Il tocco grafico di Mirò in mostra a Milano

Pubblicato il 28 Settembre 2017 in , da redazione grey-panthers
Joan Miro

La Galleria Deodato Arte di Milano espone un’accurata selezione di incisioni e litografie nella mostra “Joan Miró. Capolavori grafici”, dal 28 settembre al 4 novembre: opere appartenenti al ricco patrimonio di creazioni grafiche, cui il grande maestro catalano si rivolge costantemente durante tutto il suo percorso artistico.

Accanto ad alcune opere degli anni ‘30, i lavori esposti sono stati realizzati soprattutto nel periodo compreso fra gli anni ‘50 e ‘80, arco di tempo in cui Miró si dedica più assiduamente all’arte incisoria; infatti dalla fine degli anni Cinquanta si stabilisce in maniera definitiva a Palma de Maiorca, dove allestisce un laboratorio di incisione e litografia. Affascinato dalla tecnica, dalle molteplici possibilità espressive e comunicative offerte, vede in questo medium la capacità di abbracciare perfettamente la sua arte, versatile, ricca di simboli e di colori accesi. L’utilizzo di strumenti inusuali come pettini, chiodi, dita e altro ancora, oltre al contatto diretto e fisico con i materiali, contribuisce a rendere ancora più personali le lastre incise, dalle quali emerge una forte connessione anche dal punto di vista emozionale.

Joan MiroSpesso destinate a volumi e riviste pubblicate in tiratura limitata, che si tratti di incisioni calcografiche a puntasecca, acqueforti o litografie a colori, le grafiche di Miró sono fedeli testimoni del suo linguaggio e al tempo stesso creano tra immagine e testo, reinterpretato secondo la propria sensibilità, un perfetto connubio. Nella panoramica dei lavori in mostra s’incontrano alcune opere degli anni ‘30 che attestano le prime sperimentazioni incisorie come “Daphnis et Chloé” e “Fraternity” dal carattere narrativo e perfettamente rappresentative delle tematiche trattate. Di matrice più astratta, sebbene con chiari riferimenti ai titoli, sono le litografie della serie “Haï-Ku” degli anni ‘60 come “Herbes d’été”, “La bouge du sanglier” e “Au portrait couvert de neige”, dove dalla semplice forma geometrica, dai piccoli punti e dalle macchie di colore è possibile scorgere soli, stelle, lune, occhi, figure femminili e uccelli, soggetti prediletti dell’artista. Questa ampia galleria di figure stilizzate, filiformi, surreali nasconde – dietro ad un’apparente semplicità e leggerezza – un’essenza più complessa, espressione di riflessioni profonde e di uno stato d’animo inquieto. Colori pieni, vivaci che si contrappongono a linee e contorni neri, figure che fluttuano e galleggiano insieme alle parole, caratterizzano le tavole del poemetto “Le lézard aux plumes d’or” (1971), uno fra gli esempi più evidenti della compenetrazione fra disegno e testo. L’argomento trattato nella favola fa riferimento a una lucertola con le piume d’oro ed è molto vicino alle tematiche legate al sogno e ai mondi fantastici indagati costantemente dall’artista catalano.

Più essenziali, per quanto concerne linee e colori, sono le litografie realizzate per la serie dedicata a “L’enfance d’Ubu” (1975). François Ubu, protagonista di tre opere teatrali di Alfred Jarry, impersona un uomo adulto dall’atteggiamento primitivo, vile e avido di potere, di cui Miró sceglie di inventare e rappresentare l’infanzia; la figura fittizia di questo soggetto si muove in un mondo irreale, popolato da animali e creature fantastiche, che si contrappongono alla reale natura di Ubu conosciuta nell’immaginario collettivo. Particolarmente significativi sono inoltre i lavori incisori accompagnati da poesie di Jacques Prévert tratti dal libro in tiratura limitata “Adonides” (1975), le cui pagine originali esposte mettono in evidenza sulla stessa lastra l’incisione di versi e il disegno a simboleggiare la totale unione delle due arti e dei due artisti. Di grande impatto sono l’incisione e acquatinta “Sans titre III” del 1981 su carta guarro capace di fornire uno spiccato effetto tridimensionale, evocativo del bassorilievo e il manifesto realizzato in occasione dei mondiali di calcio del 1982, un’opera d’arte colorata, fresca che andò a sostituire la vecchia classica iconografia del torero e delle corride, ottenendo uno strepitoso successo.

“Joan Mirò. Capolavori grafici” – dal 28 settembre a 4 novembre 2017

Deodato Arte, via Santa Marta, 6 – Milano      

Orari: martedì – sabato 10.30-14.00 e 15.00-19.00

InformazioniTel. 02 80886294

Joan Miro