Primo Focus Group con gli amici Grey Panthers per il progetto Nestore

Pubblicato il 20 Settembre 2019 in Technology

Lunedì 16 settembre Fondazione Politecnico di Milano ha aperto le porte a 10 Grey Panthers invitati a partecipare al primo di un ciclo di focus group nell’ambito del progetto Europeo NESTORE ( Novel Empowering Solutions and Technologies for Older people to Retain Everyday life activities) che mira a sviluppare – sfruttando le potenzialità delle ultime tecnologie digitali – un coach virtuale che accompagni, in maniera personalizzata e non invasiva, ogni cittadino europeo over65 nel suo cammino verso un invecchiamento sano.

Durante la mattinata di lavoro, organizzata dal Politecnico di Milano (partner del progetto) in collaborazione con gli amici di Grey Panthers, i partecipanti sono stati chiamati a condividere la loro opinione su temi di healthy ageing e prevenzione primaria e sul ruolo che il digitale potrebbe assumere in questi percorsi.

Inoltre, è stata data loro la possibilità di scoprire in anteprima l’aspetto e le sfaccettature del sistema di virtual coaching NESTORE prima dell’inizio della sperimentazione vera e propria che partirà a metà ottobre e coinvolgerà complessivamente 60 cittadini provenienti da Italia, Spagna e Olanda.

I partecipanti, immedesimandosi in un potenziale cliente, hanno immaginato e costruito, insieme ai ricercatori del Politecnico di Milano, il loro percorso ideale dalla fase di consapevolezza e valutazione del sistema a quella di acquisto e di utilizzo.

Tra le domande a cui hanno risposto: dove immaginate di poter trovare NESTORE, con chi ne parlereste, come lo acquistereste, tramite quali canali.

Gli interventi e le esperienze condivise verranno utilizzati dal team di ricerca come mattoncini con cui progettare e costruire un processo integrato di modello di servizio potenzialmente adottabile per portare il sistema NESTORE sul mercato e nelle case di tutti noi.


Alcune delle considerazioni raccolte:

“Ringrazio molto per l’opportunità che mi è stata data di partecipare all’incontro N.E.S.T.O.R.E e sono interessata a ricevere i materiali che ne sono risultati.
E’ molto importante che si sviluppino questi sistemi integrati perché al momento attuale siamo bombardati di informazioni e tecnologia che ci possiedono non sempre fornendoci un buon servizio.
Una delle caratteristiche che mi è sembrata particolarmente  interessante e utile è quello della possibilità di ampliamento e di adattamento del sistema alle esigenze della persona o di gruppi di persone.
E’ sempre più difficile infatti aggiornarsi e spesso la complessità di farlo ci induce a lasciar perdere. Nello stesso tempo mi è sembrato che, se io dovessi affrontare ora la scelta di adottare Nestore nel mio quotidiano, potrei venir presa da un certo sbandamento. Lo dico perché, oltre una certa età…diciamo 70/75 anni, anche se si è in buona salute, gli anni che vengono vanno vissuti ogni giorno nella consapevolezza che ci vuole molta buona volontà e adattamento alla realtà, ma certo se ci si arriva già avendo Nestore nella vita d’ogni giorno, da qualche tempo, sicuramente la sua gestione sarebbe acquisita e di conseguenza, padroneggiata con soddisfazione. A questo proposito, cioè di diverse fasce di età, non ho capito bene se potrebbero essercene versioni anche semplificate e quindi proponibili a vari livelli, questo sarebbe interessante.

Ma tornando ai 60/65enni, sono sicura vorranno e sapranno prenderlo in considerazione nella misura in cui, come si è detto, questo Coach verrà introdotto attraverso i canali giusti (di cui abbiamo parlato) supportato da una pubblicità alternativa e che non prometta miracoli e al prezzo giusto.
Punterei anche sul fatto che il progetto è europeo, perché mi sembra che il potersi confrontare con altri Paesi possa dare più risultati positivi.

Sono certa che a questo punto dell’iter siate già in possesso di molto materiale e che quanto si dica non farà che confermare la bontà di tale  Progetto e la sua fattibilità e sarò felice di vedere la sua nascita spero al più presto possibile.”



“Credo che rispetto alla concorrenza N.E.S.T.O.R.E. abbia a tutt’oggi dei vantaggi:

  • Interattività
  • Capacità di auto-apprendere utilizzando intelligenza artificiale

Questo grazie a un supporto scientifico e a tecnologie adeguate che identifico, non solo nel software, ma anche nella capacità di registrare in tempo reale, mediante appropriati sensori, una serie di parametri vitali che elaborati danno origine a suggerimenti per soggetto che usa N.E.S.T.O.R.E.

Tra i sensori in grado di raccogliere informazioni utili per la gestione di tale soggetto credo sia importante avere informazioni almeno su:

– Glicemia e lattato plasmatici

– Quantità e qualità del Movimento

– Elettroliti plasmatici (Potassio in particolare)

– Saturazione arteriosa dell’O2

– Qualità del sonno

–  Quantità e qualità del cibo con relativo calcolo dei macro-micronutrienti introdotti

Come detto durante il nostro incontro, la versione 1.0 sarà dedicata a individui sani permettendo di sviluppare un prodotto che, opportunamente modificato, potrà, nella versione 2.0, essere dedicato ai pazienti con patologie croniche. Tra queste penso allo scompenso cardiaco, alla bronchite cronica, al diabete. Sottolineo che circa l’80% degli abitanti dei Paesi industrializzati sono affetti oggi da tali patologie e curarne una è sicuramente interessante”.



