Al Teatro Carcano gli Oblivion festeggiano 10 anni di musica

Pubblicato il 1 Marzo 2022 in , da redazione grey-panthers
Oblivion Rhapsody Unplugged

Teatro Carcano

“Oblivion Rhapsody Unplugged” – dal 10 al 13 marzo 2022

Uno spettacolo di e con gli Oblivion – Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli – Scene Lorenza Gioberti I Costumi Elisabetta Menziani I Luci Aldo Mantovani I Regia Giorgio Gallione I Produzione AGIDI

Al Teatro Carcano di Milano dal 10 al 13 marzo 2022 uno show per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée degli Oblivion. Oblivion Rhapsody Unplugged è la summa dell’universo Oblivion come non l’avete mai visto né sentito prima d’ora. In piena crisi di mezza età, i cinque rigorosi artisti sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.

Oblivion Rhapsody è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Tutto il meglio (e il peggio), quello che non ricordavate, quello che amate di più e quello che non avete mai visto, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora.

Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente superflui, come le Piramidi”. Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità. Assistere ai loro show è un’esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.

OBLIVION RHAPSODY Unplugged
©Laila Pozzo

Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli Oblivion. Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce. Rivolta soprattutto “contro” sé stessi. Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso. C’è costantemente una architettura ferrea che sostiene i loro castelli di carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o ciecamente spensierato, ma un linguaggio polifonico, meticcio, contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia.  Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia. Riguardandoli ripenso sempre ai “valori” che Calvino suggerisce come fondamentali nelle sue Lezioni Americane: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità, visibilità. E tanto serio divertimento. Perché senza gioia le parole, e le musiche, hanno i piedi di piombo.

“Stavolta facciamo tutto solo con una chitarra. E un cajon. E tre cembali. E due shaker. Prendi un campanaccio già che ci sei.Io da piccola suonavo il flauto traverso. Io durante il lockdown ho studiato ukulele. Ti ricordi quel sax di plastica che abbiamo comprato a Venice Beach?”. È un attimo che la cosa ti sfugge di mano e finisce che metti su un’orchestra low cost. Oblivion Rhapsody è l’apoteosi della degenerazione musicale. La nostra storia musicale sbattuta, percossa e ridotta all’essenza. Senza trucco. Alla vecchia. Rock and roll. Acustico. Parecchio Acustico, data l’età. (Lorenzo Scuda)

Orari: giovedì e sabato ore 20.30 / venerdì ore 19.30 / domenica ore 16.00

Prezzi: poltronissima € 38,00 |poltrona/balconata € 30,00

Sconti speciali riservati ai possessori della Grey Panthers PREMIUM CARD

Informazioni: 02 55181362 – info@teatrocarcano.com

Oblivion Rhapsody Unplugged
foto di Katia Bonaventura