Ecco l’elenco delle compagnie aeree soggette a divieto operativo

La Commissione europea ha adottato il 22° aggiornamento dell’elenco europeo delle compagnie aeree soggette a un divieto operativo o ad altre restrizioni operative all’interno dell’Unione europea, meglio noto come “elenco per la sicurezza aerea dell’UE“. Sulla base di informazioni sulla sicurezza provenienti da diverse fonti e di audizioni con le autorità dell’aviazione nepalesi e con una serie di vettori nepalesi, la Commissione ha deciso di inserire tutti i vettori aerei del Nepal nell’elenco per la sicurezza aerea dell’UE.

Il nuovo elenco, che sostituisce e aggiorna il precedente, adottato nel luglio 2013, è consultabile sul sito web della Commissione.

A seguito del divieto i vettori nepalesi non potranno operare voli verso l’Unione europea o all’interno della stessa. Inoltre le agenzie di viaggio e i tour operator europei dovranno informare i viaggiatori europei del loro diritto a ottenere un rimborso qualora decidano di non utilizzare un biglietto aereo acquistato presso un vettore nepalese nell’ambito di un viaggio in Nepal.

Consultazioni si sono tenute anche con le autorità dell’aviazione civile della Libia. Il comitato per la sicurezza aerea dell’Unione europea, pur avendo constatato i continui progressi in questo ambito, ha concordato con le autorità libiche dell’aviazione civile la necessità di mantenere le restrizioni adottate su base volontaria, in virtù delle quali tutti i vettori aerei titolari di licenza rilasciata in Libia non operano voli a destinazione dell’Unione europea. La Commissione e il comitato per la sicurezza aerea dell’Unione europea continueranno a vigilare sull’applicazione di tali restrizioni.

Ulteriori aggiornamenti tecnici apportati all’elenco per la sicurezza aerea dell’Unione europea sono dovuti all’eliminazione di alcune compagnie aeree che hanno cessato di esistere e all’aggiunta di altre create di recente in una serie di paesi soggetti a divieto operativo: Kirghizistan, Kazakistan, Indonesia e Mozambico.

La decisione adottata dalla Commissione si basa sul parere unanime del comitato per la sicurezza aerea dell’Unione europea riunitosi dal 19 al 21 novembre 2013. Tale comitato è costituito da esperti della sicurezza dell’aviazione della Commissione, di ciascuno dei 28 Stati membri dell’Unione, della Norvegia, dell’Islanda, della Svizzera e dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA). La decisione della Commissione ha ricevuto inoltre l’avallo del Parlamento europeo e del Consiglio dei Ministri.

redazione grey-panthers:
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