Musica come cura: una grande idea, tutta da studiare

Pubblicato il 16 Ottobre 2022 in da redazione grey-panthers
musica

Dal 17 ottobre e fino al 5 dicembre 2022 presso l’Università della Svizzera italiana  si realizza “Musica come cura”, il corso universitario, della Facoltà di scienze biomediche dell’USI, aperto anche al pubblico, promosso da IBSA Foundation per la ricerca scientifica e dalla Città di Lugano in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana.

Può il benessere di una persona crescere anche attraverso la musica e le sensazioni che trasmette? È questa la domanda a cui vuole rispondere “Musica come cura”, la seconda edizione del corso universitario di Cultura e Salute che si svolgerà nel primo semestre dell’anno accademico 2022-2023.

“Con il nuovo corso “Musica come cura” vogliamo dare la possibilità ai nostri studenti di approcciarsi a una formazione scientifica che non tralascia l’aspetto umano” – sostiene Giovanni Pedrazzini, Decano della Facoltà di scienze biomediche dell’USI. “Come facoltà siamo convinti che i dottori, i ricercatori e gli scienziati di domani debbano avere la capacità di lasciarsi ispirare dall’interconnessione tra i diversi aspetti che compongono la vita delle persone, come la musica, che non esula dai momenti di cura”.

 Dal 17 ottobre, ogni lunedì e per sette appuntamenti, si tengono le lezioni tematiche aperte al pubblico, agli studenti e ai dottorandi della Facoltà di scienze biomediche dell’USI e del Conservatorio della Svizzera italiana. Gli incontri vedono personalità del mondo della scienza ed esperti – coordinati dal prof. Enzo Grossi – confrontarsi su temi che legano la musica alla medicina e al benessere delle persone. Il corso è l’occasione per indagare la rilevanza degli aspetti curativi dell’ascolto musicale, andando ad analizzare i molteplici effetti dell’esperienza sonora su corpo e mente.

“La musica non è solo un elemento essenziale delle nostre vite, ma può essere addirittura uno strumento del nostro benessere”, dichiara Roberto Badaracco, Vicesindaco e Capodicastero della Divisione Cultura, Sport ed Eventi della Città di Lugano. “Lo dimostra anche quest’anno il progetto Cultura e Salute, che nasce e cresce per promuovere iniziative sinergiche tra il mondo della cultura e quello della salute. L’obiettivo è di migliorare in maniera concreta la qualità di vita di tutti i cittadini, anche grazie a un modo nuovo di interagire con le arti e gli artisti”.

 “Musica come cura” ha il suo fulcro in un’arte, la musica appunto – che l’uomo fruisce sin dagli albori della civiltà e che ci accompagna in ogni fase e momento delle nostre vite – i cui benefici sono supportati da numerose evidenze scientifiche e riconosciuti in svariati ambiti di cura.

Secondo la fisica acustica, la musica è un insieme di suoni che rispondono a determinate regole formali. Ma cosa rende la musica, musica? Come fa la musica ad avere un impatto sull’essere umano e addirittura a generare effetti di cura? – si chiede provocatoriamente Christoph Brenner, Direttore generale Conservatorio della Svizzera italiana. “Se questo rimane un enigma difficile da risolvere, possiamo affermare che la musica genera sempre un impatto su chi l’ascolta e non soltanto a livello emotivo. In questo senso può essere considerata come uno strumento di cura della persona, sia nella sua individualità sia nelle sue connessioni sociali”.

 Le lezioni previste dal corso saranno svolte in presenza e ciascuna si arricchisce di un importante momento di confronto. Ogni incontro prevede infatti la relazione introduttiva di un ospite internazionale, che presenta il tema della lezione. A seguire la platea ascolta la testimonianza di un esperto che illustra la parte empirica dell’argomento, presentando casi pratici di applicazione, avviando poi il dibattito con il pubblico e con i professori dell’USI.

