Viaggio in Yunnan, il Paese a Sud delle nuvole, nella Cina segreta

Pubblicato il 2 Gennaio 2017 in , da redazione grey-panthers

Indubbiamente una delle destinazioni più affascinanti della Cina, lo Yunnan è caratterizzato da un’estrema ricchezza paesaggistica e da una notevole varietà etnica. Questa provincia è celebre per il clima mite di cui gode tutto l’anno: il suo nome infatti significa “a sud delle nuvole” e il capoluogo, Kunming, è soprannominato “città dell’eterna primavera”.

Dalla città vecchia di Lijiang (UNESCO), un suggestivo dedalo di vicoletti, canali e ponti, nonché il centro principale dei naxi, una minoranza etnica di origine tibeto-birmana, all’antica Shaxi, luogo di incontro e di scambi fra le carovaniere cinesi che trasportavano il tè e la seta e quelle tibetane che vendevano i cavalli.

Dalle grotte del Monte Shibao, con pregevoli sculture rupestri della cultura bai, alla Foresta di Pietra di Shilin (UNESCO), un imponente insieme di pinnacoli di pietra calcarea erosi e modellati in forme fantasiose. Dalle risaie terrazzate che scolpiscono le montagne nei dintorni di Yuanyuang, uno degli scenari più spettacolari della Cina, al villaggio di etnia hani di Qingkou, caratterizzato dalle tipiche case a fungo… Nonostante il rapido sviluppo economico e sociale della Cina, in Yunnan sono ancora molte le aree che conservano identità locali ben radicate.

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2016-2017

1° giorno / Italia – Chengdu

Partenza da Milano con voli di linea, via scalo intermedio, per Chengdu. Cena e pernottamento a bordo.

2° giorno / Chengdu – Lijiang

Arrivo a Chengdu e proseguimento con volo in coincidenza per Lijiang, una cittadina che sorge ai piedi dell’Himalaya, a 2.145 metri di altitudine, nella zona nord-ovest dello Yunnan. Arrivo, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

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3° giorno / Lijiang (la Venezia d’Oriente)

Prima colazione e intera giornata dedicata a Lijiang. L’antica e ben preservata cittadina è anche detta la “Venezia d’Oriente”. Anche se frequentata da molti turisti, prevalentemente cinesi, non si può fare a meno di rimanere incantati dalla raffinata bellezza architettonica, esaltata anche dalle splendide montagne tra cui la città giace, che rimanda l’immaginazione alla sospirata Cina di un tempo.

Le strette vie seguono la morfologia dei monti e delle acque, e sono pavimentate con lastre di pietra rossa. I motivi decorativi incisi sulle pietre, molto naturali ed eleganti, rendono più bello l’ambiente urbano.

Lijiang è anche un museo di ponti, sopra il fiume Yuhei, il “Fiume di Giada”, si ergono oltre 350 ponti di vario tipo: a galleria, ad arco, in pietra e legno, tutti con una storia di 400-500 anni. Fin dai tempi antichi la città fu la residenza dell’etnia Naxi e della cultura Dongba. Dongba è un termine che nel dialetto Naxi vuol dire “uomo saggio” (o più precisamente colui che canta le scritture nei villaggi montani) inteso nell’accezione di “sciamano”. Questo popolo costituisce l’etnia più numerosa dello Yunnan settentrionale. Lijiang è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997. Visita della città vecchia, dello Stagno del Drago Nero e del piccolo villaggio rurale di Shu-He. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

4° giorno / I dintorni di Lijiang (il villaggio di Baisha e il Monte di Neve del Dragone di Giada)

Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita dei dintorni di Lijiang. Il villaggio di Baisha fu capitale del Regno dei Naxi prima dell’avvento della dinastia mongola Yuan (1271-1368) di Kublai-Khan. Curiosando tra le sue strette strade sterrate si ha l’occasione di conoscere più a fondo l’autentica cultura nati.

