CD e altre musiche di aprile, di Ferruccio Nuzzo

Pubblicato il 28 Marzo 2018 in , da Ferruccio Nuzzo

Mi sono entusiasmato, e ve ne ho parlato nei termini più lusinghieri negli scorsi numeri, dei primi sei cd dell’interessantissima antologia di composizioni per la mano sinistra che Maxime Zecchini – pianista francese di origine italiana – ha iniziato tre anni fa e di cui, oggi, Ad Vitam Records pubblica il settimo volume.

Musiche per il pianoforte solo, in formazione da camera o protagonista accompagnato dall’orchestra, all’origine concepite per un’esibizione virtuosistica, ma che più tardi, negli anni della Grande Guerra, si caricano di un forte messaggio umano con Paul Wittgenstein, divenuto famoso grazie al suo coraggio ed alla sua forza di volontà che gli permisero di riprendere la sua carriera di concertista nonostante la mutilazione del braccio destro, perduto al fronte.

All’ascolto dei primi sei cd dell’antologia prevaleva sopratutto lo stupore per il virtuosismo dell’interprete – ma anche dell’adattatore, nei casi di composizioni non concepite all’origine per la sola mano sinistra -, per la sua capacità quasi illusionistica di evocare un universo sonoro che in alcun modo risentiva delle limitazioni organiche, strumentali, né della difficoltà per le sole cinque dita a dominare la tastiera in tutta la sua estensione malgrado la complessità della scrittura.

In questo settimo cd, che il pianista ha concepito come “come un vero caleidoscopio, in cui i brani, ognuno diverso dall’altro, illustrano la molteplicità infinita delle maniere di esprimersi e delle atmosfere possibili con una sola mano, all’ammirazione per il virtuosismo di Maxime Zecchini si aggiunge l’interesse per il programma: musiche di compositori noti, come l’affascinante Maurice Ohana, Nicolas Bacri o Bruno Mantovani, ma anche a me sconosciuti: la Fuga, opus 46 dello svizzero Richard Dubugnon – sorprendente per la complessità e la chiarezza della scrittura contrappuntista – lo schumaniano, sognante A smile like a sunshine (Un sorriso come un raggio di sole) in Mi bemolle maggiore del pianista franco-canadese Jean Dubé e l’evocativo Snow on the Seashore (Neve in riva al mare) in mi bemolle minore del giapponese Kohei Kondo.

Oeuvres pour la main gauche, volume 7   

Oeuvres contemporaines: Mantovani, Ohana, Bacri … – Maxime Zecchini: pianoforte – Ad Vitam Records (57’05) 

Oeuvres pour la main gauche, volume 7      https://www.youtube.com/watch?v=JpHQUc93Vtc

L’antologia      https://www.youtube.com/watch?v=JpHQUc93Vtc


Soave e Virtuoso   

Tartini, Vivaldi, Sammartini – Alexis Kossenko, Les Ambassadeurs – Aparté (82’09)

Per questo suo primo cd registrato per Aparté, Alexis Kossenko, che con i suoi Ambassadeurs già abbiamo ammirato in C.P.E. Bach, Georg Philipp Telemann, e Jean-Philippe Rameau, ha scelto un repertorio tutto italiano. E soprattutto ha deciso di alternare il suo elegantissimo, voluttuoso flauto traverso ad un piccante, acrobatico flauto a becco in  un programma di rarità barocche di autori noti sopratutto per le loro composizioni violinistiche. Ma il milanese Giuseppe Sammartini, fratello del ben più noto Giovanni Battista, era un virtuoso dell’oboe, pratica che inevitabilmente si associava quella del flauto a becco, ed è per questo strumento soprano che egli compose il delizioso Concerto in Fa maggiore che Alexis ripropone all’ascolto e che ben rappresenta il titolo del cd: Soave e Virtuoso.

Altro autore sorprendente nelle sue composizioni per il flauto traverso, ricche, queste, di una vocalità tutta teatrale, è Giuseppe Tartini, diabolico virtuoso del violino (chi non conosce la sua Sonata “Il trillo del Diavolo” ed il relativo mito?) riconoscibile negli abbellimenti e le ornamentazioni di straordinaria fantasia e ricchezza dei tre Concerti qui registrati. Completano il cd due Concerti di Antonio Vivaldi per il flauto a becco soprano, strumento che ben s’accomoda delle involate liriche, seducenti e misteriose, del Prete Rosso, come delle frementi progressioni verso tutti gli anelanti vertici della partitura.

E Alexis Kossenko, secondato dagli Ambassadeurs, sublima queste composizioni con un virtuosismo che non è mai vuoto né esclusivamente sportivo, ma ha ali intense e nervose per elevarsi nei più alti cieli dell’espressione musicale.

Sammartini: Concerto pour flûte soprano


Jacques Offenbach  

Mélodies – Mariam Sarkissian, Fanny Grouet: soprano, Daniel Propper: pianoforte – Brilliant Classic (67’50)

Ci aveva commosso con la profonda nostalgia dei Canti paralleli dell’armeno Tigran Mansurian, ora la mezzo-soprano Mariam Sarkissian ritorna con questo cd dedicato ad un repertorio ben diverso. Ma è con tutto l’impegno, l’attenzione e la passione che, di solito, si dedicano ai capolavori consacrati che Mariam affronta queste Melodie di Jacques Offenbach, il compositore e violoncellista francese di origine tedesca, emulo di Gioccahino Rossini e creatore dell’Opera buffa francese.

Composizioni minori, messe in ombra dalle sue opere teatrali e dai tanti notissimi suoi temi arrangiati dai compositori dell’epoca, queste musiche sono una deliziosa distrazione ed una sorprendente scoperta. Alternandosi a Mariam, l’altra protagonista del cd è la sua allieva Fanny Grouet, dal purissimo registro acuto, e le due soprano, esilarate ed esilaranti, sono insieme nel duetto comico Meunière et fermière, genialmente accompagnate dal pianista Daniel Propper, ma anche dal clarinetto di Julian Milkis per la Ronde tyrolienne, e dal violoncello di Levon Arakelyan per L’Etoile.

Un disco rinfrescante e di facile ascolto.


Trio Polycordes 3   

& Mareike Schellenberger La Follia Madrigal (58’51)

Trio Polycordes   

In Memoriam Fredérick Martin La Follia Madrigal 

Nei suoi primi due cd il Trio Polycordes che Florentino Calvo aveva formato con Jean-Marc Zvellenreuther alla chitarra e Isabelle Daups all’arpa ci aveva fatto scoprire un repertorio dimenticato o inedito in disco per un ensemble atipico e dalle sorprendenti possibilità coloristiche e dinamiche.

Rinnovato dalla sostituzione dell’arpista, che è ora Sandrine Chatron, il Trio Polycordes pubblica due nuovi, interessanti cd, dedicati alla musica contemporanea. Il numero 3 della sua collezione – che si giova inoltre della collaborazione del soprano Mareike Schellenberger – presenta musiche Alexandros Markeas, Luis Naón, Bruno Giner, Sylvain Kassap e Michèle Reverdy, ed un affascinante cd monografico dedicato al compositore Fredérick Martin che dell’ensemble sentì tutto il potenziale, ed a lui dedicò alcune delle sue più interessanti partiture in quasi vent’anni di un fruttuoso e continuo, amichevole rapporto.

Ascoltate Ustvolst, composta nel 2010, omaggio psichedelico alla grande compositrice russa Galina Ustvolskaïa.

Ustvolst    https://www.youtube.com/watch?v=4MW8KvmoO50