“Il profeta”, di Khalil Gibran 

Pubblicato il 8 Gennaio 2018 in , da redazione grey-panthers
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“Il profeta”, di Khalil Gibran

Feltrinelli Editore

Pag. 96, euro 7

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“Il profeta” (The Prophet) è una raccolta di poesie di Khalil Gibran pubblicata nel 1923 a New York dall’editore Knopf. Si tratta di una raccolta di poesie in prosa legate da un filo comune narrativo, nel quale si inseriscono tematiche differenti. Il profeta Almustafa sta per lasciare la terra dove ha vissuto dodici anni in contemplazione: come saluto commosso al popolo accorso per la sua partenza offre i frutti delle sue meditazioni attraverso 26 sermoni relativi ai grandi temi della vita e della morte, dell’amore e della fede, del bene e del male. Il dialogo è strutturato a domande e risposte: per ogni argomento, un personaggio fa una domanda al Profeta, il quale risponde per metafore e analogie.

Il capolavoro del poeta libanese è ammantato di un clima sospeso e rarefatto, la scrittura lirica ha presa immediata, è incisiva e sottolinea l’incontro tra due opposte culture, l’orientale e l’occidentale.

I discorsi, impregnati di un altissimo senso religioso, insegnano che la felicità, mèta di ogni cuore, è la capacità di cogliere il soffio dell’Assoluto nei gesti quotidiani. Dio è nello sguardo di chi dona, nel vento che gioca con i bambini, nel canto e nella danza.
Per Gibran coltivare la presenza dello spirito divino dentro di sé vuol dire cogliere l’unità di gioia e dolore: “Le cose che ci fanno gioire sono le stesse che ci provocano dolore; ognuno di questi due sentimenti arriva sempre tenendo l’altro per mano”.

L’autore: Khalil Gibran

Nato alla fine dell’Ottocento in Libano, visse gran parte della vita in America. Era di religione cristiano-maronita e il tema religioso è centrale in molte sue opere. Fu tra i fondatori, insieme a Mikhail Naimy dell’”Associazione della Penna”, punto d’incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici.

La modernità del pensiero di Gibran risiede nella saggezza che egli esprime nei suoi versi: una saggezza  semplice che non appartiene  a nessun credo o religione,  che può  essere  in ognuno di noi e riaffiora nel momento del bisogno.