DUE DI CUORI: “Le metamorfosi in amore non esistono”

Pubblicato il 5 Febbraio 2018 in , , da redazione grey-panthers

Gentili responsabili della rubrica,

mi chiamo Eleonora, e tempo fa, ho conosciuto un uomo. Ci siamo incontrati grazie ad amici comuni e, a poco a poco, abbiamo cominciato a piacerci. Per me è stato un ritorno a una vita sentimentale che credevo ormai sopita. Lui è un uomo interessante, di successo, appariscente, eppure ha avuto una sola storia seria, a distanza, durata pochi mesi. Un po’ poco per un uomo simile, ho pensato, ma ormai era tardi: ero già perdutamente innamorata di lui e ho smesso di farmi domande. Ho deciso di godere di questo amore, vivendo alla giornata. All’inizio è stato un idillio: lui era matto per me, non faceva che dirmelo e, nonostante avesse una vita piena di impegni, trovava sempre tempo da dedicarmi. Io camminavo tre metri sopra terra. Per lui avrei scalato una montagna. Abbiamo passato un’estate incredibile assieme, ma poi sono iniziati i problemi. Io volevo vederlo sempre, lui invece ha cominciato a dare segni di insofferenza. Più lo cercavo, più mi faceva capire che la nostra storia doveva stare alle sue regole: non voleva dormire con me nel week end perché doveva lavorare ed era impossibile partecipare alle serate dalle quali lui decideva di escludermi. Sono diventata diffidente, sospettosa, e ho cominciato a controllarlo sia su Facebook sia in Whatsapp. Si scriveva con molte donne, alcune chiaramente invaghite di lui, altre semplicemente ammiccanti. Più gli facevo domande, più lui mi allontanava sistematicamente dalla sua vita. Gli parlavo, disperata, cercando di fargli capire le mie esigenze, ma lui era come sordo. Tirava fuori una specie di cattiveria, quando gli sembrava che limitassi la sua libertà. Sono andata avanti così per mesi, macerandomi dentro, finché un giorno gli ho scoperto del rossetto non mio sul collo della camicia. E’ stata la fine. Dopo mille domande, ha detto che era stato un momento di debolezza, che per lui non significava nulla, ma per me è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’ho lasciato.

Adesso, mesi dopo, la situazione si è completamente ribaltata: io mi vedo con altri uomini, non credo di essere più innamorata di lui, ed è lui a cercarmi: mi scrive ogni giorno, mi riempie di regali e trova qualunque occasione per incontrarmi. Io lo tratto come un amico, non mi nego, accetto i suoi regali, ma sono anche sincera: non credo di poterlo amare più come prima. Lui dice che sono la donna della sua vita e che è disposto ad aspettarmi. Non ci capisco più niente e vi chiedo: è possibile che lo abbia amato troppo? E’ possibile che l’abbia perso per questo? Grazie per un consiglio,

Eleonora


Risponde Rebecca:

“Cara Eleonora,

Nel romanzo “Ragione e Sentimento”, Jane Austen pone in contrasto due modi diversi di amare, visti attraverso gli occhi di due sorelle: un approccio più riflessivo può esporre a minori delusioni, forse, ma sappiamo bene che l’amore non si dosa come l’ingrediente di una torta.

Tu sei una donna passionale, lo si intuisce da come racconti questa storia, e dal fatto che ti ci sei gettata a capofitto. Una come te non può e non deve rimproverarsi di avere amato troppo. Quello che può rimproverarsi, semmai, è di aver fatto dono del proprio amore alla persona sbagliata. Ecco, io sospetto che il tuo affascinante uomo pieno di interessi non fosse la persona giusta a cui donare il tuo cuore, non in quel momento almeno. Avete un diverso approccio ai sentimenti, voi due: il tuo è passionale, senza limiti, il suo più cauto, meno “olistico” e totalizzante. Ognuno ama come vuole e come sa amare, ma quando si sta assieme bisogna trovare “il giusto passo”: se uno va troppo veloce, l’altro rimane indietro, e viceversa. Ebbene, Eleonora, finora sei stata tu “il piè veloce”, e lui ti arrancava dietro. Forse non era il momento giusto, per lui, e domani lo sarà, o forse lui non sarà mai in grado di starti accanto. Il mio consiglio è di non cedere alle facili lusinghe e di metterlo alla prova questo rapporto. Tu dici di non sapere più se lo ami, e dalle tue parole si percepisce una certa diffidenza nei confronti di questo suo cambiamento. Prenditi del tempo, esamina la vostra relazione come se tu fossi un osservatore esterno e cerca di capire se sia possibile coordinare i vostri passi, o se sia più saggio cambiare proprio strada! Buona fortuna”

Rebecca


Risponde Marina:

Gentile Eleonora, posso essere un po’ severa? Questa storia non mi piace: il comportamento di questo signore, affascinante, ma sicuramente poco affettivo, anche considerando le sue poche esperienze e “a distanza”, è il classico che vuole arrivare alla vetta per poi distrarsi su altri orizzonti. Buono, gentile, disponibile, finché tu dovevi convincerti, è diventato poi insofferente e distratto, volutamente escludente. Insomma, sgradevole davvero. E già stavo per complimentarmi con te per aver detto basta, quando questo ritorno confuso (il ritorno è suo, la confusione tua), mi ha procurato sincero dispiacere. Cosa significa trattarlo da amica, vederlo, accettare i suoi regali? Intanto, le tue altre amicizie e gli altri incontri saranno probabilmente già in sofferenza. Perché lui ti distrae, ben felice di agganciarti, di generare confusione… così, mentre tu ti arrovelli… la sua attesa diventa più lunga; gode del suo potere, senza darti nulla in cambio. E no, cara Eleonora, non c’è da mettere un minimo di fiducia in questa storia. Restituisci i regali se sono impegnativi, per non essere impegnata e girati altrove. Oltre a tutto, sembri confusa, ma non innamorata. E le metamorfosi in amore, non esistono. Stanne sicura. Auguri!