Da vedere al cinema: “The End”, di Joshua Oppenheimer

Pubblicato il 3 Luglio 2025 in , da Pierfranco Bianchetti
The End

Oppenheimer si cimenta in un’opera originale, che mescola diversi generi, ambientata in un futuro post-apocalittico, dopo che una catastrofe ambientale ha devastato l’umanità. La storia si svolge interamente in un bunker sotterraneo dove una ricca famiglia vive isolata da decenni, in una profonda solitudine che sembra assillare tutti

Ambientato in un mondo distrutto da una catastrofe mondiale avvenuta vent’anni prima, in un bunker sotterraneo trasformato in una casa di lusso vivono e sopravvivono Madre (il premio Oscar Tilda Swinton), Padre (il candidato all’Oscar Michael Shannon), Figlio (George MacKay), l’Amica della Madre (Bronard Gallagher), il Maggiordomo (Tim McInnerny) e un Dottore (Lennie James) che cercano di mantenere la speranza e un senso di normalità, aggrappandosi a piccoli rituali quotidiani. Le giornate di questa bizzarra comunità scorrono tutte uguali tra stanze arredate con opere d’arte appese alle pareti, mentre il Figlio aiuta la Madre a scrivere la sua autobiografia nella quale lei racconta come era il mondo prima dell’apocalisse.

Apparentemente tutto sembra svolgersi nel migliore dei modi tra chiacchiere amabili, pranzi e cene a base di piatti prelibati anche se una profonda solitudine sembra assillare tutti senza eccezioni. Ma l’arrivo di una ragazza dall’esterno (Moses Ingram) incrinerà il delicato equilibrio di questo apparente idillio familiare. Il Figlio inizia a porre ai suoi genitori domande scomode e presto tutti devono fare i conti con le loro angosce, ricordando le persone che amavano e che non ci sono più. L’Amica della Madre soffocata dal dolore per un figlio tossicodipendente che lei non è stata in grado di salvare, si uccide con una dose letale di pillole per curare l’insonnia.

Ma quando tutto sembra volgere al peggio ritroviamo il Figlio e la Ragazza un anno dopo diventati genitori di un bambino nato nel bunker mentre la famiglia festeggia la nascita del piccolo. Tutta la famiglia sembra aver superato i sensi di colpa nei quali era immersa. Il mondo è finito, ma forse l’Umanità no…

The End

Il primo lungometraggio di Oppenheimer, quasi un musical

Il pluripremiato regista Joshua Oppenheimer (candidato agli Oscar per “The Act of Killing” e “The Look of Silence”), dopo una carriera onorevole nel documentario,esordisce nel cinema di finzione con un film potente, emozionante e visivamente straordinario, un musical originale (tutti gli attori cantano molte canzoni per tutta la durata delle due ore mezzo del film) che si trasforma in un inno accorato all’accettazione di sé, all’amore, alla capacità di cambiare e di ritrovare tutto ciò che ci rende umani.

L’ultimo numero musicale, intitolato “One Four Is Bright”, inneggia alla ritrovata pace familiare e al superamento delle colpe commesse nel corso della vita che ognuno si porta dentro. “The End – afferma Oppenheimer – è un’allegoria della caduta della civiltà umana, ma c’è un’allegoria più importante rivelata dalla sincera empatia per i suoi personaggi: quest’ultima famiglia umana potrebbe essere ogni famiglia, perché parla di tutti noi. Il mio film nasce dalla frequentazione di alcuni magnati del petrolio, politicamente potenti e responsabili di gravi violenze politiche. Stavano cercando di acquistare un bunker di lusso. Nell’eventualità di un’apocalisse provocata dall’uomo, speravano di salvarsi, escludendo inevitabilmente i loro cari e i loro amici.

Ho immaginato che avrebbero dovuto vivere nella negazione di questa colpa, proprio come stavamo nella negazione del sangue sulle loro mani. Durante il viaggio di ritorno dalla visita al bunker, che comprendeva un caveau di vini, una piscina e giardini, ero affascinato dall’assurdità ma desideravo una tregua dalla bruttezza di tutto ciò, così ho guardato uno dei miei film preferiti, il bellissimo “Les Parapluies de Cherbourg” di Jacques Demy. Alla fine non è stata una tregua, ma un’epifania che mi ha fatto pensare: “Ecco cosa devo fare adesso”. Sapevo allora che avrei realizzato un musical su una delle ultime famiglie umane, che si sforza di affrontare il dubbio, l’insensatezza e il senso di colpa decenni dopo un disastro in cui loro stessi erano implicati”.

“The End” non è un film facile, penalizzato anche dalla eccessiva lunghezza, ma è al tempo stesso un omaggio di grande originalità al musical capace di spiazzare lo spettatore. Le suggestive location del film sono le caverne della miniera di salgemma situate a Petralia Soprana, in Sicilia, mentre le canzoni di “The End” sono scritte dal compositore Joashua Schmidt.

Dettagli del film “The End”

Regia Joshua Oppenheimer Cast Tilda Swinton, Michael Shannon, George MacKay, Bronard Gallagher, Tim McInnerny, Lennie James. Danimarca, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito, Svezia 2025, durata 149 minuti, Distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm con il sostegno di Sicilia Film Commissione Regione Sicilia – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo e Sviluppo e Coesione Sicilia.

 

The End

 

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