Milano, il trasporto è sempre più elettrico

“Milano full electric”: è questo l’obiettivo a cui sta lavorando il capoluogo lombardo che punta a un sistema di mobilità elettrico al 100%, a cominciare dalla mobilità condivisa, sia auto che moto, e trasporto pubblico. Lo ha detto Marco Granelli, assessore alla Mobilità, durante la presentazione del terzo Report Milano della Triennale organizzato da Aim (Associazione interessi metropolitani) e Atm (la municipalizzata del trasporto) e dedicato, appunto, al tema “Milano full electric. L’evoluzione del trasporto pubblico”. Si inizierà dallo scooter sharing: a partire dal 1° gennaio 2020 i motorini in condivisione saranno esclusivamente a batteria. Per le auto del car sharing non è stata ancora fissata una data in cui scatterà l’obbligo dei veicoli a zero emissioni, ma si è in attesa della delibera prevista per ottobre prossimo.

Da auto e moto condivise al trasporto pubblico, anche questo nei piani di Atm si avvia a diventare esclusivamente elettrico. “Abbiamo già lanciato un programma”, dice Luca Bianchi, presidente della municipalizzata, “al momento ci sono in circolazione 27 autobus a batteria, ma è stata aggiudicata la gara per un ulteriore lotto di 250 esemplari e per 80 nuovi tram bidirezionali. Intanto, entro la fine del 2020 è prevista l’entrata in servizio di altri 40 bus elettrici e 30 tram, oltre a 50 colonnine di ricarica e 8 opportunity charge”.

La mobilità sostenibile è al centro della visione di Milano nel prossimo decennio. I benefici del passaggio all’elettrico saranno enormi, perché porterà un risparmio di 30 milioni di litri di gasolio ogni anno, pari a 75.000 tonnellate di anidride carbonica, cioè il consumo di due portaerei. Il progetto costerà un miliardo e mezzo di euro ma Atm la considera ”una scelta virtuosa, visto che già dal 2022 il motore elettrico converrà di più rispetto a quello endotermico”. Milano già oggi è nella top 10 delle migliori città a livello mondiale in tema di mobilità. A decretare il risultato è stato a giugno 2018 lo studio condotto da McKinsey, che analizza la mobilità secondo disponibilità, accessibilità, efficienza, convenienza e sostenibilità in differenti fasi e integra tale analisi con l’opinione dei residenti. Uno dei fiori all’occhiello del sistema dei trasporti milanesi risulta essere la mobilità condivisa: grazie alla sua efficienza il 12% degli intervistati ha rinunciato all’auto privata e un altro 8% si dice intenzionato a farlo. Altro aspetto che ha portato Milano ai primi posti in classifica è l’attenzione alla sostenibilità, sia presente sia futura, grazie al Piano di mobilità sostenibile della città.

“AIM – afferma il Presidente Carlo Berizzi – è da sempre interessata allo sviluppo urbanistico sociale e economico della città di Milano, dopo aver approfondito con i suoi Report il tema della riapertura del naviglio e del teleriscaldamento come supporto alle strategie ecologiche per l’area metropolitana, continua la fotografia delle politiche ambientali di medio termine, con un numero interamente dedicato alla conversione elettrica di tutti i trasporti pubblici milanesi. Una delle importanti ricadute sarà la possibilità di rafforzare il sistema delle piste ciclabili e delle aree pedonali soprattutto negli ambiti più densi di attività collettive e nei nodi di interscambio di mobilità.”

 

Il Report “Milano full electric” è scaricabile qui

 

 

redazione grey-panthers:
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