Ostia, il porto dell’antica Roma (1)

Pubblicato il 11 Marzo 2011 in , da redazione grey-panthers

L’area archeologica di Ostia Antica è una delle classiche mete ‘fuori porta’ per chi è in visita a Roma: una o due giornate ad Ostia consentono di conoscere uno dei siti più importanti del periodo imperiale di Roma e saggiare, se si pernotta nel frequentato centro balneare di Ostia Lido, il clima spensierato (soprattutto nella bella stagione) dei lidi marittimi romani. Anche per questo è bene premettere che i momenti più indicati per la visita sono le stagioni intermedie (primavera e autunno) quando il caldo e la folla non sono eccessivi.

Ostia – il cui nome deriva dalla parola latina ostium, foce – fu il porto della Roma imperiale: anche se ora la morfologia del territorio circostante è molto cambiata, duemila anni fa la cittadina presidiava la foce del Tevere, a poca distanza dal punto in cui il fiume sacro dei romani si immetteva nel Mar Tirreno. Ostia, che fungeva da centro di smistamento delle numerose merci in arrivo e in partenza dalla capitale del mondo antico, fu fondata nel IV secolo a.C.; la tradizione attribuisce la sua nascita al quarto Re di Roma, Anco Marzio. Raggiunse il suo massimo splendore come centro commerciale e portuale sotto l’imperatore Traiano, alla fine del I secolo. Poi il tratto del Tevere su cui Ostia era affacciata si insabbiò lentamente, e a questo elemento si aggiunse la lenta decadenza di Roma. Nei secoli successivi gli abitanti la abbandonarono e si trasferirono nel vicino borgo medievale, dove sorse nel Quattrocento il bel castello rinascimentale di papa Giulio II (visitabile).

Gli scavi archeologici per recuperare quello che restava di Ostia Antica presero avvio all’inizio dell’Ottocento, e ancora oggi proseguono fruttuosamente: il sito archeologico è molto vasto (due chilometri quadrati) e conserva resti imponenti, che testimoniano della vivacità dell’antica città portuale: empori, magazzini, granai, case, osterie, edifici pubblici, templi, mercati, piazze si affacciano lungo il fitto reticolo di strade lastricate. Il modo migliore per visitare Ostia è di incamminarsi lungo le vie ombreggiate da imponenti pini italici, seguendo gli itinerari tematici consigliati all’ingresso e soffermandosi davanti ai monumenti più significativi. Tra questi vi sono senza dubbio le terme di Nettuno, con un bel mosaico, il foro delle Corporazioni, un’ampia piazza circondata da portici che forma un unico complesso con l’anfiteatro, ancora integro e utilizzato durante l’estate per importanti rappresentazioni o concerti. Accanto c’è il Mitreo dei Sette Cieli, un tempio dedicato a un culto iranico, e poco oltre il foro repubblicano, la piazza principale di Ostia Antica, con il capitolium, un tempio innalzato su di un alto podio e dedicato alle tre divinità di Roma, Giove, Giunone e Minerva. Caratteristiche sono le insulae, veri e propri complessi residenziali in cui abitavano più famiglie, con negozi e magazzini a piano terra: molte di esse conservano interessanti decorazioni pittoriche, in particolare l’insula delle Muse. Curioso anche il thermopolium, in via di Diana, un bar in cui si vedono ancora il bancone con le mensole e i bacini per lavare le stoviglie. All’interno dell’area archeologica si trova anche il Museo Ostiense, da non tralasciare, poiché in esso sono conservati i più importanti reperti che la vivace città di Ostia ha restituito dopo quasi due millenni.

 Una sera al Teatro Romano

Lo splendore dell’antica città romana di Ostia e dei suoi luoghi monumentali rivive con gli spettacoli del Festival Internazionale di Osta Antica, organizzato ogni estate da Cosmophonies (in collaborazione con il Comune di Roma) nell’anfiteatro del sito archeologico. Il cartellone prevede serate di danza contemporanea, musica classica, soul e pop, teatro, opere liriche e musical con grandi artisti e le più note compagnie internazionali. Assistere a uno spettacolo al teatro antico di Ostia consente di ammirare gli scavi immersi nell’atmosfera notturna e sperimentare l’incredibile valore di questo spazio teatrale, che dopo due millenni (fu edificato all’inizio del primo secolo dopo Cristo) si rivela ancora un luogo perfetto per le rappresentazioni. Un’unica avvertenza: le gradinate in tufo consentono un’ottima visibilità, ma sono un po’ scomode; per assistere alle rappresentazioni più lunghe è bene dotarsi di qualche cuscino. Per informazioni, calendario e biglietti:  Cosmophonies

Il mare di Roma

Per i romani una giornata al mare è una consuetudine in tutte le stagioni: le località preferite dagli abitanti della capitale sono Ostia Lido, Fregene, Ladispoli, Santa Severa, Santa Marinella, a cui vanno aggiunti 44 chilometri di strada costiera tra Ostia e Anzio. Il litorale è generalmente sabbioso, e in molti punti ha alle spalle una pineta, solitamente meta di pic nic. Le spiagge oggi sono il mare dei romani, ma non sempre è stato così: fino al 1930 questo tratto di litorale era ricoperto da paludi, che in quegli anni vennero interamente bonificate. All’opera di recupero seguì lo sviluppo degli insediamenti turistici, che divennero di gran moda soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta: a Fregene Federico Fellini girò molte scene dei suoi film più belli, tra cui il finale di ‘La Dolce Vita’. Forse oggi l’incanto di quei tempi si è perso, ma il mare di Roma conserva ancora un certo fascino, ad alcune condizioni: evitare i fine settimana più caldi e affollati (luglio e agosto); raggiungere le spiagge in treno (Ostia, Fregene, Santa Marinella) o – perché no? – noleggiando uno scooter; appoggiarsi a uno dei tanti stabilimenti balneari, che spesso dispongono di ristorantini di pesce semplici ma gustosi. La scelta, in questo caso, è davvero molto ampia, ma i più chic sono a Fregene e Santa Marinella.

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