A Roma, tra i colori accesi di Konrad Mägi

Pubblicato il 8 Ottobre 2017 in , da redazione grey-panthers
Konrad Mägi

In concomitanza con l’avvio del Semestre di Presidenza Estone dell’Europa, il Museo nazionale d’arte estone e l’Ambasciata dell’Estonia in Italia promuovono, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la prima ampia mostra europea su Konrad Mägi (1878 – 1925), uno dei maggior artisti del Novecento estone. Per il pubblico italiano Mägi sarà una riscoperta perché questo artista, singolare per vicende personali e per la sua pittura, è certamente tra i più eccentrici protagonisti dell’arte europea nel fatidico ventennio intorno alla prima guerra mondiale.

Per molti versi Mägi resta un artista e un uomo difficile da collocare in quegli anni. Si confronta con tutte le correnti, nelle sue opere ne sfiora alcune, l’espressionismo fra tutte, ma non ne fa proprio nessuno. Così come non si appiattisce, pur amandola, sulla tradizione artistica estone. E’ un artista originale, unico nel panorama continentale del momento. Anche perché del tutto personale era il suo approccio con la pittura, arte con la quale si misurò per meno di un ventennio, a partire dal 1906 quando, abbandonata la scuola a San Pietroburgo si rifugiò alle Isole Åland, in quella che era una specie di comune di musicisti, scrittori, pittori e uomini liberi. Poi il soggiorno a Parigi, quello in Normandia e, ancora, in Norvegia. Uomo fortemente irrequieto, problematico, instabile, Mägi torna in Estonia a partire dall’estate del 1912. Qui fu uno dei rifondatori di Scuola d’Arte di Pallas, che diventa un campus per decine di artisti.

Konrad MägiL’ambiente naturale di Saaremaa, dove soggiornò per periodi alle terme, risultò straordinariamente consono alla sua pittura. A stimolarlo non era la visione romantica, sentimentale della natura, ma la percezione del paesaggio, di boschi, prati e acque colti come potente sintesi di bellezza e potenza. Pochi anni e Mägi viene colto da nuova irrequietezza e, ai primi del 1920, ricomincia a peregrinare in Europa. Visita Venezia, Capri e Roma. Il sole, la luce, i colori del Mediterraneo sembrano catturarlo, ma l’artista continua a misurarsi con i problemi di una complessa vicenda umana, in costante difficile equilibrio.

La morte prematura arriva nel 1925, a concludere una esistenza intensa, complessa e magmatica e difficile.  Mägi, che era un uomo distinto, molto attento alle forme, elegante, si descrisse come un nano soffocato dalla solitudine: incapace di fare nulla se non prendere un pennello. Puntando sul colore per dipingere quadri che dovevano trasmettere allegria, positività, gioia, annullando la paura del passare del tempo e il dissolversi della bellezza. Ed è proprio il colore la principale cifra dell’opera di Mägi. Colori brillanti e potenti. Si tratta dei paesaggi, sua espressione di elezione, ma anche dei suoi ritratti forti e affascinanti.

 

“Konrad Mägi” – dal 10 ottobre al 28 Gennaio 2018

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Orari: da martedì a domenica 8.30 — 19.30; lunedì chiuso

Biglietti: 10 € (intero), 5 € (ridotto over60)

Informazioni: 06 3229 8221

Konrad Mägi