Mobilità e impatto ambientale, ecco come cambiano i cittadini europei

Recentemente il Governo ha promosso un ampio ventaglio di incentivi dedicati all’acquisto di nuove automobili, volti principalmente a ridurre il numero delle autovetture più inquinanti in circolazione. Con l’ultima Legge di bilancio, oltre a rinnovare gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche ed ibride, per il 2021 è stato introdotto un nuovo incentivo volto ad agevolare l’acquisto di auto diesel o a benzina Euro 6 unitamente alla rottamazione della vecchia autovettura. A chi, dopo queste informazioni, non è venuta in mente l’idea di cambiare auto? Il nostro Governo appare infatti determinato a renderci tutti più green, a partire dalla scelta delle nostre automobili. Questo non è un caso dal momento che l’Italia detiene il primato in Europa per il maggior numero di macchine per numero di abitanti. Secondo l’ultimo dato registrato (2019), in Italia ci sono ben 65.6 veicoli ogni 100 abitanti!

Anche in risposta a questi dati, l’Italia sta cercando di muoversi in una direzione più sostenibile, coerentemente con gli obiettivi europei a lungo termine che puntano a far sì che i paesi membri dell’Unione riducano le loro emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, arrivando nel 2050 a raggiungere il risultato ideale dell’impatto zero sul clima.

In quest’ottica, anche il mondo della mobilità sta attraversando una fase di intensa trasformazione, fra nuovi sistemi di carburazione e rifornimento, servizi di condivisione e avanzamenti tecnologici. L’industria infatti sta investendo molto nella ricerca e sviluppo di mezzi sempre più ecologici, orientati all’efficienza energetica e alla riduzione dei consumi. Allo stesso tempo, oltre alle istituzioni governative e ai grandi gruppi privati, anche le amministrazioni locali stanno incentivando questa eco-transizione con misure concrete, sia di stampo economico, come il transito libero nelle zone ZTL di molte città o il risparmio sul bollo per le auto a propulsione alternativa, sia di stampo infrastrutturale, con la realizzazione, per fare un esempio, di un numero sempre crescente di stazioni per la ricerca delle auto elettriche. E i cittadini consumatori come stanno rispondendo a questa ventata di cambiamento? Vi stiamo prendendo parte? Quanto si è consapevoli del grado di inquinamento causato dal nostro veicolo? Siamo effettivamente interessati ad acquistare un veicolo più green? Altroconsumo, l’associazione per la difesa dei consumatori, si è fatta leader promotrice di un’inchiesta condotta a livello europeo, i cui risultati sono quantomeno interessanti. In un mondo in cui l’attenzione per l’ambiente è sempre più crescente e pervasiva, l’impatto ambientale del nuovo veicolo è risultato essere irrilevante per il 43% dei guidatori intervistati (quasi una persona su due!). Più del 50% (il 54% per la precisione) dei guidatori non ha poi idea delle emissioni nocive prodotte dalla propria auto e il 64% di coloro che dichiarano invece di conoscerle non sa rispondere in maniera esaustiva a domande specifiche sulle emissioni di CO2 del proprio veicolo. A risultare centrale per i consumatori continua ad essere l’impatto economico di un nuovo veicolo piuttosto che quello ambientale. 

