La Rassegna Stampa: “Titoli europei in aiuto all’euro. Fiducia e disciplina con gli e-bonds”.

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 in , , da Vitalba Paesano

Le aperture

Il Corriere della Sera: “Italia-Russia, tutti i dossier Usa. Nuove rivelazioni di Wikileaks: così l’ambasciatore Spogli raccontava gli intrecci tra politica e affari. Retroscena, sospetti e accuse sui rapporti di Berlusconi con Putin”. A centro pagina, con foto del premier italiano con la Segretaria di Stato Usa: “La Clinton ricuce: elogi al Cavaliere”. “Un’alleanza da rinsaldare” è il titolo dell’articolo di Franco Venturini. A centro pagina: “Polemiche sull’eutanasia dopo la morte di Monicelli. Tensione a Montecitorio. Napolitano: rispettare la sua volontà”. Si offrono le opinioni dei filosofi Emanuele Severino (“Quando tutto sarà inutile io chiederò di poter morire”) e di Eugenio Reale (“La risposta la dà già Platone: la vita non è proprietà nostra”. L’editoriale del quotidiano milanese è firmato da Mario Monti: “Titoli europei in aiuto all’euro. Fiducia e disciplina con gli e-bonds”.

La Repubblica: “Wikileaks, il dossier Berlusconi Putin. I dispacci sull’amicizia tra il Cavaliere e la Russia, definita uno ‘Stato mafia’. La Georgia: tangenti sul gas. Accuse sul ruolo dell’Eni. Frattini disse: non posso fare nulla. ‘Affari sospetti con Mosca’. Ma la Clinton: Silvio è il miglior amico Usa”. Le analisi sono firmate da Lucio Caracciolo e Bernardo Valli. Il primo scrive: “Il buon alleato è un incapace”. Il secondo si sofferma sulla “diplomazia senza segreti”.

Sia Repubblica sia Corriere dedicano ampi approfondimenti  al tema del vincolo tra Putin e Berlusconi e all’accordo sull’Energia tra i due Paesi, che ha allarmato Washington. Nel gennaio del 2009, si legge in uno dei documenti diffusi da Wikileaks e pubblicati dal Corriere, l’allora ambasciatore americano Spogli è “severo nei giudizi e sottolinea come il presidente del consiglio italiano apprezzi ‘lo stile macho e autoritario’ del leader russo”. “L’ambasciatore della Georgia a Roma – parole di Spogli – ci ha riferito che il suo governo ritiene che Putin abbia promesso a Berlusconi una percentuale su ogni pipeline sviluppata da Gazprom” e dall’Eni. Si dice che “la figura chiave è Valentino Valentini”. “La voglia del primo ministro Berlusconi di essere percepito come un importante giocatore europeo in politica estera’ sta portando
l’Italia a ‘sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato'”, dice il documento. Il titolo che La Repubblica offre è: “La Georgia accusa: Putin paga Berlusconi per gli affari di Gazprom”.

Anche La Stampa dedica un titolo alla notizia: “Berlusconi-Putin. La Georgia accusa: ‘affari sui gasdotti’. ‘Trattano al di sopra dei diplomatici’. Clinton: Silvio, migliore amico degli Usa”. Commento di Lucia Annunziata sul tema: “Le forche caudine di Hillary”. Il titolo più grande del quotidiano torinese è però per la situazione politica: “Troppi rischi, la Camera chiude. Rinviate le votazioni che avrebbero potuto creare guai alla maggioranza. Il premier: no ad agguati di Palazzo”. “Casini prepara la mozione contro il governo e oggi vede Fini e Rutelli”. Un richiamo in prima è anche per “l’addio amaro a Monicelli”. “Napolitano: rispetto la sua volontà. Sull’eutanasia bagarre alla Camera”.

