Tchaikovsky ‘live’

Pubblicato il 27 Giugno 2013 in , da Ferruccio Nuzzo

P.I. Tchaikovsky – Concerto per violino in Re magg. op.35, Souvenir de Florence, sestetto per archi op.70 – Sarah Nemtanu, Orchestre National de France, K. Masur – Naïve  (60’01”)

Dopo un primo, affascinante ed originale cd – Gypsic – dedicato ai familiari ricordi della musica tzigana ed alle composizioni che quel mondo ha ispirato a Ravel, Georges Boulanger ed Enesco, la giovane violinista franco-rumena – figlia d’arte: il padre, Vladimir Nemtanu, è «spalla» dell’Orchestra nazionale Bordeaux Aquitaine – è passata a qualcosa di – diciamo – più ordinario. Uno dei capolavori universalmente conosciuti per il suo strumento, che vede sin troppo spesso la sua delirante musicalità sacrificata ad un virtuosismo esasperato: il Concerto per violino in Re magg. op.35 di Tchaikovsky.

Sarah Nemtanu ha vissuto recentemente un’occasione singolare e preziosa per un’interprete: far ascoltare questo concerto a milioni di persone sub specie – ovvero nei panni – della bella Mélanie Laurent, nel film di Radu Mihaileanu Il concerto, l’avventura comica e commuovente di un’orchestra russa dissolta per ragioni politiche, poi miracolosamente «ricostituita» per un evasione musicale all’ovest (Sarah ha non soltanto «doppiato» la protagonista nella colonna sonora del film, ma è anche lei che ha insegnato à Mélanie tutta la gestualità che le permette dei movimenti della mano sinistra e dell’archetto credibili).

Questa edizione discografica è stata registrata live a Parigi, durante una serata di gala per Amnesty International al teatro dello Chatelet (e ad Amnesty International va 1 € per ogni cd venduto) e del live ha tutto il fascino e l’avventura. Uno spartito così arduo e complesso, affidato ad interpreti esigenti – e Kurt Masur non è un direttore da accontentarsi di acrobatiche approssimazioni … – rischia di intricarsi, se registrato in studio, nell’artificiosità delle inevitabili riprese, restando bloccato nella glaciale rigidezza di chi si è venduta l’anima per un risultato formalmente perfetto sacrificando ogni spontaneità.

Inoltre Sarah Nemtanu è dell’Orchestre National de France primo violino solista, e l’orchestra – una delle migliori e delle più «giovani» in Francia – è nei suoi confronti una sorella maggiore solida e affettuosa, sostegno e compagna di viaggio, sempre attenta e presente lungo un itinerario che non soffre di alcuna prudenza, di alcun ripensamento nei vertiginosi slanci melodici, danzanti e avventurosi.

A completare il cd, la solista si è associata a cinque dei suoi colleghi – o «complici», come preferisce chiamarli – della sua orchestra e della Filarmonica di Radio France per un’altra composizione, torturata e complessa, di Tchaikovsky : il sestetto «Souvenir de Florence», musica di straordinaria densità, scritta in un momento di dolorosa nostalgia dopo un viaggio in Italia dove Tchaikovsky si era recato per comporre – in soli 44 giorni! – «La Regina di picche» (e a Firenze, appunto, era stato annotato uno dei temi principali di questo Souvenir, che non ha nulla a che vedere con il «Capriccio italiano», ispirato al folklore musicale romano e scritto dieci anni prima).

Anche per la registrazione di quest’opera, preziosa ma poco conosciuta, è stata fatta la scelta del live, il che giova alla coerenza di questo cd, che restituisce le interpretazioni in un’atmosfera calda e impressionistica.

ascoltate Sarah Nemtanu