Nel cuore di Napoli, in mostra, “Le mille luci di New York”

Pubblicato il 15 Settembre 2017 in Outdoor Mostre
Andy Warhol
(Pittsburgh, 1928 – New York, 1987)
Vesuvius (nero),1985
serigrafia a colori su cartone, 78 x 97,5 cm
Collezione Intesa Sanpaolo
© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2017

Si intitola  “Le mille luci di New York. Basquiat, Clemente, Haring, Schnabel, Warhol” la mostra che Intesa Sanpaolo ha aperto il 15 settembre scorso presso le Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale della Banca, a Napoli.

Cinque grandi straordinari artisti, insieme, per rileggere il decennio degli anni ’80 partendo dai suoi principali protagonisti, con due vincoli fondamentali: la pittura e New York. La scelta di Palazzo Zevallos Stigliano per l’allestimento di questa mostra è efficacemente simbolica:  negli stessi anni ’80 Napoli si si è dimostrata, infatti, grazie all’attività di gallerie come Lucio Amelio, Lia Rumma, Morra e Trisorio, città italiana artisticamente molto stimolante e dal taglio internazionale, “ponte” artistico tra l’Italia e la Big Apple, in grado di creare le condizioni per il contatto di questi cinque straordinari artisti.

La mostra, curata da Luca Beatrice, presenta una selezione di opere dei cinque grandi artisti, provenienti da collezioni private, quindi raramente disponibili al pubblico, e da istituzioni come il Museo Madre di Napoli, oltre che dalla collezione di Intesa Sanpaolo.

L’esposizione resterà aperta al pubblico fino  al 5 novembre 2017.

Il progetto espositivo Le mille luci di New York – dal titolo del romanzo “Bright Lights, Bright City” pubblicato nel 1984 da Jay McInerney – accende i riflettori sul clima culturale degli anni ’80, che vede la città di New York più splendente che mai, illuminata da neon colorati a suggellare un decennio davvero straordinario, dove cultura ed economia, arte e finanza, vita mondana e divertimento sono tra gli indicatori di un nuovo boom, anche più clamoroso di quello degli anni Sessanta.

“La nuova mostra alle Gallerie d’Italia di Napoli ha come protagonista l’arte degli anni Ottanta, una stagione di straordinaria accelerazione verso il contemporaneo”, afferma Michele Coppola, Responsabile Attività Culturali di Intesa Sanpaolo. “Questa piccola esposizione è un momento significativo per Palazzo Zevallos Stigliano, che per la prima volta, partendo proprio da due opere di Warhol in collezione Intesa Sanpaolo, si apre alla pittura americana del secolo scorso approfondendo il rapporto di alcuni dei suoi protagonisti con la città partenopea. Ciò dimostra la capacità delle Gallerie di rinnovare l’offerta culturale, di ospitare autori contemporanei – come la recente mostra di Marco Petrus – e di affrontare anche temi diversi da quelli della grande tradizione classica.”

Andy Warhol, in un periodo che lo vede nuovamente in grande spolvero creativo all’inizio degli anni ’80, realizza in Italia, in particolare a Napoli dove collabora con il gallerista Lucio Amelio, diverse opere ispirate al territorio campano: la serie Vesuvius, la celebreFate presto, alcuni ritratti di collezionisti.

Come negli anni ’60, l’Italia torna a essere un ponte verso l’America, e New York la metropoli in cui si consuma l’ultima “rivoluzione pittorica”. Se Keith Haring nasce con la Street Art nella metropolitana, si ricordano sue mostre e interventi a Roma, Napoli, Milano, oltre il grande murale di Pisa, dall’altra Jean-Michel Basquiat sintetizza lo straordinario incontro tra il graffitismo e una pittura decisamente più colta, che guarda all’Espressionismo, a Picasso e all’Art Brut. Entrambi morti giovani, Haring e Basquiat rappresentano in pieno la storia rapida e consumata in fretta degli anni ’80.

A New York, nello stesso decennio, si trasferisce il pittore napoletano Francesco Clemente, emerso con il gruppo della Transavanguardia, capace di unire il linguaggio e le immagini dell’Italia del Sud a uno stile decisamente più internazionale che include lo sguardo verso il lontano oriente. Anch’egli rockstar della pittura, Clemente affresca il soffitto del Palladium, discoteca newyorkese di tendenza dell’epoca.

 

Julian Schnabel Fox Farm Painting XI, 1989, olio, gesso, evidenziatore su velluto, 274,3×304,8 cm Collezione Gian Enzo Sperone  © Julian Schnabel by SIAE 2017

Julian Schnabel, infine, nato come pittore di grandi dimensioni, per i musei e le gallerie, immerso in un immaginario ironico e trasversale, a metà degli anni ’90 unisce all’arte il nuovo mestiere di regista di cinema raggiungendo risultati eccellenti, a partire dal suo ritratto generazionale in forma di film dedicato proprio all’amico e collega Basquiat.

Il video dell’inaugurazione, le dichiarazioni, le opere

Dove
Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano
Via Toledo 185
Napoli

Orari
Da martedì a venerdì dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:30)
Sabato e domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19:30)
Lunedì chiuso

Ingresso
Biglietto congiunto valido per la visita alle mostre temporanee e alle collezioni permanenti:
– intero 5€
– ridotto 3€
Gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e ogni prima domenica del mese.
Prenotazione obbligatoria per i gruppi e le scuole.

Ingresso gratuito domenica 17 settembre dalle 10 alle 20.

Informazioni e prenotazioni
Numero verde: 800.454229
Mail: info@palazzozevallos.com

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