Al Vitra Museum di Weil am Rhein, la storia di una coppia di designer dalla grande creatività

Pubblicato il 30 Novembre 2017 in da redazione grey-panthers

Charles e Ray Eames, la leggendaria coppia della storia del design. Con i loro mobili, film, libri, esposizioni ed installazioni, hanno influenzato diverse generazioni di progettisti. A loro è dedicata la mostra ‘An Eames celebration‘, in programma al Vitra Design Museum fino al 25 febbraio 2018, con quattro allestimenti paralleli che ne raccontano opere e vita.

Cuore del percorso espositivo la grande retrospettiva ‘Charles & Ray Eames. The Power of Design‘, nella struttura principale del Vitra Design Museum

La Fire Station ospita una selezione di più di 100 film degli Eames intitolata ‘Ideas and Information. The Eames Films‘. Inizialmente utilizzato come mezzo per la condivisione delle idee e dei progetti di design, il film si rivelò un mezzo ideale sia per la divulgazione del sapere sia come punto d’incontro tra design, arte, scienze naturali e tecnica. Attraverso la mostra la produzione filmica degli Eames viene valorizzata quale parte centrale della loro opera globale.

E’ dedicata ai più piccoli la mostra ‘Play Parade. An Eames Exhibition for Kids‘. Ospitata nella Vitra Museum Design Gallery, invita a scoprire e provare i giochi della celebre coppia. L’esposizione dimostra quanto Charles e Ray Eames prendessero sul serio il lavoro e la ricerca sui giocattoli, e come un approccio ludico alla progettazione possa essere  – come lo era nel loro caso – fonte di creatività.

Ed infine la mostra ‘Kazam! The Furniture Experiments of Charles & Ray Eames‘ presso lo Schaudepot Vitra: un vero e proprio ‘deposito d’esposizione’ con modelli di studio, esperimenti e prototipi. In mostra le icone del design come la Lounge Chair o la scultura-mobile La Chaise, ma anche mobili di serie realizzati in legno laminato, materiali plastici, alluminio o filo metallico.

La prima parte della mostra documenta l’inizio della collaborazione di Charles e Ray Eames. Charles Eames era architetto e anche un tecnico di grande talento, mentre Ray Eames, nata Kaiser, aveva sviluppato durante gli studi di pittura una spiccata sensibilità per colore, composizione e forma. Si conobbero nel 1940 all’Accademia di Belle Arti di Cranbrook, in Michigan, e si sposarono un anno dopo. Nel 1947 aprirono l’Eames Office sul Washington Boulevard 901 a Venice, in California. Qui videro la luce fino al 1988 centinaia di opere su commissione e progetti propri, spesso sperimentali: dai primi lavori per l’esercito americano fino ad arrivare a film, mostre e architettura d’interni. Charles e Ray Eames spaziano con naturalezza tra varie discipline e lavorano con importanti personalità dell’epoca tra cui Saul Steinberg, Alexander Girard, Billy Wilder, George Nelson, Richard Buckminster Fuller, Eero Saarinen e Isamu Noguchi.

Charles e Ray Eames acquistarono notorietà internazionale grazie ai loro progetti di mobili, presentati nella seconda parte dell’esposizione. In un primo momento si confrontarono con il legno compensato, di cui esplorarono le possibilità di deformazione fino ai limiti del possibile.

Verso la fine degli anni ’40 rivolsero la loro attenzione ai materiali plastici, ormai sempre più popolari, e crearono i leggendari mobili in fibra di vetro che occuparono presto gli spazi di molte case private e di varie istituzioni pubbliche. Negli anni a venire furono creati mobili come la lounge chair, i gruppi alluminio e i ‘wire chair’, costituiti da reti metalliche, che oggi rappresentano le pietre miliari nel design del mobile del XX secolo. Per quanto riguarda lo sviluppo e il marketing dei propri progetti, gli Eames si preoccuparono anche del più piccolo dettaglio: dalla progettazione, durata a volte anche numerosi anni, in stretta collaborazione con la ditta Hermann Miller fino alla creazione di foto pubblicitarie, stampati e spazi espositivi.

Un’altra parte della mostra è dedicata alle costruzioni e agli interni degli Eames. La coppia di designer era affascinata dagli oggetti dell’arte popolare, collezionati nei numerosi viaggi intrapresi e poi usati nei loro numerosi progetti di interni, inseriti in complessi arrangiamenti. Ne è un esempio la stessa casa in cui abitarono Charles e Ray Eames, costruita nel 1949 quale componente della serie Case Study Houses che intendeva illustrare nuove forme di costruzione e di abitazione. Nella Eames House, Charles e Ray Eames resero visibile una stretta connessione tra lavoro e vita privata. Qui furono fotografati i loro progetti, girati film e ricevuti i clienti, qui dunque si creò quel mito che presto fu associato a tutte le opere degli Eames. Ulteriori case abitabili furono da loro progettate per John Entenza, editore di Arts e Architecture e iniziatore della Case Studies Houses, per Max de Pree e per il regista Billy Wilder.