Salutisti? Obiettivo ancora lontano

Pubblicato il 8 Dicembre 2016 in , da redazione grey-panthers

Salutisti, certo, ma solo a parole. Mantenere una buona salute, stando ai dati di un’analisi condotta da GfK Eurisko su un campione di 12.000 persone, è una priorità per il 61% degli Italiani. Solo che quando si tratta di mettere in pratica i buoni propositi, i nostri connazionali fanno davvero fatica: basti pensare che solo il 57% dedica la giusta attenzione alla propria alimentazione, prevedendo pasti equilibrati, e mangiando senza fretta. Peggio: solo una persona su tre consuma frutta e verdura ogni giorno regolarmente.

Le più virtuose, da questo punto di vista, sono le mamme, a pari merito con i liberi professionisti: nonostante il poco tempo a disposizione riescono a mantenere un regime alimentare equilibrato in misura maggiore rispetto alle altre categorie di persone. La maglia nera va, invece, a giovani e giovanissimi: i ragazzi tra i 14 e 24 anni consumano spesso nell’arco della settimana cibi pronti da mangiare, come pizza (lo fa il 71% di loro), salumi e affettati (80%), e si concedono regolarmente dolci (71%), con una percentuale che supera di gran lunga la media nazionale.

Al contrario i consumi giornalieri di frutta e verdura, raggiungono appena il 38% per la frutta e il 29% della verdura – contro il 58% e il 42% della media italiana. Tradotto significa che 6 ragazzi su dieci non mangiano frutta tutti i giorni, e ben sette su dieci non introducono nella dieta quotidiana nemmeno un ortaggio o un piatto di insalata. E se i giovani hanno un regime da bollino rosso, operai e commessi non hanno di che vantarsi. Anche loro prediligono consumo di cibi calorici, con un alto apporto di carboidrati e grassi e una minore assunzione di frutta e verdura.

La scarsità di tempo emerge come una delle cause sottostanti a tendenze alimentari scorrette e riguarda soprattutto categorie professionali soggette a particolari orari di lavoro o a tempi stressanti; nonostante la mancanza di tempo riguardi anche loro, le mamme si sforzano tuttavia di essere virtuose. Non mancano comunque pasti rapidi e concessioni a golosità e dolci,  presenti nell’alimentazione almeno una volta a settimana”.