Questi risultati sono molto interessanti da analizzare: ad oggi, la maggioranza degli intervistati continua ad attribuire maggiore importanza ad un vantaggio personale a breve termine (il risparmio economico) rispetto ad uno globale a lungo termine come la riduzione di impatto ambientale e di consumo di carburante. L’indagine di Altroconsumo non si ferma a questi risultati. I ricercatori hanno infatti voluto sondare anche quelle che potrebbero essere le scelte e soprattutto le potenziali leve decisionali dei futuri consumatori per quanto riguarda l’acquisto della loro prossima auto. Il dato più generale è che solo un cittadino su dieci sostiene che abbandonerà l’automobile in favore di strategie di mobilità alternative. Per quanto riguarda il resto del campione, quelli che potremmo definire i guidatori incalliti, ad essere prese in considerazione nello scenario di un cambio veicolo sono più le auto ibride (indicati come possibile futura scelta dal 31% degli intervistati) piuttosto che quelle elettriche (indicate solo dal 10%). La maggior parte continuerà tuttavia a voler andare sul sicuro, indicando di ritenere più affidabili le classiche auto a benzina (18%) e diesel (16%). Nonostante le alternative offerte dal mercato siano sempre più numerose, e il loro ingresso del mercato si stia facendo significativo (pensate all’elevato numero di tassisti che vediamo sempre più spesso ormai aggirarsi per le nostre città a bordo di auto ibride), un numero ancora troppo alto di consumatori sembra non cogliere i benefici derivanti dall’abbandono di una comfort zone automobilistica sempre meno sostenibile per il pianeta.

In questa rubrica, parlando dell’inquinamento dell’aria, abbiamo ricordato che in Europa le automobili producono il 12% delle emissioni totali di CO2. Partendo da questo significativo dato e dalla poca consapevolezza da parte dei consumatori rilevata all’interno dell’inchiesta, Altroconsumo ha lanciato il progetto Mile21:  un’iniziativa è volta a sensibilizzare gli automobilisti riguardo ai consumi della propria auto, aiutandoli anche a scegliere veicoli più efficienti in un’eventuale fase di acquisto. Dopo essersi registrati al sito, è possibile tramite il pulsante “monitora” registrare ogni volta che si fa il pieno alla propria automobile e calcolare (dal terzo pieno in poi) i propri consumi medi. Unitamente a ciò, il sito permette anche di stimare il proprio impatto sull’ambiente: tramite il pulsante “consumi”, è possibile infatti confrontare i propri consumi reali con quelli stimati dal sito per la propria auto, nonché ricevere consigli per il proprio stile di guida al fine di migliorare il proprio impatto e, perché no, anche risparmiare.

I risultati dell’indagine di Altroconsumo aiutano a far luce su quanto sia sempre più necessario agire tutti insieme (istituzioni, industria e consumatori) in maniera sinergica per poter arrivare a vivere in un mondo più eco-sostenibile. Sono infatti le scelte di noi consumatori a guidare gli sviluppi della tecnologia e le politiche dei nostri paesi. Cosa possiamo fare quindi? Se dobbiamo cambiare auto proviamo a informarci di più e a considerare l’impatto ambientale al pari di quello economico. In linea generale, cerchiamo di usare l’automobile il meno possibile, prediligendo mezzi di spostamento ad essa alternativi ogniqualvolta ne abbiamo la possibilità. Ora che andiamo incontro alla bella stagione, pianifichiamo i nostri spostamenti per tempo, in modo tale da poter percorrere distanze ragionevoli anche a piedi godendoci una bella passeggiata! Molte città mettono poi a disposizione servizi (sicuri) di car e bike sharing (o anche monopattini elettrici per i più intraprendenti). Proviamo ad utilizzare questi mezzi alternativi una volta a settimana per provare ad incastrarli in maniera utile e comoda nelle nostre routine. Queste piccole deviazioni dalla nostra routine si rivelano spesso non solo benefiche, ma anche divertenti!

Se proprio non riusciamo a fare a meno dell’auto, durante le soste ricordiamo di spegnere sempre il motore, proviamo a non correre troppo e a far controllare periodicamente la pressione dei nostri pneumatici (si inquina molto meno!). Ricordiamoci infine di sostituire i filtri del condizionatore per una maggiore efficienza ed utilizziamolo solo se necessario! L’automobile ricopre spesso un ruolo centrale nelle nostre vite, per molti è quasi una seconda casa, e proprio per questo non possiamo prendere a cuor leggero il suo impatto sul mondo che ci circonda. La tecnologia, i mezzi e le alternative ci sono, a noi non resta che metterci curiosità e voglia di cambiare!

 

Margherita Corti:
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