Aiuto e assistenza, Sanità e volontariato

Pubblicato il 30 Gennaio 2019 in Ideas
volontarito

Il supporto, la compagnia, l’accudimento dei ricoverati nelle strutture ospedaliere è alla base del servizio dei volontari sanitari. Avo, l’Associazione dei Volontari Ospedalieri, è stata fondata a Milano nel 1975 dal Professor Erminio Longhini, eminente medico decorato nel 2004 con medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica dal Presidente della Repubblica Ciampi: oggi conta circa 240 sedi che operano in oltre settecento tra ospedali e altre strutture di ricovero, diffuse su tutto il territorio nazionale. Offe un servizio volontario, qualificato e gratuito a favore degli ammalati al fine di assicurare una presenza amichevole offrendo loro calore umano, dialogo e aiuto per lottare contro la sofferenza, il disagio, la solitudine e l’isolamento, con esclusione di qualsiasi mansione tecnico-professionale di competenza esclusiva del personale sanitario medico. In egual misura l’ABIO è l’Associazione per il Bambino in Ospedale che dal 1978 è al fianco dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori con 5.000 volontari presenti in oltre 200 reparti di pediatria, riuniti in 66 Associazioni presenti in tutta Italia. Attraverso una formazione continua dei volontari garantisce un servizio qualificato, capace di creare in ospedale ambienti a misura di bambino. Per diventare volontari ABIO è necessario seguire un corso di formazione costituito da un incontro informativo, che ha la funzione di illustrare la storia, l’organizzazione, gli scopi di ABIO, il ruolo del volontario, e da una parte teorica, che approfondisce diverse tematiche legate al servizio ABIO. Segue un periodo di tirocinio della durata di circa 6 mesi, in affiancamento a volontari già attivi. A ciascun volontario è chiesta la disponibilità a garantire un turno fisso di mezza giornata ogni settimana, oltre alla partecipazione alle riunioni di reparto e alla vita dell’Associazione e del gruppo. Per i volontari già in servizio sono previste delle iniziative di formazione permanente, che offrono un aggiornamento su varie tematiche. Per avere maggiori informazioni e diventare volontari Avo e Abio, compilare i form nelle pagine dedicate

 

Vidas offre un servizio di Cure Palliative modulato secondo i bisogni dei diversi nuclei paziente/famiglia nei diversi momenti della loro storia. Livelli assistenziali diversificati (domicilio, degenza, day hospice) consentono di scegliere il luogo più adatto alla cura del malato tenendo conto delle esigenze cliniche e del contesto sociale di ogni singolo paziente. Tra questi il domicilio è il luogo privilegiato dell’assistenza di Cure Palliative, perché garantisce al paziente di continuare a vivere tra i propri ricordi senza che venga privato delle cure continuative e professionali offerte gratuitamente dalle équipe multidisciplinari. Tra le mura domestiche, quando la famiglia dimostra di avere le risorse necessarie per costruire una rete assistenziale di supporto, il paziente può trovare il confort necessario per far fronte alla perdita di autonomia che la malattia impone senza rinunciare ai propri spazi. Il volontario in assistenza quindi è una figura “professionalizzata”: dopo attenta selezione viene rigorosamente formato con corsi di base e di aggiornamento, ricevendo un sostegno psicologico permanente. Il volontario assistenziale collabora con l’équipe di professionisti e supporta il nucleo paziente/famiglia: al malato offre affettuosa compagnia, ascolto partecipe e momenti di distrazione dalla malattia; ai familiari un riferimento e un sostegno anche nei problemi pratici del quotidiano. I volontari sono attivi sia a livello territoriale nell’assistenza a domicilio, sia nell’hospice Casa Vidas – in degenza, day hospice e long day. I principali criteri di valutazione: disponibilità di tempo di almeno mezza giornata per l’assistenza, in orario diurno nei giorni feriali, oltre alla partecipazione alla formazione (di base e permanente) ed esclusione di coloro che operano nel settore socio-sanitario.