Nel villaggio si trovano delle pitture murali che esprimono la fusione di disegni e colori espressi dalla cultura tibetana, taoista, buddhista e sciamanica. Il villaggio è anche famoso per il dott. Ho, il classico stereotipo del medico taoista, portato alle luci della ribalta dall’autore di libri di viaggio Bruce Chatwin. Rientro a Lijiang per il pranzo in ristorante locale.

Nel pomeriggio escursione in funivia al Monte di Neve del Dragone di Giada (Yulongxue Shan), una montagna possente e frastagliata, alta 5.596 m, che si staglia contro un cielo solitamente blu e terso, da cui si può ammirare un paesaggio affascinante. Rientro a Lijiang. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

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5° giorno / Lijiang – Shigu – Shaxi (la Via del Tè e dei Cavalli) (circa 150 km

Dopo la prima colazione partenza verso ovest per il villaggio di Shigu, situato sulla prima ansa del fiume Yangtze. Il suo nome significa “tamburo di pietra” e si deve a un’antichissima iscrizione su una tavola di marmo che commemora la vittoria dei Naxi sull’armata tibetana che nel 1548 tentò di conquistare Lijiang.

Lungo il percorso sosta per ammirare il grandioso paesaggio creato dal millenario scorrere dello Yangtze o Fiume Azzurro, chiamato anche dai cinesi Chang Jiang (letteralmente “Fiume lungo”). E’ il quarto corso d’acqua più lungo al mondo: le sue acque scorrono per circa 6.400 chilometri da Ovest ad Est, dall’altopiano tibetano del Qinghai fino al Mar Cinese Meridionale nei pressi di Shanghai.

Si prosegue verso sud per Shaxi, antico snodo carovaniero posto sulla mitica Via del Tè e dei Cavalli, risalente all’epoca della dinastia Tang. Lungo questa rotta commerciale, che si sviluppava per circa 3.000 km dallo Yunnan alla Birmania e al Tibet, venivano scambiati seta, sale, tabacco, zucchero, erbe medicinali e soprattutto tè e cavalli. Il Tibet era dipendente dalla bevanda calda tanto quanto la Cina lo era dai cavalli tibetani.

Il villaggio di Shanxi, che conserva gli antichi edifici, tra cui la piazza del mercato con il teatro e il tempio Xinjiao, nel 2001 è stato inserito nella lista dei 100 luoghi da visitare al mondo secondo il World Monuments Fund. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in una guest-house ricavata in un edificio storico del centro.

6° giorno / Shaxi – Monte Shibao – Shuanglang – Xizhou (le dimore tradizionali dei Bai) (circa 130 km)

Dopo la prima colazione partenza per il vicino Monte Shibao (Shibaoshan) per la visita delle Grotte della Montagna del Tesoro di Pietra, dei templi rupestri che custodiscono alcune sculture prodotte dalla cultura Bai che non solo sono tra le più belle di tutta la Cina meridionale, ma hanno anche un certo valore storico perché consentono di ricostruire alcune scene di vita quotidiana presso la corte del regno di Nanzhao, potente entità indipendente nel IX secolo.

Si prosegue verso sud per il villaggio di Shuanglang e la penisola di Yuji, posti sulla riva nord-orientale del lago Erhai. Situato a 1.970 m sul livello del mare, il “Lago a Forma di Orecchio” copre una superficie di 250 kmq ed è il settimo lago di acqua dolce della Cina per ampiezza.

Si continua verso sud-ovest per la fotogenica cittadina di Xizhou, che conserva alcuni edifici tipici dell’architettura tradizionale Bai tuttora in ottimo stato. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

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7° giorno / Xizhou – Dali (le Tre Pagode) (circa 40 km)

Dopo la prima colazione completamento della visita di Xizhou: il mercato giornaliero, una famiglia Bai, l laboratorio artigianale per la produzione di cravatte della famiglia Zhou Cheng.

