A Lugano, tra vini e architettura

Pubblicato il 19 Settembre 2016 in , da redazione grey-panthers

Non è raro trovare la firma del noto archistar Mario Botta in molti luoghi del Canton Ticino. Con la realizzazione della Fattoria Moncucchetto a Lugano, l’architetto ha dimostrato con successo di potersi occupare anche della creazione di cantine davvero significative. Poco lontano dal centro, ma in una posizione appartata, lontano dal traffico frenetico, si trova questa moderna cantina, a 425 metri sul livello del mare, della cui realizzazione si è occupato Mario Botta nel 2009.

Schermata 2016-09-03 alle 16.18.43L’edificio futuristico della Fattoria Moncucchetto, in raccordo armonico con l’orografia del paesaggio, è stata costruita su tre piani. I due piani inferiori sono adibiti alla produzione e conservazione del vino, mentre al piano superiore si trova un’ampia sala di degustazione nella quale si organizzano eventi, degustazioni, corsi di cucina, aperitivi e banchetti per gli ospiti. Oltre all’eccezionale architettura e ai piaceri della produzione viticola di Lisetta e Niccolò Lucchini, gli ospiti possono godere anche di una vista spettacolare sul Lago di Lugano e sulle montagne circostanti.

Schermata 2016-09-03 alle 16.17.22Come gli antichi castelli medievali sovrastavano le città, cosi Moncucchetto domina il territorio circostante come una perla preziosa incastonata nello sviluppo urbano, integrandosi ottimamente nello stupendo paesaggio.

La vista è spettacolare: a 425 metri sul livello del mare, svetta tra il lago di Lugano e il lago di Muzzano, circondata da cime che offrono magnifici panorami. Nelle cantine moderne, l’aspetto d’immagine è ritenuto importante quanto l’aspetto funzionale e tecnologico. Il prodotto “vino” è una sintesi fra la terra e il lavoro dell’uomo. L’architettura della cantina deve quindi testimoniare questo aspetto ed essere segno dell’attenzione posta nella ricerca di un equilibrio fra l’uomo ed il territorio che diventa parte della nostra storia e della nostra identità.

Il progetto dell’Architetto Mario Botta ha richiesto un ridisegno dei raccordi con l’orografia esistente che una volta realizzato, si è presentato equilibrato nei rapporti spaziali fra le parti costruite e il paesaggio. Guardando alle esigenze architettoniche dei luoghi e alla ricerca di una soluzione costruttiva che le esprimesse al meglio, ha creato un nuovo insieme paesaggistico dando plasticità, eleganza e prospettiva.

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