DUE DI CUORI : “Il solito triangolo? Mamma mia, che orrore!”


“Non ho mai pensato che mi sarei innamorata di un uomo già impegnato, e invece è successo. Mi immaginavo amata alla luce del sole, con tanto di anello al dito e fidanzamento in casa, e invece vivo nascondendomi. Lui si chiama V. ed è il mio capo. Ci siamo piaciuti subito, è stata attrazione fatale ed è stato difficile da subito lavorare assieme. Del resto non è una novità: sono sempre stata attratta dai miei superiori; il fascino del potere ha su di me effetti devastanti, è il mio tallone d’Achille.

All’inizio, sapendo che era impegnato, ho mantenuto le distanze… ma più io lo evitavo, più lui cercava il contatto con me. Era un tormento. Sono una persona con i piedi per terra: so che se un uomo è fidanzato è tutto più complicato, e il fatto che lui sia il mio capo complica ulteriormente le cose. Tuttavia, a certi segnali non sono capace di resistere… e quando un uomo mi guarda come mi guarda lui, prima o poi ci finisco a letto.  E, infatti, è successo. Ho resistito per due mesi alle sue avances, poi una sera, dopo una cena di lavoro, lui mi ha invitata a salire a casa sua per un caffè. La fidanzata non c’era. Il sesso con lui è stato  fantastico, non sono mai stata così presa, fin dalla prima volta. Siamo amanti da sette mesi, ormai.

Il fatto è che, nonostante le continue promesse, la sua ragazza continua a essere una presenza nella sua vita. Ho sofferto molto, all’inizio. Non mi arrendevo a essere “l’altra” e piangevo di continuo. Gli facevo costanti scenate di gelosia che si risolvevano solo in un modo: tra le lenzuola. Così, dopo un po’, ho deciso di darmi una scadenza.

“Se non la lascia entro tre mesi, sparisco, torno alla mia vecchia vita e cambio lavoro”. Ma è più facile a dirsi, che a farsi.  L’ho lasciato solo quando ho scoperto che lui e la sua ragazza si sposeranno a giugno: è stata una doccia fredda, non ne sapevo niente. Ma poi mi sono accorta che la sofferenza maggiore non era la mia dignità calpestata, ma l’idea di rinunciare a lui per sempre. Ci sono ricaduta. Ormai lo lascio ciclicamente, e poi ci torno sempre assieme. Mancano pochi mesi al suo matrimonio, e comincio a pensare che non riuscirò mai a lasciarlo. Farò l’amante a vita? Quando sento storie simili alla mia, mi viene una rabbia pazzesca e mi faccio schifo da sola. Dov’è finita la ragazza piena di sogni, che si vedeva all’altare? Non mi riconosco più. Che devo fare?

Grazie,

F.


Risponde Rebecca:

“Cara F., quella che ci sottoponi è l’annosa questione della Ragione e del Sentimento. Devi seguire il cuore o essere razionale? Essere saggia o vivere in modo passionale? Se fossi saggia, anch’io ti direi di lasciarlo. Quest’uomo non si merita il tuo amore, se sta per sposare un’altra, non credi? Ma non sarà ragionevole la mia risposta. In guerra e in amore non ci sono regole, è solo una questione di momenti. Ora in te la passione è più forte della ragione e se non riesci a lasciarlo è perché in questo momento è più importante essere coinvolta come amante in una relazione passionale e proibita. Domani, forse, vincerà in te  il desiderio di essere amata in modo più tranquillo, con un anello al dito, i parenti, la cerimonia, i riti della tradizione…. forse ti stuferai tu stessa di questo triangolo amoroso…. Oppure forse no. Non possiamo saperlo e non siamo qui per giudicare. Su una cosa mi sento di sbilanciarmi, però. Quest’uomo non ti ama. Non in modo autentico, per lo meno. Ci sono uomini che sono in grado di amare due donne contemporaneamente…lui sembra solo capace di essere scorretto con entrambe. E tu? Saresti capace di dividere per sempre il tuo amore con un’altra? La risposta la puoi dare solo tu, ma certo, se accetti questa situazione a oltranza, devi aspettarti lacrime e sofferenze in grandi quantità. pensaci!

Rebecca


 Risponde Marina:

Cara la mia ragazza, ne ho viste troppe in vita mia, di situazioni come questa per assistere benevola alla tua rovina. Le mie statistiche dicono che possono reggere a lungo il triangolo solo quelle donne che in realtà sono in un quadrato (hanno, cioè, almeno un paio di storie anche loro). Allora l’abilità è di destreggiarsi tra questo e quello, convinta di essere libera di decidere, esattamente come fanno da sempre gli uomini. Poi ci sono le donne che “portano pazienza”, sperando che qualcosa, prima o poi succeda: che la rivale se ne vada, che trovi un altro, che scopra la tresca e non perdoni…. Inutile dirti che questo non succede quasi mai e se lui non lascia la “titolare” vuol dire che il legame, per quanto insoddisfacente se non addirittura falso, è comunque forte e soddisfa bisogni e stati d’animo davvero profondi. Poi ci sono le illuse, quelle che si fidano delle promesse: lo mollano quando lui prende tempo, ritornano quando lui si mostra appassionato… ma l’altra resta presente, e con ruolo prioritario. Infelici tutte queste donne, comprese le moglie o le fidanzate, come nel tuo caso.

Se posso essere sincera fino in fondo, ti direi di investire tempo libero ed energie per trovare, quatta quatta, nella più totale riservatezza, un altro lavoro, forse addirittura in un’altra città. Una volta assicurata carriera e busta paga, prima di sparire senza neppure troppe spiegazioni (per licenziarsi, bastano due righe al capo del personale) , a seconda dello stato d’animo, valuterei l’opportunità di parlare, non per vendicarti di lui, ma per pura solidarietà femminile, con la fidanzata titolare. Sapere che pasta d’uomo sta per sposare potrebbe spingerla a qualche riflessione supplementare e, in fondo, le darebbe la possibilità di darsela a gambe anche lei… Oppure no, come vorrà. Ma tu potrai rimetterti in pista per trovare nuove soddisfazioni e un nuovo amore, tuo al 100%. Un ultimo suggerimento: visto che altre volte hai sentito irresistibile il “fascino del  capo”, scegli attentamente, questa volta, un lavoro tutto al femminile, dove al comando ci sia una “lei”, non necessariamente affascinante e simpatica, ma certo non irresistibile! Auguri!


 

redazione grey-panthers:
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