Non credo, ma penso con i sistemi zodiacali: Franco Battiato, per esempio…

Pubblicato il 14 Settembre 2016 in da Onorina Pitti
franco battiato segno zodiacale

Una differenza tra noi e gli anglosassoni la rileviamo nella scelta dei verbi, noi italiani cattolici diciamo “io credo che…” Invece i nostri cugini dicono “io penso che…”.  Pensare e credere non sono sinonimi e spesso li usiamo a sproposito. Questa riflessione pongo a chi mi dice “tu credi nell’astrologia”. No, io non ci credo, ma penso con i sistemi zodiacali

Rifletto su argomenti e avvenimenti prendendo come paragone segni e pianeti. Quando ascolto una intervista, per esempio, mi soffermo su alcune particolari frasi, quelle che secondo me possono darmi indicazioni su segni e pianeti del soggetto.

È successo ieri sera, durante l’intervista a Franco Battiato.  Ad un certo punto il pluri-artista dice “… ero ariete, perciò presuntuoso”  che fosse ariete lo sapevo, ma non la sua data esatta. La frase “ariete presuntuoso” stona, non é di questo segno, piuttosto del leone.

Altre frasi sono significative “ho sempre cercato l’indipendenza, mia mamma per sapere dove ero doveva chiedere ai miei amici” e subito penso “indipendenza? Sarà ascendente acquario”.

Tutti ricordiamo che cantava “avevo già la luna e Urano nel leone”, Urano è impossibile perché arrivò in leone a fine anni ’50, la luna è possibile e spiegherebbe la parola “cinico” usata durante l’intervista a proposito di amore e affini.

Quando Battiato parla di misticismo, penso subito a un pianeta in pesci o in casa 12, il massimo dell’ascetismo

Quale segno gli fa muovere le mani mentre canta, che pare diriga una orchestra? Nei discorsi sull’essere puro, sul fare sbagli e poi avere la capacità di redimersi, la redenzione è dei pesci e della vergine, un ariete avrebbe detto “se faccio uno sbaglio la prima volta,  la seconda farò meglio”.

A questo punto, incuriosita, cerco “Franco Battiato data di nascita carta del cielo”. Una infinità di siti.  Il primo annuncia “ariete ascendente cancro”. Strano, non mi sembrava così intimo e riservato, piuttosto plateale. Tra l’altro manca l’ora di nascita. Infatti, è il solito sito che usa l’astrologia, per vendere “incontri” o prodotti materiali.

Dopo varie ricerche, trovo “ora di nascita 14.00 Riposto, Catania il 23 marzo 1945. Possibile che sia l’ora giusta?

Il calcolo dà ascendente leone (creatività, spettacolo, presunzione, bella presentazione di sé, vena di cinismo), Mercurio in pesci uguale misticismo, Marte in acquario (autonomia). La luna era effettivamente in leone, a 4 gradi, ma con Plutone e non con Urano: quando scrisse la canzone era difficile trovare effemeridi ben  fatte e la grafia dei due pianeti veniva scambiata facilmente. Qualcosa coincide con quanto pensato.

Questo esempio mi ha convinta ancora di più che l’astrologia non va vissuta come una credenza

Non va vissuta come insieme di dogmi, dove confinare problemi, ansie, o accumulare ottimismo per i tempi magri. Può invece essere un esercizio per rinforzare la memoria, per abituarsi ad ascoltare e riconoscere cosa accomuna e cosa differenzia, per apprezzare quei dettagli che ci fanno sentire parti dell’universo ma “assemblati” in modi così originali che nessuno può appiopparci una etichetta capace di rinchiuderci dentro a una gabbia di previsioni. A meno che non riteniamo il Simbolo un dogma piuttosto che una parte del tutto.