Partenza verso sud per Dali, situata sulla sponda occidentale del lago Erhai, a un’altitudine di 1.900 m, circondata dal suggestivo paesaggio montano dell’imponente catena del Cangshan, (Monte di Giada Verde), le cui vette raggiungono i 4.000 m.

Per garn parte dei cinque secoli in cui lo Yunnan fu un regno indipendente, Dali ne costituì il centro nevralgico. Il più importante gruppo etnico della regione, quello dei Bai, conta circa un milione e mezzo di persone. All’inizio dell’VIII secolo i Bai unirono le loro forze e riuscirono a sconfiggere l’esercito imperiale Tang, dando vita al regno di Nanzhao. Tale regno esercitò una notevole influenza su tutta la Cina sud-occidentale e, in misura minore, anche sul Sud-est asiatico. Il regno di Nanzhao cadde intorno alla metà del XIII secolo, sconfitto dalle invincibili orde mongole, ma Dali mantenne a lungo un ruolo di primo piano, tanto da rappresentare ancora nel XX secolo uno dei nodi più importanti della famosa Burma Road.

Visita della città vecchia, che racchiusa all’interno di una cinta muraria, ha conservato alcune vie acciottolate e case tradizionali in pietra. Sul pendio di una collina si ergono le Tre Pagode (San Ta Si),
Le ricche famiglie di commercianti Bai costruirono delle raffinate residenze e fecero del tutto per preservarle, insieme alle loro tradizioni, durante la Rivoluzione Culturale. Ancora oggi la maggior parte delle famiglie Bai continua a vivere nelle dimore di un tempo, considerate patrimonio nazionale, risalenti all’epoca Tang (618-907 d.C.), che sono annoverate tra le più antiche strutture architettoniche della Cina sud-occidentale. La più importante delle tre è la Pagoda Qianxun, che è costituita da 16 piani e raggiunge un’altezza di 70 m. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

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8° giorno / Dali – Kunming (il capoluogo dello Yunnan)
 Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo per Kunming. Arrivo e accoglienza da parte dell’organizzazione locale. Con i suoi ampi viali fiancheggiati da palme e i grattaceli di recente costruzione, Kunming (1.890 m) è una moderna città cinese, in cui imponenti centri commerciali e moderni condomini hanno preso il posto dei pittoreschi vicoli secondari e delle affascinanti case di legno. Tuttavia a differenza di altri capoluoghi cinesi, Kunming ha mantenuto un’atmosfera rilassante che la rende una città gradevole. Escursione panoramica alla Porta del Drago, sulle Montagne Occidentali (Xi Shan), per godere delle splendide vedute dall’alto del lago Dian Chi. Passeggiata lungo la centrale via pedonale Nanping Street per osservare lo stile di vita della popolazione locale. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

9° giorno / Kunming – Shilin – Yuanyang (la Foresta di Pietra) (circa 320 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per un lungo trasferimento per Yuanyang. Lungo il percorso sosta a Shilin per la visita della famosa Foresta di Pietra, un complesso naturale costituito da un imponente insieme di pilastri di pietra calcarea grigia, il più alto dei quali raggiunge i 30 m, che la pioggia e il vento hanno eroso e modellato nelle fantasiose forme attuali. I fossili marini rinvenuti sul posto suggeriscono l’ipotesi che un tempo questa zona si trovasse sotto il livello del mare, ma secondo la leggenda la Foresta di Pietra fu creata dagli immortali, che scavarono nella montagna un labirinto per gli amanti in cerca di privacy. Il dedalo di pinnacoli e vette grigie, punteggiato da qualche laghetto, è simile a un immenso giardino roccioso in cui si celano passerelle, padiglioni e sentieri con ringhiere. Purtroppo il sito è quasi sempre affollato di gruppi di turisti cinesi.

Si prosegue per Yuanyang, cittadina situata sull’altopiano dei monti Ailao Shan, dove le piantagioni di tè si alternano alle risaie terrazzate. La cittadina è divisa in una parte moderna, chiamata Nansha, situata a valle, e una più antica, Xinjie, che si erge sulla sommità di una montagna a sud, lungo la via che porta in Vietnam. I suoi dintorni sono popolati da un esotico miscuglio di minoranze etniche, soprattutto Yi, Hani, Dai e Miao. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel.