Il Foglio: “Obama apre la battaglia ai fantasmi americani di Wikileaks e al Qaida”. “Gli estremisti cresciuti negli Stati Uniti e i doppiogiochisti al Pentagono sono il nuovo fronte della sicurezza nazionale”, scrive il quotidiano. Un grande articolo in prima pagina, firmato da Giuliano Ferrara, è dedicato a Monicelli: “La tiritera nichilista. Monicelli, la grottesca mancanza di pietas dell’establishment italiano. Clericalismo verboso della chiesa secolarista. Perfino Napolitano si fa firmatario di questo tetro e ipocrita manifesto ideologico”. Di spalla la politica interna: “Ecco perché Letta abbandona la propria riservatezza e ora parla. Il plenipotenziario negozia con Fini e Casini, vuole spingere il Cav alla pace e scucire la tela di Tremonti”. 

Libero: “Silvio ok, sinistra ko”, con caricatura del premier avvolto in una bandiera Usa da Clinton. “Mai nessun leader amico dell’America quanto lo è Berelusconi”. “La Clinton delude i gufi che puntavano sugli Stati Uniti per il ribaltone. L’udc non si rassegna: mozione di sfiducia”. A centro pagina: “Gli studenti agitati da aspiranti rivoltosi?  Il pd cavalca la protesta ma non ha il controllo di nulla. Mobilitazione il giorno del voto sulla fiducia. Obiettivo: assalto al governo”.

Il Giornale: “Camera chiusa per guerra. Nessuna seduta prima del voto di fiducia: si teme che lo scontro tra Pdl e Fli faccia precipitare la situazione”. “E la Clinton disinnesca Wikileaks: ‘Berlusconi è il miglior amico degli Usa’”. A centro pagina un articolo firmato da Francesco Forte: “Così i finiani fanno danni all’economia del Paese”. A centro pagina il dibattito sul suicidio di Monicelli: “Monicelli e gli avvoltoi del suicidio. La tragedia strumentalizzata in Parlamento da chi vuole che la morte sia passata dalla mutua”, scrive Marcello Veneziani.

Il Sole 24 Ore: “La Bce risolleva i mercati. Borse in ripresa e spread in calo dopo le garanzie di Trichet sui bond. La Fed svela tutti gli aiuti anticrisi. Tremonti e Bankitalia: il nostro sistema finanziario è solido”. In alto spazio per il richiamo di Confindustria: “Il senato approvi al più presto la riforma Gelmini”.

Il Riformista: “Il governo dei Bot. Il dopo Berlusconi. Draghi, Letta, Monti o Tremonti, già si lavora a un esecutivo di salvezza nazionale dalla speculazione. Fini ne è convinto e ‘chiude’ la Camera fino al voto di fiducia”. Secondo un altro articolo tuttavia “Il candidato numero uno”, cioè Draghi, punta alla Bce. A centro pagina: “Hillary si wiki-scusa con Silvio. Complimenti ma anche nuovi file su Putin”.

E poi

Il suicidio di Mario Monicelli ha aperto un dibattito sull’eutanasia, su cui interviene Adriano Sofri, su La Repubblica: “Fuori Lucio Anneo Seneca”, dopo il dibattito sulla riforma dell’università, “dentro Paola Binetti. Ieri ha parlato in Senato di Mario Monicelli come di un uomo disperato. Ha accusato: l’hanno lasciato solo, famiglia e amici. ‘Il suo è un gesto tremendo di solitudine, non di libertà’, ha detto. Esistono persone invasate che credono di sapere di che cosa vivano e muoiano gli altri, e giudicano. Ieri in Italia si è litigato, urlato attorno alla morte di uomo illustre, di 95 anni, malato e lucido”, scrive tra l’altro Sofri.
Giuliano Ferrara, su Il Foglio: “Una volta il gesto suicida di un uomo celebre sarebbe stato circondato nella parola pubblica da un eccesso di pudore, da una riservatezza negazionista radicata nel senso del peccato e nella concezione cattolica della vita, e questo è qualcosa che probabilmente non tornerà mai più”. Oggi la chiesa secolarista e i suoi chierici dice che “quel vecchio uomo di talento che si è buttato dalla finestra, lui sì che aveva la schiena dritta”.

(Fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)