La vita di Condominio si anima tra sicurezza e maggior condivisione

Pubblicato il 21 Dicembre 2017 in

Si sente spesso dire che la vita nelle grandi città, ognuno chiuso nel proprio appartamento, è fonte di solitudine, emarginazione ed esclusione sociale. La storia di Eleonora e Maria ci può far cambiare prospettiva.
Le due signore vivono in un grande condomino della periferia est della città: un palazzo fatto di tante scale diverse, dove ci si conosce poco e ci si incontra con difficoltà. Eleonora vive lì da sempre: non si è mai sposata, quella era la casa dei suoi genitori e ora è rimasta a lei. Maria, invece, si è trasferita da qualche anno: dopo essere rimasta vedova ha venduto la casa dove ha cresciuto i due figli, che ora vivono lontano, e ha acquistato un appartamento più piccolo nel grande palazzo.

senior-celll-phone-200x140Un po’ ha sofferto di questo trasloco, ma dopo i primi tempi di smarrimento, ha notato che le sue finestre si affacciavano proprio sulla casa di una sua coetanea che appariva simpatica e socievole. Prima un timido saluto, poi quattro chiacchiere sul balcone mentre si stendono i panni e un incontro casuale nell’androne. Maria ed Eleonora si trovano subito bene l’una con l’altra e iniziano a frequentarsi: un caffè, quattro passi nel quartiere, l’appuntamento settimanale per andare al mercato.

Eleonora frequenta da tempo il Centro per anziani della Parrocchia e Maria inizia a farle compagnia anche qui. Proprio durate uno di questi pomeriggi partecipano a un incontro dove viene descritto il progetto “Cittadini più coinvolti…”: si incuriosiscono, chiedono maggiori informazioni e capiscono che per entrambe più essere fonte di maggire sicurezza e tranquillità. In breve tempo, aiutate dai volontari di Zona, portano a termine le pratiche: ora hanno la Busta rossa appesa in casa e la Cis sempre in borsetta.

E proprio quando pensi che questi strumento non ti serviranno mai, accade qualcosa. Eleonora una mattina non si sente bene, ha la forza di chiamare un’ambulanza e l’amica: all’arrivo dei soccorsi, Maria fa notare la Busta completa di referto medico aggiornato e terapia farmacologica. I paramedici apprendono così che la paziente, cardiopatica, è allergica ad alcuni farmaci. Eleonora passa qualche giorno in ospedale, sempre accudita dall’amica e ritorna a casa con un aggiustamento terapeutico e qualche controllo da fare.

Dopo questo piccolo incidente Maria ed Eleonora sono sempre più convinte delle bontà e dell’efficacia dell’iniziativa e ne diventano dei veri e propri sponsor, non solo al Centro anziani, ma in particolare nel loro condominio. Hanno capito infatti che, se più persone vicine di casa aderiscono, si può costituire una vera e propria rete di aiuto tra persone che abitano a pochi passi e fare così in modo di arrivare rapidamente in caso di bisogno. Ora la locandina del Progetto fa bella mostra di sé nella bacheca del palazzo e il custode sta raccogliendo le adesioni di altri condomini.

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