I Medici Volontari Italiani offrono assistenza sanitaria alla popolazione marginalizzata italiana e straniera. Si rivolgono a tutte le persone che per qualsiasi motivo sono escluse dalle cure del sistema di assistenza sanitaria nazionale: immigrati, extra-comunitari irregolari, ma anche soggetti regolari italiani e non, che non possono accedere alle cure (senza fissa dimora, alcolisti, Rom, rifugiati politici e richiedenti asilo). Oltre a essere presenti sul territorio nazionale con unità mobili e presidi fissi, hanno costruito e attivato un Centre de Santé materno infantile a Murambi in Rwanda, si sono occupato di un programma di implementazione della pianificazione familiare nel distretto di Rwamagana-Murambi e istituito una missione oculistica presso il dispensario di Ambatondrazaka in Madagascar, in collaborazione con le Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù. L’attività di MVI è in continuo movimento e sempre di più sono i bisognosi e gli emarginati/esclusi che si rivolgono alle nostre cure. Per questo l’associazione dà il benvenuto ai Medici e ai Volontari che vogliono entrare a far parte della squadra. In particolare hanno bisogno di medici e infermieri per il Poliambulatorio e per le Unità esterne: medici generici, pediatri, ginecologi, oculisti. E inoltre di operatori per l’accoglienza, l’amministrazione, i trasporti, la promozione, le attività d’ufficio. Se si vuole diventare volontario, contattare Medici volontari italiani: tel. 02-36755134 o mandare il curriculum a: mvi@medicivolontaritaliani.org

volontariato

A.la.t.ha. è una Cooperativa Sociale che dal 1995 si occupa di rendere più semplice la vita della persona con disabilità fisica e motoria. Nasce dal sogno di un uomo che ha deciso di trasformarsi da imprenditore puro a imprenditore del sociale: Donato Troiano, entrato in contatto per caso con una persona con disabilità e le sue difficoltà quotidiane nel muoversi in autonomia. Grazie alla Cooperativa si è trasformato in qualcosa di grande, in un aiuto per gli altri, un percorso finalizzato all’integrazione e all’autonomia. Il progetto di Alatha è ampio, articolato e si fonda su due temi portanti: il Rispetto e la Normalità. La normalità che deve essere garantita a tutti poiché non è possibile pensare ad una quotidianità in cui la persona disabile non abbia i mezzi e gli strumenti per recarsi al lavoro, all’Università, dal dentista o semplicemente al cinema. Il rispetto verso gli aspetti della vita di tutti i giorni, che ognuno deve poter affrontare con serenità ed è per queste ragioni che la Cooperativa va in contro alle necessità di coloro che ne hanno più bisogno. Basta una telefonata per avere la possibilità di andare dove e quando si vuole, con la certezza di un servizio sempre all’altezza, realizzato da esperti nel settore in grado di gestire ogni richiesta o situazione.

Chi non deve affrontare quotidianamente le limitazioni imposte dai propri problemi motori e fisici, riesce ad organizzarsi senza problemi, con rapidità ed efficacia.Una persona con disabilità invece deve fare i conti con il trasporto, la necessità di assistenza per entrare in una sala cinematografica o in una pizzeria o anche per poter usare il bagno. La Cooperativa A.la.t.ha. cerca volontari disponibili a dedicare un po’ del proprio tempo libero al tempo libero delle persone con disabilità, offrendo loro un accompagnamento laddove necessario. All’interno della cooperativa tanti sono i volontari che con il loro prezioso e insostituibile aiuto collaborano per portare avanti e sostenere gli ambiziosi progetti diretti alle persone in difficoltà. Il Volontario è una quindi una risorsa preziosa e insostituibile. Per diventare Volontario A.la.t.ha. non occorre essere professionisti del sociale, chiediamo entusiasmo e motivazione, voglia di mettersi in gioco e desiderio di far parte del team. Poche ore al mese o alla settimana sono sufficienti. Le attività proposte ai volontari sono diverse e variano a seconda delle disponibilità, del contesto e delle attitudini delle persone: supporto alle attività presso gli uffici della sede; supporto alla comunità alloggio per i momenti di ricreativi le attività quotidiane del singolo o del gruppo; supporto al trasporto degli ospiti della comunità alloggio e attività promozionali.

 

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