FILM IN DVD: “Non essere cattivo”, di Claudio Caligari

Pubblicato il 4 Maggio 2016 in

Non essere cattivo

regia Claudio Caligari sceneggiatura Claudio Caligari, Francesca Serafini, Giordano Meacci cast Luca Marinelli (Cesare) Alessandro Borghi (Vittorio) Silvia D’Amico (Viviana) Roberta Mattei (Linda) Valentino Campitelli (Grasso) Alessandro Bernardini (Brutto) Elisabetta De Vito (madre di Cesare) Luciano Miele (Mario) genere drammatico durata 100′

Litorale romano, Lido di Ostia o giù di lì. Il posto dove 40 anni fa venne ucciso un poeta: Pier Paolo Pasolini. In questo luogo di degrado, spacciatori, cocainomani, vitelloni senza arte né parte, prostitute e trans vivono porta a porta amandosi alla follia e odiandosi cordialmente come solo nei ghetti di oggi, tra giornate senza scopo e notti brave all’inseguimento di irraggiungibili chimere. Siamo tra i “ragazzi di vita”, ma anche tra le pagine di un romanzo di Walter Siti che di Pasolini è uno dei maggiori esegeti. Con questa sostanziale differenza, però, che Caligari (morto l’anno scorso a 67 anni con molti documentari e tre soli film a soggetto realizzati) crede nella catarsi. Pasolini no. A parte i dieci minuti finali con lacrimuccia incorporata che ci (e si) poteva evitare, su tutta la storia di questi perdenti predestinati aleggia un’aria di redenzione del tutto assente nelle opere (romanzi e film) pasoliniane. Redenzione postuma persino per il predestinato alla morte, anche se altre nubi si addensano sul capo delle nuove leve. E l’ambiguità del pur apprezzabile lavoro di Caligari sta tutta qui: nel non prendere le distanze dalla materia narrata, nel voler trovare a tutti i costi una “morale” in esistenze perdute che di morale non ne hanno. E non si parla di senso etico. Le parti più efficaci del film sono infatti proprio quelle in cui i personaggi vengono lasciati a ruota libera nella loro immersione verso il nulla, nel loro sprofondare tra gli abissi del degrado. Perché non c’è salvezza a questo mondo, come purtroppo le cronache anche recentissime stanno a dimostrare. E questo Pasolini l’aveva già capito quarant’anni fa. Per quanto riguarda gli attori, Marinelli è efficace e credibile nella parte del vilain e ruba regolarmente la scena al ben più impacciato e legnoso Borghi. Nella norma gli altri comprimari.

 

Allora perché vederlo?

Per capire meglio alcune notizie di cronaca nera di Tv e giornali.

ama
 Non Essere Cattivo

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