermiera protagonista dello scherzo radiofonico sulla gravidanza di Kate Middleton) non si è andati oltre il 28,9%. Si è borbottato anche nei giorni degli scandali dei rimborsi di Lazio, Piemonte ed Emilia, delle dimissioni del capo della Cia David Petraeus, dell’incidente accaduto al manifestante No Tav Luca Abbà e dell’assunzione di sostanze illecite da parte di Alex Schwarzer. A condizionare maggiormente, in negativo, l’umore nel corso dell’anno di quasi un terzo degli internauti italiani sono stati inoltre il terremoto dell’Emilia e l‘attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. L’ Emilia-Romagna si distingue tuttavia come zona più felice del Belpaese, 51% dei tweet allegri. Quando speranza e ottimismo nulla hanno a che fare con l’altalena dell’attualità.

Fonte: http://daily.wired.it

redazione grey-panthers:
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