“Ritengo il progetto NESTORE, che si rivolge a “cittadini” sani”, molto interessante proprio per i sui obiettivi: prevenzione – motivazione.
Tenendo presente che io, non “sana” , sono esclusa dal progetto in toto, sarei però felice di poter usufruire di questo “coach” per alcuni settori tipo

  • interazione sociale
  • benessere fisico e mentale

forse anche nutrizione, visto che non ho gravi limitazioni di cibi, tranne alcol, fritti.
Quindi se fosse possibile calibrarlo ad hoc per me, sarei disponibile ad acquistarlo, anche se sono sincera e forse a lungo termine il mio entusiasmo potrebbe scemare e potrei stancarmi di questo check continuo e poi abbandonarlo.
Certamente il progetto necessiterà di una grande e profonda campagna di comunicazione, visto le sue potenzialità che andranno illustrate e spiegate fin nei minimi particolari, per non tralasciare nessuno dei plus di Nestore”.



“Lo strumento che svolgerà la funzione di coach dovrà avere dimensioni piccole, perché immagino che debba essere sempre a portata di mano e trasportato senza problemi. Grosso modo quanto un cellulare.

–  Penso che lo strumento possa essere utile a una fascia di utenza più ampia di quella indicata. Mi riferisco sia a persone più anziane sia a chi è più giovane ,ma richiede un supporto per non perdere di vista le regole di comportamento alimentare e quant’altro suggerito dal suo coach informatico.

– E’ importante che si crei un buon rapporto tra l’individuo e la macchina. Questo non so spiegarlo meglio perché è un rapporto del tutto nuovo. Voglio dire che l’acquirente non dovrà stancarsi di usarlo né considerarlo una presenza fastidiosa.

– Infine penso che la vendita vada identificata nell’area “benessere” e gestita da chi ha già una distribuzione solida e molto estesa. Penso a canali molto presenti sul territorio che godono dell’apprezzamento del consumatore.”



“Sicuramente l’incontro è stato di estremo interesse e il progetto Nestore ha tutte le caratteristiche per ottenere consenso. anche per la competenza e la serietà degli operatori che lo stanno strutturando
Detto questo, credo che personalmente non lo adotterei per la gestione della mia vita nella terza età. per un motivo fondamentale, che non c’entra nulla con Nestore. La mia indole anarcoide e indisciplinata mi induce a credere che non reggerei più di qualche giorno.
In compenso ritengo che una persona molto più precisa e sensata di me, come per esempio mia moglie, sarebbe contentissima di dotarsi di un simile strumento e di confrontarsi quotidianamente con lui.



Personalmente ribadisco la perplessità in quanto il “coach virtuale” mi è apparso un po’ invasivo  e certamente impegnativo specialmente per coloro che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia virtuale, situazione tipica della mia generazione che solo in età matura si è approcciata alla rivoluzione tecnologica.

Per indurmi ed convincermi all’uso, dovrei venirne a conoscenza da una fonte autorevole, paramedica o da un trainer  che mi seguesse nel wellness o in palestra. Per superare le incertezze all’uso, vorrei essere assistita con un breve corso di formazione. Comunque preferirei avere la possibilità di poter affittare il “coach virtuale” per un periodo dai 3 ai 6 mesi, per poi decidere l’acquisto con maggiore convinzione, nella certezza di utilizzarlo e di seguirne le raccomandazioni.

Un elemento, a mio giudizio, importante è  l’ammontare del costo , che purtroppo non è stato indicato e che dovrebbe essere stabilito al più presto  , di certo prima dell’esito della sperimentazione, prima di portare Nestore sul mercato.



“Il trend culturale attuale è che il cittadino indistinto deve tendere a essere quanto più proattivo e responsabile sia in ambito individuale/personale  sia in ambito sociale.
Aggiungo che quanto appena detto è una delle caratteristiche della Sanità digitale, ovvero una Sanità che si rivolge in primis ai SANI, in quanto si basa sulla cultura della prevenzione, cosa resa possibile e favorita dalle nuove tecnologie.(Ma non solo, in quanto è un forte empowerement anche di chi sano non è più)
Detto quanto sopra, considero l’iniziativa N.E.S.T.O.R.E. essere a pieno diritto nel mainstream del divenire della Sanità digitale e questo già da oggi poichè, a mio modo di vedere, favorisce il lungo periodo di transizione, culturale e organizzativo, che porterà alla suddetta tipologia di Sanità.
Il problema è come fare a superare l’impasse che, se fosse un’automobile, si potrebbe dire: la messa su strada del veicolo….per venderlo ! Il fatto è che N.E.S.T.O.R.E.  è un poli-prototipo.
Rifacendomi a quanto detto da Stewart Brand: “Puoi provare a cambiare la testa della gente, ma stai solo perdendo tempo. Cambia gli strumenti che hanno in mano, e cambierai il mondo.” N.E.S.T.O.R.E., grazie anche alle susseguenti e necessarie release, è uno strumento che potrebbe effettivamente cambiare il mondo.
Per la diffusione, userei una strategia multichannel di messa sul mercato, partendo da AMAZON.


Un Focus Group qualificato e vivace, che ha ottenuto le reazioni attive e interessate dei presenti. Grazie a chi ha partecipato e grazie ai lettori Grey Panthers che si sentono parte attiva nelle iniziative nelle quali la nostra testata è in prima linea. VP


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