Giovedì 22 aprile, ore 11, su Zoom, torna la dott. Zazzi per parlarci di: “Oltre il Medico di famiglia: altri riferimenti utili”

Pubblicato il 29 Gennaio 2023 in da Vitalba Paesano
Come detto nell’incontro precedente (24 febbraio), curarsi non è solo avere il nome di un medico di riferimento e prendere delle medicine.

Nella seconda conferenza aggiungeremo che non basta neppure avere un corretto e consapevole rapporto medico-paziente per assicurare tutto il Diritto alla Salute previsto (per legge statale) dal nostro SSN.  Oltre al Medico di Famiglia c’è molto altro e il Cittadino deve essere informato per saperlo usare.

  • La Salute infatti va intesa come il risultato del rapporto tra il Cittadino e l’organizzazione della Sanità e non è un tema da prendere alla leggera, è invece una questione di delicata importanza che coinvolge, oltre i Responsabili e l’ente regionale gestore con i tecnici e gli esperti, soprattutto lo stesso Cittadino e in particolare il Cittadino Anziano fisiologicamente più coinvolto in quanto fruitore del servizio.
  • Per “organizzazione della Sanità” s’ intende tutto quanto sta oltre il Medico di Famiglia, un’ organizzazione locale che non va calata dall’alto e considerata solo al momento del bisogno e per situazioni di urgenza-emergenza.
  • Per rendere i Cittadini parte coinvolta e  attiva nella cura della propria Salute, dobbiamo quindi pensare  a un’organizzazione della Sanità che parta dal basso, e sostenere il DIRITTO ALLA COMPRENSIONE, ovvero il dovere dell’organizzazione stessa di informare i Cittadini, superare la burocrazia, far conoscere e capire servizi e prestazioni, contribuire a ottenere aiuti e risorse mirate e miglioramenti.
  • Attraverso la comprensione si può garantire l’ACCESSIBILITA’ intesa come caratteristica primaria di una Sanità efficace ed efficiente: tutti i Cittadini dovrebbero essere in grado di accedere ai servizi e alle prestazioni per la cura della Salute individuale e della collettività.

Sviluppo del tema

Il tema affronta le principali informazioni che il Cittadino-paziente deve sapere quando il medico di famiglia (mdf) non è presente e/o non è disponibile oppure quando non è più sufficiente  in quanto il bisogno di cura va oltre alle sue competenze di medico di medicina generale. Non parleremo nel dettaglio della gamma dei servizi sanitari e socio-sanitari attivi sul territorio bensì di aspetti dell’organizzazione sanitaria utili da conoscere, anche come forma di tutela. Si sviluppano tre parti del tema  rappresentate da tre slide.

  • La prima parte è dedicata a “quando il medico di famiglia non c’è” (fuori orario, fuori territorio, sostituzione  e altro), ma anche come il paziente deve rispettare l’organizzazione stessa del medico (segreteria, infermiere, reperibilità ) . Sapere anche che il nostro medico lavora in equipe per assegnare l’ADI, assistenza domiciliare Integrata, in collaborazione con i servizi sociali e quando occorre seguire i Piani Terapeutici delle malattie croniche (es. diabete, ipertensione, decadimento cognitivo ecc. ) . Per ultimo il Medico di famiglia può aderire a campagne specifiche promosse dall’ente regionale su temi a carattere sociale, in primis le campagne vaccinali, ma anche l’adesione a screening nazionale e/o regionali così come  interventi di sensibilizzazione (es. sugli stili di vita, contro l’obesità contrasto all’assunzione di alcool, tra gli altri) ai quali è chiesto a tutti d’aderire.
  • La seconda parte vuole invitare a prendere coscienza di “come fa il cittadino a conoscere”  ovvero tre mezzi che aiutano il Cittadino nella conoscenza dei servizi sanitari:  la Carta dei Servizi, l’URP, Ufficio Relazioni con il pubblico  e l’UPT, Ufficio Pubblica Tutela.  Si parte dal presupposto che i servizi e le prestazioni sanitarie sono i prodotti dell’organizzazione della Sanità e, come dettato dalle regole economico-commerciali dell’uso e consumo, ogni prodotto deve essere conosciuto, compreso e accessibile attraverso un processo continuo di Comunicazione e di Marketing adeguato al Cittadino, in particolare al Cittadino anziano, ma anche ai vari caregiver, un esercito di  persone che “curano” oltre se stessi anche altri in modo costante. Viene inoltre menzionato un esempio di raccolta NUMERI UTILI da tenere in casa, iniziativa attiva a Milano da molti anni.

