Settimana di intoppi per il Governo

Il Corriere: “Rinvio sulla scuola, il caso precari”. “Approvate solo le linee guida. Renzi: tra un settimana il disegno di legge, non salteranno le assunzioni”. “Via libera al piano sulla banda larga”. “L’Antitrust su Raiway: Mediaset chiarisca”.
“Intervista a Beppe Grillo”. “‘Pronto a trattare su Rai e reddito di cittadinanza’”. “Netanyahu negli Usa. Obama: non lo ascolto”.
I”La sentenza. Ora il Brasile vuole espellere Cesare Battisti”. “La tangente al simbolo dell’antiracket”. “Palermo, il capo della Camera di Commercio intasca 100 mila euro. ‘Ne avevo bisogno'”.E poi la notizia del suicidio dell’industriale della chimica Ghisolfi.

La Repubblica: “Scuola, la riforma slitta ancora. Bonus per le private”. “No al decreto. Renzi: i precari non rischiano ma l’Aula si muova”. “Via al piano per l’Internet veloce, nessun diktat a Telecom”.,”il caso”: “La Boschi a De Luca: cambiare la Severino? Decide il Parlamento”. “Sicilia, una supertangente al paladino dell’antiracket”. “Iran, Netanyahu sfida Obama. La Casa Bianca: solo retorica”.
A fondo pagina “il dossier di Gubitosi sugli sprechi Rai. ‘Per seguire il premier più di 60 mila euro'”. E poi: “Il sì del Brasile. Battisti va espulso. L’ex terrorista: farò ricorso”.

La Stampa: “Libia sull’orlo della guerra totale”. “La Stampa ricostruisce le trattative diplomatiche. Solo un mese per la mediazione Onu”. “Negli Usa cresce la spinta per l’interven to militare”. “Troppo tempo per inviare i Caschi Blu, si pensa a una coalizione che includa l’Italia”. A centro pagina una intervista al vicepresidente della Commissione europea Timmermans: “‘Solamente la pace a Tripoli ferma i migranti'”. Ancora a centro pagina: “Scuola, non c’è accordo, slitta la riforma”. “Renzi: ma le assunzioni ci saranno”. “Internet, fibra ultraveloce per almeno la metà degli italiani”. In evidenza anche le dichiarazioni di Sergio Marchionne: “‘Fca pronta ad assumere’. Con il jobs Act altri investitori potrebbero venire nel nostro Paese”. “Ferrari? E’ e resterà sempre italiana”. Da segnalare in alto una intervista alla cantante Madonna: “Tira aria di fascismo qui in Europa”.

Il Sole 24 Ore: “Banda larga, piano da sei miliardi”. “Approvate le linee guida del governo con le risorse per il 2020, per ora niente decreto”. “Il nodo del servizio universale ‘veloce’. ‘Scelte tecnologiche di mercato'”.
Di spalla: “Falso in bilancio senza soglie. Reclusione fino a cinque anni per le società non quotate”. “Emendamento del governo. Il ministro Orlando pronto al confronto”. In alto: “Scuola, slitta la riforma. Non c’è intesa nel governo”.
E accanto: “Battisti sarà espulso: ok dei giudici brasiliani”. A centro pagina: “Ferrari, Borsa e sede estera”. “Marchionne: holding estera agevola listing a Wall Street, ma Maranello pagherà le tasse in Italia”. “L’Ipo potrebbe superare il 10 per cento del capitale, nuova governance”.

Il Giornale: “Falso in bilancio, scuola e Severino rinnegata. Il giorno nero del governo”. “Riforme in retromarcia”. E poi: “Veneto, verso l’accordo Forza Italia-Lega”.
Il titolo più grande: “Italia sotto assedio. Sbarchi da record, è invasione”. “Nei primi due mesi dell’anno + 43 per cento. Esplode l’emergenza immigrati ma nessuno fa nulla”. E poi: “‘Rom feccia della società’. E la sinistra applaude”. Si parla della trasmissione Piazzapulita. Altro articolo: “Muore in diretta il buonismo dei radical chic”. A centro pagina, con foto: “Il Brasile si libera di Battisti: ‘un criminale da cacciare'”. E poi: “L’anticorruzione in mano ai ladri. L’eroe siciliano antimafia preso mentre intasca una tangente. ‘Sono in difficoltà”. A fondo pagina: “Occhio, anche la Ferrari sgomma via dall’Italia”.

