Il Don Giovanni. Vivere e’ un abuso, mai un diritto

Pubblicato il 25 Febbraio 2014 in , da redazione grey-panthers

Un Don Giovanni  che al dilà dei riferimenti classici a Molière e a Mozart è piuttosto uno spettacolo ironico, colorato e dissacrante, rivisitato in chiave moderna da Filippo Timi che con filosofia sottolinea nel titolo ” vivere è un abuso, mai un diritto” . Una  conferma del talento geniale  e intuitivo di questo appassionato attore, regista e autore che ha scavalcato molti schemi teatrali e ha sempre impresso un segno personale ai suoi lavori.

Molti di noi l’hanno scoperto nel film “Vincere” di Bellocchio, o ne “I demoni di San Pietroburgo ” di Giuliano Montaldo, poi lo hanno visto sugli schermi televisivi, in una serie di   “Crozza- Alive su  La 7, nelle vesti  ironiche di personaggi dell’attualità politica.  Ma il suo talento si è formato ed è emerso nei tanti spettacoli teatrali della Compagnia Giorgio Barberio Corsetti di cui è stato interprete. Oggi, a quarant’anni Filippo Timi è un personaggio di successo, con un importante curriculum, molto amato dal pubblico. Incontrarlo di persona, e poi  sulle scene, è sempre un’emozione per il calore umano che comunica nel raccontare il suo teatro, un’ esperienza in cui è cresciuto e gli ha cambiato la vita -dice- ricordando la sua impacciata giovinezza.

Del suo Don Giovanni Filippo Timi è autore, regista, attore protagonista e ha dato una particolare impronta anche alle scene ridondanti e coloratissime. Un lavoro di preparazione durato quattro mesi. Un impegno complesso, ma affascinante. Il suo Don Giovanni, non è solo il grande seduttore della storia ma è anche  la personificazione di una umanità volubile, che si autocompiace e ha fame di potere. Il  concetto dell’amore che emerge nelle tante conquiste femminili è autoreferenziale e ingannatore. 

 Nella grande farsa della sua vita questo Don Giovanni sa di vivere le storie con le sue donne,  Donna Anna, Donna Elvira, Zerlina come inevitabili commedie che, al di là del piacere della seduzione,  terminano nel nulla o in tragedia.