“Aspettando il telegramma”, a Milano, al Teatro dell’Elfo

Pubblicato il 3 Gennaio 2019 in , da redazione grey-panthers
Teatro dell'Elfo
SALA BAUSCH | 8 – 20 GENNAIO 2019
MAR-SAB: 19:30 / DOM: 17:00
• Orari: mar-sab 19:30 / dom 18:30 / 13 e 20 gennaio 17:00
• Durata: 60′
Prezzi: intero € 32.50 / martedì posto unico € 21.50 / rid. <25 anni – >65 anni € 17 / under 18 € 12 / scuole € 12
ASPETTANDO IL TELEGRAMMAteatro dell'Elfo
di Alan Bennett
traduzione di Maria Grazia Gini
uno spettacolo di e con Luca Toracca
costumi Ortensia Mazzei
collaborazione musicale Giuseppe Marzoli
luci e suono di Michele Ceglia
produzione Teatro dell’Elfo
prima nazionale
Luca Toracca, dopo il successo di Una patatina nello zucchero, debutta con un altro testo di Alan Bennett, proseguendo il suo viaggio all’interno dell’animo umano. Si cala nei panni della protagonista di questo testo, Violet, una vecchietta di 95 anni degente in una casa di riposo, sperimentando con lei tutti i sentimenti che hanno attraversato nella sua lunga vita. Tra squarci d’ironia e ilarità e tuffi nel passato, ripercorre il suo vissuto fatto d’amori, di gioie, e di dolori.
Luca ToraccaLuca Toracca e il rispetto dei Senior
Toracca ha compiuto un’approfondita osservazione del mondo della terza età, arrivando alla amara conclusione che, spessissimo, si tende a “rottamare” questa larga fascia di umanità, commettendo indiscutibilmente una barbarie. Chi ha lungamente vissuto è permeato d’esperienza, di storia, di umanità e quindi è una ricchezza per la società ed è meritevole di considerazione e non di sopportazione o di compatimento. Battagliamo e ci schieriamo per abolire tutte le diversità, dimenticando spesso che ciò che ci aspetta è molto più vicino di quanto si possa credere: la vecchiaia.
Grazie alla ricchezza del suo linguaggio, sempre caratterizzato da ironia, Alan Bennett fa toccare all’attore tutte le corde del suo essere, gli permette di sentire i sentimenti, per poi empaticamente trasmetterli al pubblico.
Il profilo del regista/attore

Socio fondatore del Teatro dell’Elfo partecipa in qualità di attore a quasi tutte le produzioni della Compagnia, ma ha la suo attivo anche alcune esperienze esterne al gruppo, in particolare con Mario Missiroli per I giganti della montagna di Pirandello e con Enrico Maria Salerno. Nelle produzioni del Teatro dell’Elfo ha lavorato con Gabriele Salvatores in numerosi suoi spettacoli; lo ricordiamo in Helzapoppin, Comedians ed Eldorado.

Elio De Capitani lo ha diretto in Visi noti sentimenti confusi di Botho Strauss, poi nel Sogno di una notte di mezza estate in cui sosteneva il ruolo di Puck. È stato stato molto apprezzato per la sua interpretazione del ruolo di Valerie Von Kant in Le amare lacrime di Petra Von Kant, primo tappa del lavoro dell’Elfo su Fassbinder.

Sempre con la regia di De Capitani ha lavorato nel Risveglio di primavera di Wedekind. Nel 1990 ha partecipato al secondo spettacolo di Fassbinder, sempre diretto da Bruni-De Capitani, la fortunatissima Bottega del caffé in cui interpreta il biscazziere Pandolfo. Diretto da Ferdinando Bruni ha lavorato nel Leonce e Lena di Buchner. Per il Teatro Stabile di Genova, diretto da De Capitani, ha lavorato in Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams con Mariangela Melato, presentato a Spoleto nel 1993. Il fortunato incontro si ripeterà anche con Tango Barbaro nel 1995.

Nel gennaio 1997 è di nuovo in scena con la compagnia dell’Elfo per interpretare il Vecchio Senatore nel Caligola di Albert Camus, uno spettacolo diretto da De Capitani che viene ripreso nella stagione ’99/2000. Nell’ultima tappa della trilogia su Fassbinder I rifiuti, la città e la morte interpreta il ruolo di Muller II. Dall’estate 1997 lo vediamo impegnato nel Sogno di una notte di mezza estate in cui interpreta il ruolo di Quince.

Nella stagione ’99/2000 partecipa all’allestimento dell’Edoardo II di Marlowe interpretando il doppio ruolo del Vescovo di Coventry e di Lightborn, diretto da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani. Nella stagione seguente è impegnato nei Due Gemelli veneziani di Carlo Goldoni, diretto da Elio De Capitani, e in Chi ruba un piede è fortunato in amore di Dario Fo, diretto da Andrea Taddei. Il teatro comico di Dario Fo gli risulta particolarmente congeniale, come dimostra la sua interpretazione del Questore nella Morte accidentale di un anarchico, diretta da Bruni e De Capitani nel 2003 e in tournée nelle stagioni seguenti.

Fra le ultime interpretazioni ricordiamo anche il ruolo di coprotagonista accanto a Cristina Crippa nella pièce Bambole di Pia Fontana, diretta da Roberto Valerio.

Fra le esperienze cinematografiche segnaliamo la sua partecipazione al film di Giuseppe Bertolucci I cammelli, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e a Nirvana di Gabriele Salvatores.