Nuovi debutti al Franco Parenti: Fedra e L’importanza di chiamarsi Ernesto

Nuovi debutti al Teatro Franco Parenti di Milano: Fedra, con Galatea Ranzi e L’importanza di chiamarsi Ernesto con Geppy Gleijeses

 

FEDRA

5- 16  novembre 2014

Diritto all’amore

Testo originale di Eva Cantarella
con Galatea Ranzi nel ruolo di Fedra
regia e immagini Consuelo Barilari

produzione Festival dell’Eccellenza al Femminile – Schegge di Mediterraneo

Galatea Ranzi è l’interprete di Fedra “la luminosa” (questo è il significato del nome), la nuova Fedra, consapevole anche se tormentata, ribelle e determinata nella trasgressione, pronta a sfidare nella ricerca della libertà la condanna morale della famiglia e della società, capace di rompere gli schemi e l’ordine della cultura patriarcale antica. Non c’è predestinazione divina né maledizione genetica in questa nuova Fedra; passione e intelligenza la spingono a trasgredire; il cambiamento è l’esigenza a cui lei risponde con il proprio istinto: bellissima e misteriosa, amata e rispettata, Fedra muore suicidandosi con il veleno, e in questo modo rivendica la libertà di amare e diventa paladina dei diritti e della libertà della donne.

La scrittura di Eva Cantarella qui si fonde con una messa in scena moderna e multimediale che fa riferimento visivo all’atmosfera “noir” del cinema di Alfred  Hitchcock e che colloca l’eroina di Euripide, in una “altra” dimensione immaginaria che si ispira al glamour degli anni sessanta.

La messa in scena gioca drammaturgicamente sull’impatto e il coinvolgimento emotivo attraverso la costruzione del processo d’identificazione dello spettatore, con l’uso strumentale delle proiezioni video, grafich emotion e cinematografiche che inducono i meccanismi della suspence, esaltando la forza drammatica e misteriosa della vicenda umana di Fedra.

Lo spettacolo si ispira agli scenari del film Phedra che Jules Dassin, negli anni ’50 assistente alla regia dello stesso Hitchcoock, girò nel 1961 con l’attrice Melina Mercuri, e Anthony Perkins nel ruolo di Ippolito.

 

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO

6 – 16 novembre 2014

Di Oscar Wilde – traduzione Masolino d’Amico
con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli
con la partecipazione di Lucia Poli
regia Geppy Gleijeses
produzione Teatro Stabile di Calabria – Teatro Quirino Vittorio Gassmann

L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde è stato lo spettacolo che ha totalizzato il record di pubblico del Teatro Stabile di Calabria. Messo in scena nel 2000/2001 e ripreso nel 2001/2002 è tuttora lo spettacolo più visto di sempre in teatri come La Pergola di Firenze, il Goldoni di Venezia e tanti altri.

A più di dieci anni da quello strepitoso successo, Geppy Gleijeses con Lucia Poli e con l’inserimento di Marianella Bargilli, riprende, in un nuovo allestimento, L’importanza di chiamarsi Ernesto, non a caso definita, la più bella commedia di tutti i tempi.

 

Info

biglietteria@teatrofrancoparenti.it

www.teatrofrancoparenti.it

 

 

 

redazione grey-panthers:
Related Post