Attraverso questi mezzi si può realmente promuovere il  restare il più possibile “ A CASA PROPRIA” perché si fa affidamento ai   concetti di “paziente al centro” e di servizi accessibili ed inclusivi.

  • La terza parte riguarda “ la cura con l’informatica e il digitale, questione presente in modo progressivo in Sanità ormai da oltre 20 anni e che la pandemia da Covid ha portato alla ribalta come alternativa e rimedio al ”contatto diretto” col paziente. Partendo dall’inizio, va detto che il Medico di famiglia non è assolutamente esonerato dall’innovazione tecnologica, anzi l’ACN (Accordo Collettivo Nazionale dei medici convenzionati col SSN) riconosce da tempo un rimborso per l’acquisto di strumenti informatici per lo svolgimento dei molti obblighi  amministrativi-burocratici che stanno alla base del rapporto del medico con l’ente della sanità regionale, ad es. l’obbligo di dichiarare le malattie infettive. Il tipo di strumentazione e di programma informatico non è, purtroppo, ancora uniformato, salvo per i medici che esercitano la medicina di gruppo e quella associata e che hanno la condivisione delle cartelle cliniche dei pazienti. Idem per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) che ancora non costituisce un impegno obbligatorio  né per il medico né per gli ospedali. Il Cittadino deve comunque sapere cosa s’ intende per Telemedicina  e cosa per Teleassistenza, così come sapere come usare la moltitudine di APP sanitarie e distinguerle da quelle non sanitarie.

E’ questa una tematica  molto ricca e di grande attualità a seguito del progresso tecnologico, ma non solo per questo.  L’anno  scorso infatti si è concluso con una fondamentale disposizione emanata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) attraverso il Ministero della Salute. La Conferenza Stato-Regioni del dicembre 2020 ha approvato le Linee di Indirizzo che regolamentano l’uso della telemedicina in modo omogeneo sul territorio.

Questo importante via libera alla sanità digitale apre nuove competenze e sfide che coinvolgono i Cittadini e il proprio medico di fiducia.


L’appuntamento è per giovedì 22 aprile, alle ore 11, su Zoom, piattaforma ormai ben nota ai nostri lettori

Per partecipare alla conferenza e porre domande, confermate la presenza via mail a grey-panthers@grey-panthers.it entro il 20 aprile

Riceverete come conferma il nostro invito su Zoom, con un link cui dovrete accedere all’ora stabilita.


Stefania Zazzi   medico, laureata  all’Università Statale di Milano in Medicina Generale con specializzazione in Psicoterapia della Famiglia e delle Organizzazioni secondo l’orientamento sistemico-relazionale (Iscritta all’elenco degli Psicoterapeuti). Presso il Comune di Milano ha svolto per 40 anni attività come funzionaria dei servizi socio-assistenziali e come Direttore di Comunità, Responsabile di vari servizi socio-sanitari residenziali e semiresidenziali  ( afferenti agli Assessorati delle Politiche Sociali ). Si è occupata anche di *medicina sociale per l’avvio di progetti e sperimentazioni territoriali . *La medicina sociale è una scienza che promuove la salute nel singolo e nella collettività, secondo principi di integrazione dell’assistenza sanitaria con l’assistenza sociale, di diffusione dell’educazione sanitaria e della medicina come oggetto di promozione  culturale per il “fare Salute” diffuso.