Innamorarsi sì, ma di un amore vero, che non possiede, non strattona, non annulla. Così si esprime Sara Teasdale, prima donna a vincere il premio Pulitzer per la poesia nel 1918, Molte delle sue poesie tracciano il suo passaggio da ragazza ricca di St. Louis a celebre (ma inquieta) scrittrice di New York
Io non sono tua – Sara Teasdale
Io non sono tua, tu non mi sai annullare,
Anche se a questo il mio essere anela:
Perdermi come fuoco di candela
A mezzogiorno accesa, o neve in mare.
Tu m’ami, certo, e ancora mi seduce
Il tuo spirito ardente, vivo sole;
Pure, io resto io, colei che vuole
Perdersi come lume in pura luce.
Oh, nell’amore fammi sprofondare,
Strazia i miei sensi, fammi diventare
Sorda e cieca in tempesta di tormenti,
Tenue fiaccola tra maligni venti.
Fonte: La traduzione è curata da Silvio Raffo e fa parte del libro “Gli amorosi incanti di Sara Teasdale”, Crocetti Editore 2008
In apertura: “Stanza a New York” di Edward Hopper, 1930 – Whitney Museum, New York