Il Fatto quotidiano: “Con Renzi si vola (come con B)”. “Il premier, con seimila ore di voli di Stato all’anno (costo 80 milioni di euro) triplica il dato di Letta (1800 ore) e sfiora il record dell’ex Cav (7000 ore). Indagini su chi ha svelato l’ultima trasferta in elicottero”.
A centro pagina: “I ragazzini smascherano i cecchini anti Di Matteo”. Si parla delle indagini sul “piano per uccidere il magistrato”, e degli identikit disegnati dai giovani frequentatori del circolo tennis frequentato dal magistrato.
Sul Veneto, “Tosi pronto alla secessione. Da Salvini e Zaia”. Sulla scuola il quotidiano parla di “Renzi contro Giannini”.

Governo

Su La Repubblica Stefano Folli si sofferma sul “passo lento del rottamatore nella settimana degli intoppi”, dove si legge che “si vorrebbe credere” che lo stop al decreto sulla scuola sia figlia dei consigli di Mattarella, ma “pare non trattarsi di saggezza” bensì di “altri problemi”, a partire dalla copertura finanziaria. Insomma: l’abbandono dello strumento del decreto fa pensare a “gravi intoppi” per il governo, per cui sembra – come nella Prima Repubblica – che si sia approvata solo la “copertina” del provvedimento, per lasciare al Parlamento il compito di riempirlo di contenuti. E sembra che “qualcosa di simile” sia avvenuto anche sul tema banda larga, con grandi annunci, attese, e poi “solo una copertina”. Secondo Folli per il governo che ha cominciato “così male” la settimana “un momento di meditazione è opportuno”.

Tosi, Veneto

La Repubblica: “Tosi da Alfano, divorzio vicino con la Lega”. “Dal Carroccio nuovo ultimatum al sindaco di Verona che incontra al Viminale il leader del Nuovo centrodestra”. “Maroni: se Flavio esce firma la sua fine politica”.
Sul Corriere: “E ora il ribelle tratta con Alfano. Ncd: siamo interessati”. “Per Quagliariello la scelta di Tosi è un ‘fatto politico’. Siamo tra i due Matteo”. Un altro articolo del quotidiano spiega che ieri il senatore leghista Calderoli, “nella sua veste di responsabile organizzativo della Lega”, ha inviato una lettera a tutte le sezioni del partito per dare conto delle decisioni prese nei giorni scorsi sulla incompatibilità per Tosi tra la Lega e la sua Fondazione. “Calderoli scrive ai leghisti: ‘O con noi o con Tosi'”.
Su La Stampa da segnalare una intervista a Giorgia Meloni (“Amici leghisti, vengo a Venezia per aiutarvi a fare la pace”). La leader di Fratelli d’Italia ricorda che “Tosi è un amico”, dice che quella di Salvini le sembra più che altro una “operazione comunicativa”, perché “se andiamo a vedere” Ncd e Lega governano insieme anche in Veneto, e “credo sia più che altro un problema di Ncd, che dà un messagio schizofrenico”. Domanda: se Tosi strappa e si candida contro Zaia? “Non credo che accadrà”, risponde la Meloni.
Per Il Giornale sarebbe stata quasi trovata la “quadra”, perché ieri sarebbero arrivate “buone notizie” dagli “ambasciatori azzurri incaricati di chiudere la partita alleanze in vista delle prossime amministrative. La certezza ancora non c’è ma tra i forzisti si spera di chiudere l’accordo con Lega e Ncd: Forza Italia potrebbe convergere su Zaia in Veneto senza che Alfano, per ritorsione al veto leghista, molli l’azzurro Caldoro in Campania. Ci si sta lavorando senza sosta ma questo, alla fine, potrebbe essere l’epilogo del risiko Regionali. Molto dipende da cosa farà il sindaco di Verona Tosi, messo all’angolo nel suo partito e quindi tentato dalla corsa solitaria. Se decidesse in questo senso a mettere la pettorina tosiana, almeno al primo turno, ci sarebbero senza dubbio anche i centristi alfaniani. Ma tutto dipende dalle scelte che farà a breve il leader della Liga Veneta”.

redazione grey-panthers:
Related Post