Al Teatro Parenti la farsa del caso Braibanti

Pubblicato il 16 Novembre 2018 in , da redazione grey-panthers
Il caso Braibanti

Teatro Franco Parenti – Sala AcomeA

“Il caso Braibanti”– dal 6 al 18 novembre 2018

di Massimiliano Palmese – con Fabio Bussotti e Mauro Conte – musiche composte ed eseguite dal vivo da Mauro Verrone- uno spettacolo di Giuseppe Marini – produzione Diaghilev

 

Nel giugno 1968, mentre nel mondo infiammava la Contestazione e giovani e intellettuali chiedevano più libertà e più diritti, in Italia si apriva il processo-farsa a Braibanti “per aver assoggettato fisicamente e psichicamente” il ventunenne Giovanni Sanfratello. In realtà il ragazzo, in fuga da una famiglia autoritaria e bigotta, una volta raggiunta la maggiore età, aveva deciso di seguire le proprie inclinazioni ed era andato a vivere a Roma con Braibanti. Non accettando l’omosessualità del figlio, il padre affidò Giovanni agli psichiatri con la speranza di guarirlo dalla “seduzione” che avrebbe subito, e denunciò Braibanti con l’accusa di plagio. Molti intellettuali denunciarono lo scandalo di un processo montato ad arte dalla destra più reazionaria del Paese in combutta con esponenti del clero e della “psichiatria di regime”. In favore di Braibanti intervennero Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Umberto Eco, Marco Pannella, Cesare Musatti, Dacia Maraini. Tutti i loro appelli caddero nel Il caso Braibantivuoto. Il testo costruito da Massimiliano Palmese su documenti d’archivio, lettere e testimonianze, ricostruisce tutte le fasi del processo. Un “oratorio civile” scandito dalle incursioni del sax live di Mauro Verrone in cui Fabio Bussotti e Mauro Conte interpretano non solo i ruoli dei due protagonisti, ma diventano all’occasione gli avvocati o i genitori dando così una gran prova d’attore. Poco o niente c’è nel testo teatrale che non provenga direttamente dagli atti del processo, o da articoli di giornale con interviste ai protagonisti o commenti che intellettuali e artisti hanno riservato alla discussa sentenza. Le lettere di Braibanti alla madre sono originali, e la poesia finale è dell’autore. Il testo trova il giusto tono nell’equilibrio tra satira di costume e dramma psicologico, per tenere insieme le parole degli avvocati, così violente, alle loro tesi, così ridicole.

 

Orari: martedì h 20:30 – mercoledì h 19:15 – giovedì h 20:00 – venerdì h 20:30 – sabato h 21:00 – domenica h 15:45

Prezzi:  platea Intero > 23,50€ + prev. – Ridotto Over65 > 15€ + prev.

Informazioni: tel. 0259995206 – biglietteria@teatrofrancoparenti.com

Il caso Braibanti