“Il corso Cultura e Salute nasce dalla stretta e proficua collaborazione tra IBSA Foundation, la Divisione cultura della Città di Lugano, l’USI e da quest’anno anche il Conservatorio della Svizzera Italiana, segno che il progetto poggia su basi solide e presenta un’offerta formativa convincente e interessante. L’obiettivo del corso è offrire uno spazio di dialogo e confronto tra il mondo scientifico e i giovani medici di domani. Ci auguriamo di fornire loro alcuni strumenti utili a vivere la loro professione con uno sguardo più ampio” -sottolinea Silvia Misiti, Direttore di IBSA Foundation per la ricerca scientifica. “Con la seconda edizione di questo corso universitario aggiungiamo un nuovo tassello al percorso che abbiamo avviato proprio per creare un ponte tra due mondi come la scienza e la cultura, solo apparentemente lontani”.

 Il corso universitario si inserisce nel quadro più ampio di Cultura e Salute, il progetto avviato nel 2020 volto a facilitare l’approccio alle arti e alla cultura come strumenti per la promozione della salute e di supporto ai percorsi di cura.

 L’appuntamento è nell’Aula polivalente del Campus Est a Lugano dalle ore 18.00 alle 19.30. Le lezioni, che si terranno in italiano e in inglese con traduzione simultanea in entrambe le lingue, sono registrate e pubblicate online al termine del corso.

USI – Corso Cultura e Salute 2022 – Musica come cura

IBSA Foundation – Corso Cultura e Salute 2022 – Musica come cura

culturaesalute.ch

 

Programma 

17.10 Lo stato dell’arte della musica in medicina

Relatrice: Suzanne B. Hanser, professoressa di musicoterapia, Berklee College of Music Boston (USA).

Discussione con: Davide Robbiani, direttore IRB e professore USI e Giuliano Bellorini, docente USI e Conservatorio “G. Verdi” Milano (I)

 24.10 Music medicine per contrastare dolore, ansia e stress

Relatore: Enzo Grossi, medico chirurgo, docente e ricercatore

Testimonial: Alfredo Raglio, musicoterapeuta e ricercatore, Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS Pavia (I).

Discussione con: Claudia Gamondi, libero docente USI, Primario Clinica di Cure Palliative e di Supporto EOC

 07.11 Educazione musicale e sviluppo psico-cognitivo

Relatrice: Luisa Lopez, medico neurofisiopatologo, Casa di Cura Villa Immacolata

Testimonial: Dawn Rose, ricercatrice senior, Hochschule Luzern.

Discussione con: Giacomo Simonetti, professore USI, primario pediatria Istituto pediatrico della Svizzera italiana

 14.11 Musicoterapia in ambito neuropsichiatrico infantile e psichiatrico

Relatore: Christian Gold, professore, NORCE Bergen (NOR)

Testimonial: Antoni Rodriguez-Fornells, ricercatore CBPU, ICREA Barcelona (ES).

Discussione con: Andrea Raballo, professore USI, medico psichiatra

 21.11 Musica come compagna per il benessere nel corso della vita

Relatrice: Liila Taruffi, ricercatrice, Università di Durham (UK)

Testimonial: Paolo Paolantonio, musicista e ricercatore, Conservatorio della Svizzera italiana

Discussione con: Cristiana Sessa, professoressa USI, responsabile Unità tumori ginecologici

 28.11 Musicoterapia per le demenze e la riabilitazione neurologica

Relatore: Alfredo Raglio, musicoterapeuta e ricercatore, Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS Pavia (I)

Testimonial: Daniele Molteni, freelance, esperto in musicoterapia

Discussione con: Luca Gabutti, professore USI, primario e capo dipartimento medicina interna EOC

 05.12 Musica e coesione sociale

Relatore: Steven Mithen, archeologo, Università di Reading (UK)

Testimonial: Deborah Parker, musicista e musicoterapeuta, Associazione Prima Materia Montespertoli (I)

Discussione con: Peter Schulz professore USI, Facoltà di comunicazione, cultura e società

 Per ulteriori informazioni

 Città di Lugano, Divisione Cultura

Luigi Di Corato, t. +41 58 866 42 91, luigi.dicorato@lugano.ch

 IBSA Foundation, Silvia Misiti, t. +41 58 360 1000, m. +41 79 676 0803, silvia.misiti@ibsa.ch

 Ufficio Stampa IBSA Foundation per la Svizzera

Laboratorio delle Parole di Francesca Rossini – Lugano

m. +41 77 417 93 72, notizie@laboratoriodelleparole.net