Qual è il livello di ageismo nella società? Ora lo misura l’OMS. Facciamolo anche noi

Pubblicato il 9 Giugno 2025 in , da redazione grey-panthers
ageismo

Le conseguenze dell’ageismo possono essere di vasta portata sia per la salute sia per il benessere economico delle persone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ora ha realizzato la WHO Ageism Scale per poterlo misurare

AWorld4AllAges “Un mondo per tutte le età”:  è questo il nome della campagna promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per combattere l’ageismo, ovvero tutti quegli stereotipi, pregiudizi e discriminazioni conessi all’età. Secondo l’Oms l’ageismo deforma ogni aspetto delle relazioni con gli altri e può manifestarsi in varie forme, tra cui l’ageismo istituzionale, interpersonale e autodiretto, e può colpire tutte le fasce d’età. Sebbene la maggior parte di ciò che si sa sull’ageismo riguarda quello nei confronti delle persone senior.

Con la WHO Ageism Scale si misura l’ageismo

Nonostante la portata e le conseguenze dannose riscontrate, il Rapporto Globale delle Nazioni Unite sull’ageismo ha rilevato l’assenza di un sistema in grado di ‘misurare’ l’ageismo. Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pensato alla realizzazione di una scala completa, utilizzabile in tutte le fasce d’età e in tutti i contesti culturali. Si tratta della WHO Ageism Scale e l’Oms l’ha sviluppata in risposta a questa crescente esigenza, per misurare sia le esperienze di ageismo degli individui sia l’ageismo delle persone nei confronti dei senior.

Prima della sua realizzazione non esisteva un sistema di misurazione adeguato per valutare i livelli di ageismo a livello mondiale. Era quindi necessaria per contribuire a evidenziare la prevalenza dell’ageismo, valutandone i fattori di rischio/protezione e l’efficacia degli interventi.

Come funziona la WHO Ageism Scale

L’obiettivo principale della scala è monitorare la diffusione dell’ageismo in diverse nazioni, comprenderne le cause e le conseguenze, valutare l’efficacia degli interventi volti a ridurlo. La scala adotta un approccio multidimensionale per valutare l’ageismo. Considera ovvero sia le esperienze di chi lo subisce sia gli atteggiamenti di chi lo perpetra. Comprende infatti due strumenti principali: la WHO Ageism Experiences Scale che misura le esperienze individuali di ageismo (auto-diretto, interpersonale e istituzionale); la WHO Ageism Towards Older Persons Scale, che valuta gli atteggiamenti e le credenze negative nei confronti dei senior.

La scala è stata progettata per produrre punteggi validi e affidabili in diversi contesti culturali e nazionali, permettendo confronti tra Paesi. Inoltre, è disponibile in diverse lingue delle Nazioni Unite (arabo, cinese, inglese, francese, russo, spagnolo) e sono in corso validazioni in ulteriori lingue. Dispone di un manuale e guida per l’utente che forniscono indicazioni pratiche sull’introduzione, la somministrazione, la valutazione e l’interpretazione della scala. Il manuale include anche indicazioni specifiche su come tradurre e validare la scala in diverse lingue e suggerisce contesti in cui la scala potrebbe essere utilizzata al meglio.

MISURIAMO INSIEME SIA IL NOSTRO MODO DI CONFRONTARCI CON IL PROBLEMA DELL’AGEISMO SIA LA NOSTRA PERCEZIONE DI ESSERNE VITTIMA.

Chi vuole partecipare a una call su Zoom per compilare in maniera anonima il questionario qui sotto indicato (previo download del PDF) ce ne faccia richiesta entro il 12 giugno scrivendo a grey-panthers@grey-panthers.it

Al termine della compilazione, raccoglieremo i questionari (sempre anonimi) e li faremo valutare dai nostri esperti. Grey Panthers non solo parla di ageismo, dunque, ma accetta di misurarsi sul campo.

La WHO Ageism Scale in italiano

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