Al Quirino di Roma Adriana Asti racconta il suo amore per il teatro

Pubblicato il 16 Febbraio 2018 in , da redazione grey-panthers
adriana Asti

Teatro Quirino

“Memorie di Adriana” – dal 20 al 25 febbraio

 un’idea di Andrée Ruth Shammah – di Adriana Asti – tratto dal libroRicordare e dimenticare, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty” – drammaturgia Federica Di Rosa – con Pietro Micci   Andrea Narsi – Paolo Roda   Antonella Fuiano
In prima nazionale al Festival di Spoleto, “Memorie di Adriana” è uno spettacolo sul punto di cominciare. Infatti davanti alla porta chiusa del camerino di Adriana Asti va in scena un altro spettacolo, apparentemente non previsto. Una figura si affaccia nel buio: “Lei non verrà. Io la conosco. Molto meglio di quanto lei conosca sé stessa…” e sarà lei, questa figura, a raccontare di quell’Adriana che non vuole entrare in scena, che fugge pur restando dov’è, che mostrandosi si nasconde, che dimenticando ricorda, che canta per restare sola. Un’attrice sul palco deve diventare un personaggio per riuscire a parlare di sé: è un inganno, forse una necessità. Ancora una provocazione, ancora una fuga.

Fantasie, pensieri, racconti prendono vita, mescolandosi al teatro. A raccontare non sono soltanto gli episodi di una lunga carriera, le ansie del palcoscenico, gli incontri con i più grandi registi di teatro e di cinema, i travestimenti e le nudità, la leggerezza e la follia. A raccontare è il meccanismo stesso di questo spettacolo, la scelta di apparire senza rivelarsi, di guardarsi da fuori quasi con distacco, riversando su quell’altra se stessa ironia e rabbia, irritazione e tenerezza. Dentro questo meccanismo in cui nessuno gioca solo la sua parte, c’è un direttore del teatro che si vergogna della sua coda leonina, c’è un tecnico che vorrebbe non sentirsi una gallina che in realtà è un pollo, c’è un ammiratore che colleziona ricordi. E soprattutto c’è lei, e c’è l’altra: una impigliata nelle tavole del palcoscenico, l’altra in camerino, a guardarsi allo specchio e cercare un nuovo trucco. Sempre a sentirsi fuori posto, per poi scoprire che forse l’unico posto è il teatro, perché totalmente illusorio.

Orari: da martedì a sabato ore 21, giovedì 22 e domenica 25 febbraio ore 17

Prezzi: intero platea 30 euro, ridotto over65 27 euro

Informazioni: botteghino 06.6794585 mail biglietteria@teatroquirino.it