10° giorno / I dintorni di Yuanyang (risaie e villaggi)
 Dopo la prima colazione intera giornata di escursione per la visita dei magnifici dintorni di Yuanyang, dove la natura ha creato pittoresche colline che si susseguono a perdita d’occhio e l’uomo è intervenuto disegnando curve e spirali, scolpendo le montagne e inventando straordinarie geometrie. Sono particolarmente famose le aree terrazzate e coltivate a riso, tra le più belle al mondo. Ma l’interesse non è solo paesaggistico, aggrappati alle risaie terrazzate ci sono infatti numerosi villaggi dove si è preservata l’architettura tradizionale. Camminata attraverso le risaie e incontro con il popolo Hani, riservato e gentile, nel villaggio di Qingkou caratterizzato dalle tipiche case a fungo. Si tratta di 150 famiglie, in tutto 800 persone, che vivono secondo le loro tradizioni a stretto contatto con la natura. Questa etnia è particolarmente abile nella costruzione delle terrazze coltivate a risaie, che vengono scavate da generazioni seguendo ancora i metodi tradizionali. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel.

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11° giorno / Yuanyang – Jianshui (il Tempio di Confucio) (circa 80 km)


Dopo la prima colazione partenza verso nord, attraverso suggestivi panorami, per l’antica e tradizionale cittadina di Jianshui, considerata un museo all’aperto con i suoi antichi palazzi, le residenze storiche e i suoi ponti ad arco realizzati nel corso dei secoli da oltre 100 architetti sotto le Dinastie Yuan, Ming e Qing. Visita della città vecchia caratterizzata prevalentemente da edifici di architettura dell’epoca Qing. In particolare visita della Residenza della famiglia Zhu, notevole esempio di antica abitazione tradizionale della dinastia Qing, un complesso di edifici, padiglioni, giardini e stagni che si estende su una superficie di 20.000 mq. Visita del Tempio di Confucio, chiamato Jianshui Wenmiao in cinese, il più grande dello Yunnan, costruito durante la dinastia Yuan (1271-1368). Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in semplice hotel.
12° giorno / Jianshui – Grotte di Yanzi – Tuanshan – Kunming (il Ponte dei Draghi Gemelli) (circa 250 km)

Dopo la prima colazione escursione per la visita delle Grotte di Yanzi (Grotte delle Rondini) a circa 25 km a est di Jianshui, dove migliaia di rondini, provenienti dalla Malesia, vi si insediano in primavera per riprodursi. Le grotte sono costituite da una parte superiore, asciutta, e una parte inferiore, allagata, dove scorre il fiume Lujiang. Un sentiero di circa 3 km consente di ammirarne le straordinarie formazioni di stalattiti e stalagmiti. Si prosegue con la visita del Ponte dei Draghi Gemelli, una notevole opera ingegneristica e architettonica, lunga 148 metri, che attraversa la confluenza dei fiumi Luijang e Thachong a pochi chilometri da Jianshui. Costruito nel XVIII secolo come ponte a tre arcate, venne esteso nel XIX secolo a causa dell’allargamento del letto del fiume. Allo stato attuale il ponte presenta ben 17 arcate e viene anche chiamato il “Ponte dei diciassette buchi”. Partenza verso nord per Kunming. Lungo il percorso breve deviazione per la visita del villaggio di Tuanshan, risalente all’epoca Qing con l’incantevole Residenza della famiglia Zhang. Arrivo a Kunming nel tardo pomeriggio. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

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13° giorno / Kunming – partenza
Dopo la prima colazione mattinata libera. Trasferimento all’aeroporto per il volo di linea (via scali intermedi) per l’Italia. Pranzo libero. Cena e pernottamento a bordo.
14° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano al mattino

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