Freschi giardini fioriti, nella quiete della Laguna veneta

Pubblicato il 9 Giugno 2017 in

Lunga la strada che costeggia la laguna veneta da Cavallino Treporti (Ve) a Punta Sabbioni, in un punto protetto dal traffico e dai rumori,  in una situazione ambientale e urbanistica, quindi, assolutamente perfetta, si trova la Residenza Ca’ Vio, piccola struttura di soli 50 posti letto, riservata a pazienti non autosufficienti.

L’edificio si trova a circa m 500 dal centro di Cavallino Treporti, in  località Ca’ Vio, lungo la via Battaglione San Marco, trasversale della Via Fausta, arteria principale che attraversa da Est a Ovest tutto il Comune. La strada è servita dal trasporto pubblico (bus) con la fermata a circa 200 m dalla struttura, che collega il litorale veneziano sia su strada sia attraverso i collegamenti marittimi con Venezia città.

cavallino_laguna3

La struttura, 680 mq di superficie coperta, è articolata su 4 piani. Dispone di un locale ambulatorio/coordinamento, cucine e bagni assistiti al piano, soggiorno, sale da pranzo e ambienti comuni, tra i quali due sale multifunzionali attrezzate per i momenti di aggregazione, nelle quali si festeggiano anche i compleanni!

  • Favorire il benessere psico-fisico delle persone anziane;
  • Mantenere e/o migliorare le capacità funzionali, le facoltà cognitive e le competenze socio- relazionali, attraverso operazioni di stimolazione delle stesse;
  • Favorire un processo di ri-motivazione e un aumento graduale dell’autostima della persona. Questi alcuni degli interventi di recupero che vengono realizzati nella struttura, dove possono, quindi, trovare cura e sostegno i pazienti, ma anche i parenti in momenti di crisi. Il sostegno psicologico offerto tra i servizi è rivolto, infatti:
  • agli ospiti, attraverso colloqui individuali o di gruppo, valutazioni cognitive e riabilitazione cognitiva mediante attività individuali e di gruppo;
  • ai familiari per elaborare le problematiche legate all’inserimento del proprio caro in Struttura e garantire uno spazio di ascolto durante la sua permanenza;
  • al personale interno per  supervisione e formazione.

All’educatore/animatore presente nella struttura spetta il compito di progettare, programmare, implementare, gestire, verificare e condividere con l’Equipe riabilitativa le attività educative e di animazione. Ognuna di queste attività professionali, per avere la massima efficacia, devono prevedere l’empatia e l’autenticità dei comportamenti, così come la capacità di adottare nei confronti dell’ospite modalità relazionali percepibili da quest’ultimo come accoglienti, rassicuranti, coinvolgenti, supportive e comprensive.

 

Screenshot 2017-06-09 19.44.39

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.