La Rassegna Stampa: nucleare per noi

Pubblicato il 27 Aprile 2010 in , da Vitalba Paesano

Le aperture

Il Corriere della Sera: “Nucleare, cantieri entro il 2013. Intesa Berlusconi-Putin per un piano di collaborazione tecnologica ed energetica tra Italia e Russia. Il premier: dobbiamo convincere l’opinione pubblica”. A centro pagina la “Grecia in crisi”, mentre la Germania “non abbandona la linea dura”. L’editoriale, firmato da Angelo Panebianco, si sofferma sull’uso della parola “modernità” nella politica italiana: la sinistra accusa la destra di non essere moderna rispetto alle altre destre europee, la destra accusa la sinistra di non fare una opposizione moderna. Ma secondo Panebianco dietro queste reciproche accuse si nasconde solo il vuoto di idee della classe politica italiana.

La Repubblica: “Sos Grecia, subito 9 miliardi. La Merkel detta le condizioni: aiuti solo con un piano triennale. Atene lancia l’allarme: il 19 maggio scadono le obbligazioni e mancano le risorse. Rivedere Maastricht? Dibattito tra gli economisti”. Due commenti in prima pagina: Ulrich Beck (“Berlino tra Kant e la catastrofe”) e Tito Boeri (“L’Euro diventa scudo di vetro”). A centro pagina l’incontro di ieri a Lesmo: “Berlusconi-Putin, patto nucleare. Il leader russo ricevuto nella residenza del premier”. In prima un titolo grande anche per la politica: “Fini ai suoi: leali con il governo”.

Il Foglio riassume così la crisi di Atene: “L’ostinazione di Berlino sulla Grecia innervosisce l’Europa e i mercati”.

Il titolo di apertura del Sole 24 Ore rassicura sulle intenzioni della Germania: “Merkel: Atene resta nell’Euro. La Germania chiede più sacrifici per il via libera agli aiuti. Il 19 maggio data cruciale: in scadenza 8 miliardi. A centro pagina l’incontro di ieri con un taglio diverso: “Enel svilupperà in Russia una centrale nucleare”. Sulla politica un richiamo per Fini che “rassicura: garantiremo fedeltà al governo”, il titolo.

Il Giornale apre sulle “prove tecniche di salto della quaglia. I finiani: alleiamoci con il Pd. In Sicilia Granata offre ai democratici un patto in chiave antiberlusconiana. Una smentita alle professioni di lealtà dell’ex leader di An. Che intanto perde i pezzi: ieri meno di trenta hanno risposto all’appello. E Menia e Laboccetta lo piantano”. In quotidiano poi insiste sulla sua inchiesta sul “tesoro” degli Agnelli, dopo l’intervista di ieri all’ex avvocato di Margherita: “Ecco la verità sul tesoro degli Agnelli”.

La Stampa dedica il titolo più grande e una grande foto alla piattaforma della BP esplosa nel golfo del Messico, che sta riversando mille barili di petrolio al giorno verso la Lousiana: “La marea nera minaccia la Lousiana”. L’apertura vera e propria è però per la crisi greca: “Debito, la Grecia ha l’acqua alla gola”, il titolo, con commento di Mario Deaglio. E poi titolo sulla centrale e titolo su Fini.

Sull’incontro con Putin Il Giornale pubblica un commento di Paolo Del Debbio dal titolo: “Silvio, la realpolitik e le cattive compagnie”. Sandro Viola su La Repubblica scrive invece un articolo titolato: “Lo zar Vladimir e l’amico Silvio”. “Silvio dorme nel lettone di Putin”, scrive invece Libero.

E poi

 Bill Emmott, sul Corriere della Sera, si sofferma sul voto britannico del 6 maggio ed ipotizza: “Cameron-Clegg, perché no? E’ tempo di coalizioni solide”, il titolo. Da Il Messaggero una cronaca sulla campagna elettorale britannica spiega che però Cameron ribadisce che preferisce non siglare alleanze: “Cameron, no ad alleanze, resto solo”. Il Sole fa sapere che Clegg esclude alleanze con Brown se arriverà terzo nel confronto, e spiega che “i LibDem vogliono imporre subito la riforma della legge elettorale”.

Il Sole 24 Ore si occupa invece delle prossime elezioni polacche, dando la notizia che Jaroslaw Kazcynski, fratello del presidente morto a Smolensk, correrà alle presidenziali. La notizia è anche su La Repubblica (“forse punta sull’emozione, ma la sua è una sfida difficile”).

Su molte prime pagine il debutto, ieri, della posta elettronica certificata, per opera del ministro Brunetta. Il titolo di prima pagina de La Repubblica non nomina il Ministro.

(fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo, Paolo Martini)