Intonare la luce e interrogare il cielo… con la musica

Pubblicato il 24 Luglio 2016 in , da redazione grey-panthers

Segnaliamo con ampio anticipo, il  25° Festival di Milano Musica, realizzato in collaborazione con il Teatro alla Scala, che incentra la programmazione sul tema ‘Gérard Grisey: intonare la luce’. In un percorso attraverso i capolavori del Maestro francese – e fino a nuovi brani in prima assoluta commissionati a giovani compositori affermati a livello internazionale – viene presentato un pensiero musicale che sovverte radicalmente i paradigmi dell’avanguardia musicale e ritrova riferimenti forti nella natura, ovvero nella materia sonora.

192.168.22.145-20160216113213Il programma esplora i sottili riferimenti al mito presenti nell’opera di Grisey e li annoda alla metafora luminosa che ispira l’immaginario acustico di molti suoi brani – dal giro del sole al segnale di una stella, fino ad antiche regole di geometria proiettiva – in una mappa che esprime il sogno di questo autore: intercettare la pulsazione profonda che anima e accomuna le forme della natura e le forme dell’arte.Il pensiero di Grisey (1946-1998) si sviluppa in seno allo spettralismo, movimento nato in Francia negli anni Settanta, che egli stesso contribuisce a fondare, dopo gli studi con Messiaen e Dutilleux, i seminari a Darmstadt con Ligeti, Stockhausen e Xenakis e gli studi di acustica ed elettroacustica.
Contro la tendenza all’astrattismo formalistico dell’avanguardia strutturalista, lo spettralismo si orienta sui modi della manifestazione fisica del suono e sullo studio delle soglie percettive, dimensioni rese accessibili dalle nuove tecnologie. In Grisey, in particolare, tale prospettiva si coniuga alla tensione utopica a superare il dualismo spirito-materia. E il Festival intende cogliere precisamente questa attitudine.

20 concerti e spettacoli, 4 incontri, 8 prime esecuzioni assolute, 2 prime esecuzioni in Italia, di cui 5 commissioni di Milano Musica.

Intonare la luce

Attorno all’esecuzione di Jour, contre-jour, per organo elettrico, tredici musicisti e nastro magnetico di Grisey, idealmente fondato sulla trasposizione acustica dell’itinerario del sole si sviluppa il ciclo Intonare la luce. Il brano verrà eseguito dall’Ensemble Orchestral Contemporain diretto da Andrea Pestalozza insieme a Treize couleurs du soleil couchant e Seven Lakes Drive di Tristan Murail e a Intérieur Rouge di Jean-Luc Hervé, nel concerto all’Auditorium San Fedele (venerdì 4 novembre).
Al Teatro Elfo Puccini (lunedì 7 novembre), in collaborazione con lo stesso Teatro, il prestigioso Jack Quartet sarà protagonista con before the universe was born, quinto quartetto di Horatio Radulescu, insieme al Livre pour quatuor di Pierre Boulez e Tetras di Iannis Xenakis.
Nell’ambito di “La Francia in scena”, l’omaggio a Hugues Dufourt, con Burning Bright, per sei percussionisti, presentato in prima italiana al Teatro Elfo Puccini (martedì 15 novembre) con le scene e la regia luci di Enrico Bagnoli, eseguito dall’ensemble francese Les Percussions de Strasbourg, chiude questo percorso d’ascolto.

Interrogare il cielo

Il brano per sax solo di Giorgio Netti necessità di interrogare il cielo ispira questo ciclo. Marcus Weiss lo inaugura al Coro di San Maurizio (sabato 22 ottobre).
Le musiche di Tristan Murail, Hugues Dufourt e Grisey saranno eseguite da mdi ensemble e dall’Ensemble da camera de laVerdi, con il soprano Donatienne Michel-Dansac, soprano, diretti da Emilio Pomarico, all’Auditorium di Milano (sabato 29 ottobre), in coproduzione con la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico G. Verdi di Milano.
Due giornate di concerti al Pirelli HangarBicocca.
All’ombra dei Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, Le Noir de l’Étoile, per sei percussionisti disposti attorno al pubblico, nastro magnetico e trasmissione in situ di segnali astronomici, si illuminerà nell’esecuzione de Les Percussions de Strasbourg (sabato 12 novembre, ore 20.30 e domenica 13, ore 18). In apertura, due giovani gruppi da camera creano le costellazioni attorno a cui si sviluppa la musica di Grisey. Marco Danesi (clarinetto), Daniele Richiedei (violino) e Paolo Gorini (pianoforte), eseguono brani di Luca Francesconi, Tristan Murail, Kaija Saariaho, Jonathan Harvey e dello stesso Grisey, compositori diversi tra loro ma accomunati da una personale ricerca del suono (sabato 12 novembre, ore 18). Il Quartetto Array, esplora il gioco timbrico tra pianoforti e percussioni e l’universo rappresentato dalle loro differenze e assonanze, con Grisey, Jean-Luc Hervé, Rolf Wallin, Philippe Hurel, Hugues Dufourt (domenica 13 novembre, ore 15.30).
Al Civico Planetario “Ulrico Hoepli”, altro spazio in consonanza, in collaborazione con il Comune di Milano, si esibirà il Vagues Saxophone Quartet, e l’astrofisico Fabio Peri terrà un approfondimento sul tema della luce (sabato 19 novembre, ore 19 e ore 21.30). Il programma dei due concerti ruota attorno ad Anubis et Nout, brano di Grisey ispirato alle divinità egizie del regno dei morti e del cielo, e vedrà Kic per quartetto di sassofoni di Gabriele Cosmi, in prima esecuzione assoluta su commissione di Milano Musica.